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Istruzioni per le verifiche dei carrelli semoventi a braccio telescopico

Istruzioni per le verifiche dei carrelli semoventi a braccio telescopico

Un nuovo documento Inail fornisce istruzioni per la prima verifica periodica dei carrelli semoventi a braccio telescopico. I carrelli a cui si applica il documento, la normativa tecnica e la sua evoluzione nel tempo.

 

Roma, 23 Giu – Continuando l’importante lavoro dell’Inail per far conoscere le modalità tecnico-amministrative per la conduzione della prima verifica periodica delle attrezzature di lavoro, con riferimento al contenuto dell’allegato VII del D.Lgs. 81/2008, ci soffermiamo oggi su un nuovo documento pubblicato dall’Istituto e realizzato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT) dell’ Inail.

 

Il documento “Carrelli semoventi a braccio telescopico. Istruzioni per la prima verifica periodica ai sensi del d.m. 11 aprile 2011” – a cura di Sara Anastasi, Luigi Monica e con la collaborazione di Fabio Giordano (DIT, Inail) – torna a soffermarsi sulle verifiche periodiche, (art. 71, D.lgs. 81/2008) in relazione al fatto che l’Inail “è preposta alla gestione, diretta o avvalendosi di soggetti pubblici o privati abilitati, della prima di tali verifiche, attraverso le unità operative territoriali che operano sull’intero territorio nazionale”.

 

La pubblicazione descrive in dettaglio i carrelli semoventi a braccio telescopico, “illustrandone le principali caratteristiche costruttive, per poi trattare in modo approfondito le fasi di cui si compone l’attività tecnica di prima verifica periodica (compilazione della scheda tecnica dell’attrezzatura e redazione del verbale di verifica)”. E si indica che le istruzioni elaborate non costituiscono un riferimento vincolante, ma “vogliono piuttosto proporsi come esempio di armonizzazione su scala nazionale dell’approccio alla prima verifica periodica, definendo modalità per la conduzione dei controlli che possano essere di pratica utilità per tutti i soggetti coinvolti (soggetti abilitati e operatori di ASL/ARPA), anche al fine di garantire indicazioni e comportamenti coerenti”.

 

 

Ricordiamo che l’Inail ha pubblicato anche vari altri documenti su questi temi, ad esempio in relazione alle verifiche periodiche per:

 

L’articolo si sofferma sui seguenti temi:



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Formazione operatori per carrelli - triplo
Materiale didattico per formatori operatori per carrelli (semoventi, telescopici, telescopici rotativi) conforme allegato VI (punti 1, 2, 3.4, 4) ASR 22/2/2012

 

Il campo di applicazione e i carrelli semoventi a braccio telescopico

La pubblicazione tratta nello specifico i carrelli semoventi a braccio telescopico così come “definiti nelle norme di tipo C specifiche per questa tipologia di macchine, la serie EN 1459”.

 

Per comprendere meglio il campo di applicazione del documento riprendiamo le due definizioni di carrelli a braccio telescopico relative alla serie EN 1459 (in versione originale e con una traduzione non ufficiale delle norme):

  • Variable-reach truck: “lift truck fitted with one or more articulated arms, telescopic or not, non-slewing or having a slewing movement of not more than 5° either side of the longitudinal axis of the truck used for stacking loads. [EN 1459-1]
  • Carrello semovente a braccio telescopico fisso: carrello elevatore dotato di uno o più bracci articolati, telescopici o meno, senza rotazione o con movimento di rotazione di non più di 5° su entrambi i lati dell’asse longitudinale del carrello utilizzato per impilare carichi.
  • Slewing variable reach truck: variable reach truck with an upper structure which can rotate around a vertical axis of the chassis in a circular motion greater than 5° either side of the longitudinal axis of the truck [EN1459-2]
  • Carrello semovente a braccio telescopico girevole: carrello elevatore a portata variabile con una struttura superiore che può ruotare attorno ad un asse verticale del telaio con un movimento circolare maggiore di 5° su entrambi i lati dell’asse longitudinale del carrello”.

 

Si sottolinea poi che in ogni caso l’aspetto che caratterizza i carrelli semoventi che rientrano nel regime di verifica periodica (sia fissi che girevoli) “è il sistema telescopico, così come definito nella ISO 5053:1987meccanismo di sollevamento munito di braccio elevatore longitudinale telescopico, generalmente azionato da cilindri idraulici e destinato allo spostamento del sistema porta attrezzatura (di supporto del carico).”

