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Apparecchiatura radiografica lasciata incustodita in un'azienda: operaio colpito dalle radiazioni

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Industria

06/02/2001

In corso il processo civile per i fatti accaduti nel 1997 in una industria metalmeccanica veneta.

E' in corso in questi giorni a Treviso, la causa promossa da un operaio rimasto colpito dalle radiazioni emesse da un'apparecchiatura radiografica lasciata incustodita.

I fatti risalgono al 1997. In quei giorni l'industria metalmeccanica di Casale sul Sile dove l'operaio lavorava chiese ad un'azienda ''specializzata'' il controllo radiografico delle saldature di una cisterna.

Dopo l'esame, la lastra radioattiva di cobalto 60 utilizzata per la radiografia è stata lasciata incustodita e non adeguatamente protette.
Ignaro del pericolo, l'operaio spostò la lastra rimanendo esposto a lungo alle radiazioni.


Le accuse, per uno dei soci dell'azienda radiografica e per il tecnico che eseguì i lavori, sono di lesioni colpose e di violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro per la negligenza nel rispetto delle procedure di messa in sicurezza dell'apparecchiatura.

La lastra doveva infatti essere rinchiusa in una custodia schermante e dovevano essere messe in atto apposite misure di protezione e di informazione per il personale potenzialmente interessato ad entrare in contatto con la fonte radioattiva.
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