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Campagna Eu-Osha 2020-2022: i disturbi muscoloscheletrici in agricoltura

Campagna Eu-Osha 2020-2022: i disturbi muscoloscheletrici in agricoltura
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Disturbi Muscolo Scheletrici

07/01/2021

Il report dell’Inail si inserisce tra gli studi offerti all’Agenzia per la ricerca su queste tecnopatie e presenta le esperienze dell'Istituto nella valutazione del rischio biomeccanico e nel supporto alle aziende per l'adozione di misure di prevenzione.

BILBAO - Caratterizzata da mansioni e attività non standardizzate, ma variabili in base a esigenze lavorative culturali e stagionali, l’agricoltura rappresenta uno dei settori lavorativi a più alto tasso di infortuni e di malattie professionali come i disturbi muscoloscheletrici (Dms). Anche se oggi il settore agricolo è caratterizzato da un ampio utilizzo di macchinari e sistemi tecnologici, molte attività vengono ancora svolte manualmente, comportando ripetitività di movimenti degli arti superiori, movimentazione manuale, trasporto, traino e spinta dei carichi. A ciò si aggiungono posture scomode o statiche mantenute per molto tempo, che possono interessare altre aree articolari del corpo. Ne consegue che il sovraccarico biomeccanico è un rischio significativo per i lavoratori agricoli, che si assomma ad altri derivanti da fattori fisici come rumori e vibrazioni o conseguenti a prestazioni in ambienti freddi e caldi, da fattori chimici quali esposizione a pesticidi o erbicidi, e da fattori biologici.


“Alleggeriamo il carico!”, la campagna Eu-Osha 2020-2022 sulle patologie muscoloscheletriche

Della gestione e corretta individuazione del rischio biomeccanico si occupa il secondo articolo che i professionisti della Consulenza tecnica accertamento rischi e prevenzione (Contarp) dell’Inail hanno elaborato nell’ambito della collaborazione tra l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro e l’Istituto, Focal point Italia attraverso la Direzione centrale prevenzione. L’accordo, che prevede la redazione di quattro contributi scientifici sulle patologie muscoloscheletriche, rientra fra le iniziative della campagna europea 2020-2022 “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!” dedicata a questo tema, lanciata nel nostro Paese agli inizi di novembre.
 

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L’analisi di settore: difficoltà organizzative, scarsità di risorse economiche, carenza di formazione

Come spiega l’articolo, la gestione del rischio biomeccanico rappresenta una grande sfida per il settore agricolo. Oltre alle ragioni sopra ricordate, l'agricoltura è caratterizzata da possibilità limitate di modificazione delle fasi di lavoro, da difficoltà nel reperire risorse economiche sufficienti per attivare misure di prevenzione, e dall’assenza di personale adeguatamente formato.


L’esame del comparto agricolo italiano

Volgendo lo sguardo al nostro Paese, le cause di questo fenomeno possono essere attribuite a una pluralità di fattori. Tra questi, segnalano gli autori del report, gli aspetti agronomici, come la piccola estensione delle colture in una singola azienda o le caratteristiche orografiche di ampie aree nazionali, e quelli tecnologici legati all'obsolescenza di macchine agricole e trattori.


Nel report anche una ricerca sperimentale condotta nelle Marche

Il documento redatto per Eu-Osha si sviluppa su tre filoni e parte dalle evidenze dei disturbi muscoloscheletrici tra i lavoratori agricoli. Vengono messi a confronto i dati europei e nazionali e analizzate in dettaglio le cause dell’insorgere dei Dms. Si passa poi alla valutazione del rischio derivante dal sovraccarico biomeccanico in agricoltura attraverso metodi standardizzati e quindi all’illustrazione dei risultati di un caso-studio di durata biennale e basato su una ricerca sperimentale Inail, svolta presso l’Azienda agraria didattico-sperimentale “P. Rosati” dell’Università Politecnica delle Marche di Ancona, finalizzata a valutare i disturbi muscoloscheletrici causati da lavoro agricolo manuale su coltivazioni in vigneti, uliveti e frutteti. 

Con il bando Isi l’Inail finanzia investimenti su salute e sicurezza sul lavoro

Da ultimo, lo studio indica come migliorare le condizioni del lavoro in agricoltura, con riguardo in particolare al sovraccarico biomeccanico, presentando alcuni esempi di progetti per ridurre il rischio di Dms nelle lavorazioni agricole finanziati dall'Istituto attraverso il bando Isi.


Consigliati incentivi di sostegno e interventi organizzativi

In conclusione, l’articolo indica come affrontare il problema del carico eccessivo suggerendo alcune misure quali il sostegno agli agricoltori, ove possibile, nell'acquisto e nel rinnovo di macchinari in grado di supportare i lavoratori nello svolgimento delle lavorazioni che li espongono a rischio da sovraccarico biomeccanico e l’adozione di interventi migliorativi organizzativi e logistici (orari di lavoro, turnazioni, pause).

 
 
 
Fonte: INAIL


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