E dunque non sono oggetto i questo documento i carrelli industriali a forche (o muletti) poiché, con la circolare n. 9 del 5 marzo 2013 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali “li ha chiaramente esclusi dal regime delle verifiche periodiche, in quanto non trattasi né di carrelli semoventi a braccio telescopico né di apparecchi di sollevamento materiali, dal momento che il carico viene appoggiato sulle  forche e non è libero di oscillare in tutti i sensi” (nel documento si riportano in nota le possibili eccezioni).

 

I riferimenti normativi e la loro evoluzione nel tempo

Sempre in relazione ai carrelli semoventi a braccio telescopico il documento si sofferma ampiamente sui riferimenti normativi e sulla loro evoluzione nel tempo.

 

Si indica che “le norme specifiche, attualmente in vigore, per questa tipologia di macchine sono quelle della serie EN 1459, in particolare la EN 1459-1:2017 - Carrelli elevatori fuoristrada - Requisiti di sicurezza e verifiche - Parte 1: Carrelli a braccio telescopico e la EN 1459-2:2015 Carrelli fuoristrada - Requisiti di sicurezza e verifica - Parte 2: Carrelli a braccio telescopico rotante”.

Si segnala poi che fino a gennaio 2016 “esisteva una sola norma, la EN 1459, che trattava esclusivamente i carrelli semoventi a braccio telescopico fisso; il 15 gennaio 2016 viene pubblicata per la prima volta la EN 1459-2, che invece affronta i carrelli semoventi a braccio telescopico girevole”.

 

Si precisa poi che:

  • “la EN 1459-1:2017, pubblicata in gazzetta ufficiale il 9/03/2018, diversamente dalla EN 1459, tratta i carrelli semoventi a braccio telescopico fisso ad esclusione dei carrelli telescopici industriali (così detti staker), che risultano ricompresi nella ISO 3691-24;
  • la EN 1459-2:2015, pubblicata in gazzetta ufficiale il 15/01/2016, tratta i carrelli semoventi a braccio telescopico girevole ad esclusione dei carrelli telescopici industriali (così detti staker), che risultano ricompresi nella ISO 3691-2”.

Nel documento sono poi inseriti anche stralci tratti dalla EN 15000:2008Sicurezza dei carrelli industriali - Carrelli semoventi a braccio telescopico - Specifiche, caratteristiche e requisiti di prova per gli indicatori e i limitatori del momento del carico longitudinale” (pubblicata in Gazzetta ufficiale il 20 dicembre 2009), “per meglio specificare i requisiti tecnici dei sistemi indicatori del momento longitudinale del carico e di controllo del momento longitudinale del carico per i carrelli semoventi a braccio telescopico fisso”.

 

Riprendiamo dal documento due tabelle con le “diverse versioni delle norme sopra citate, a partire dalla prima pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea (GUUE), specificando le date di pubblicazione in GUUE e l’eventuale cessazione di validità”:

 

 

Si precisa, come sempre in queste pubblicazioni, che “l’adozione di una norma armonizzata, seppure dia presunzione di conformità alla direttiva di prodotto specifica, è a carattere volontario e fornisce un’indicazione dello stato dell’arte, determinando il livello di sicurezza che ci si aspetta da un determinato tipo di prodotto in quel dato momento: il fabbricante della macchina che sceglie di adottare soluzioni tecniche diverse, anche se desunte da altre specifiche tecniche, deve poter dimostrare che la sua soluzione è conforme ai requisiti di sicurezza e di tutela della salute pertinenti e fornisce un livello di sicurezza almeno equivalente a quello che si otterrebbe con l’applicazione delle indicazioni della norma armonizzata specifica”.

 

 

L’indice del documento Inail

Concludiamo riportando l’indice del documento “Carrelli semoventi a braccio telescopico. Istruzioni per la prima verifica periodica ai sensi del d.m. 11 aprile 2011”.

 

1. Introduzione

 

2. Comunicazione di messa in servizio/immatricolazione di un apparecchio di sollevamento di tipo trasferibile

 

3. Richiesta di prima verifica periodica

 

4. Campo d’applicazione: carrelli semoventi a braccio telescopico

4.1 Riferimenti normativi e loro evoluzione nel tempo

4.2 Scheda tecnica carrello semovente a braccio telescopico

4.3 Verbale di prima verifica periodica carrello semovente a braccio telescopico

 

Appendice - Liste di controllo

Appendice – Documentazione

 

 

RTM

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Inail, Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, “ Carrelli semoventi a braccio telescopico. Istruzioni per la prima verifica periodica ai sensi del d.m. 11 aprile 2011” – a cura di Sara Anastasi, Luigi Monica e con la collaborazione di Fabio Giordano (DIT, Inail), versione 2020 (formato PDF, 4,70 MB).

 

 

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