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La gestione dei rischi nel comparto dei trasporti

Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Lavoratori

11/04/2011

Una relazione europea relativa al comparto dei trasporti è lo spunto per approfondire rischi e pericoli per i lavoratori nei trasporti ferroviari, aerei e per vie navigabili. I rischi comuni, i rischi specifici del trasporto ferroviario e aereo.

 
Bilbao, 11 Apr - In occasione della pubblicazione di una nuova relazione sulla sicurezza dal titolo “OSH in figures: Occupational safety and health in the transport sector — an overview”, l’ Agenzia Europea per la sicurezza e salute sul lavoro (EU-OSHA) dedica alcune pagine del suo sito alla gestione dei rischi per i lavoratori nei trasporti ferroviari, aerei e per vie navigabili.
Ricordiamo che la relazione, ad oggi disponibile solo in inglese, non solo mostra i rischi dei lavoratori del settore del trasporto, ma fornisce una prospettiva sui futuri sviluppi previsti e analizza dati statistici, studi e ricerche che si sono svolte su questi temi.
 
Sul suo sito l’EU-OSHA sottolinea che la gestione dei rischi nel settore dei trasporti può essere “un'ardua sfida”, specialmente considerando la varietà di lavori e di rischi e il fatto che molti lavoratori operano da soli, lontano dalla propria sede e devono far fronte a molti altri rischi difficili da controllare.
Tuttavia le misure di prevenzione possono essere efficaci se tengono conto, ad esempio, delle specifiche attività, delle caratteristiche dei lavoratori e del modo in cui svolgono la loro attività. E nel settore dei trasporti, “come in qualsiasi altro settore, è importante prestare attenzione alle condizioni di lavoro per garantire una forza lavoro qualificata e motivata”.
E con un’adeguata gestione dei rischi, sottolinea l’Agenzia Europea, sono molti i vantaggi per le imprese:
- “riduzione del numero di giorni persi a causa di infortuni;
- riduzione dei danni a veicoli, apparecchiature e merci;
- personale più motivato e miglioramento dei servizi;
- minore necessità di indagini e di successivi interventi”.
 
Vediamo i pericoli e i rischi comuni a tutti i lavoratori dei trasporti.
 

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Sicurezza Autotrasporti - Categoria Istat: H - Trasporto E Magazzinaggio

I principali pericoli e rischi fisici comprendono:
- “esposizione a rumori e vibrazioni, posture statiche come stare seduti o in piedi per periodi prolungati;
- lavoro in spazi ristretti, inalazione di vapori e fumi, movimentazione di sostanze pericolose (fumi di scarico, sostanze chimiche a bordo, carburante, esposizione durante le operazioni di carico e scarico e le pause di riposo, prodotti di pulizia, lavori di manutenzione);
- condizioni climatiche (calore, freddo, siccità, pioggia ecc.) e variazioni di temperatura;
- possibilità limitate di condizioni di lavoro ergonomiche e di stili di vita sani”.
 
È necessario considerare poi che la stanchezza è “un problema di salute comunemente segnalato nel settore dei trasporti, secondo quanto risulta da ricerche e indagini nazionali. I carichi di lavoro aumentano, mentre i lavoratori hanno una scarsa influenza sull'organizzazione dell'attività da svolgere. A ciò possono contribuire un aumento del traffico, i controlli a distanza, le richieste dei clienti e le modifiche dell'organizzazione del lavoro. Inoltre, i lavoratori dei trasporti hanno più spesso orari irregolari e lunghi, o lavorano nei giorni festivi o di sabato e domenica, e possono restare lontano da casa per periodi di tempo prolungati”.
 
La violenza e le molestie sono “in aumento nel settore dei trasporti, ma sono raramente denunciate. I lavoratori dei trasporti sono spesso intermediari involontari di modifiche organizzative che riguardano il servizio offerto ai clienti. Mancano anche procedure di segnalazione, misure di prevenzione e prassi di controllo”.
 
Altre considerazioni dell’EU-OSHA:
- “le modifiche dei contenuti del lavoro comprendono un uso crescente di nuove tecnologie, come gli strumenti di programmazione e di controllo a distanza e i computer di bordo, e la necessità di conoscere le normative e le lingue. D'altro canto, il lavoro è più monotono con minori opportunità di apprendimento rispetto a quello della popolazione lavorativa media;       
- la forza lavoro del settore dei trasporti, fatta eccezione per i trasporti aerei, sta invecchiando a un ritmo maggiore rispetto alla popolazione lavorativa generale. In alcuni sottosettori l'offerta di manodopera è insufficiente;
- pur restando minoritaria, la partecipazione delle donne nel settore è in aumento, tuttavia i provvedimenti nell'ambito della salute e della sicurezza nel settore dei trasporti continuano a tenere in considerazione soprattutto le esigenze maschili, con conseguenti difficoltà a conciliare lavoro e famiglia, carichi di lavoro fisici elevati e mancanza di strutture specifiche per le donne;
- gli spostamenti a lunga distanza possono comportare l'esposizione a malattie e organismi nocivi insoliti, isolamento, repentini cambiamenti climatici, mancanza di contatti sociali, monotonia, lontananza da casa per periodi prolungati”.
 
Sul suo sito l’Agenzia Europea si occupa anche dei rischi specifici per i lavoratori ferroviari, per i lavoratori del trasporto aereo e del trasporto per vie navigabili. Offre poi diverse raccomandazioni per il controllo, la ricerca e la prevenzione tratte dalla nuova relazione contenente fatti e dati relativi al comparto dei trasporti.
 
Vediamo brevemente alcuni aspetti evidenziati in merito ai pericoli e rischi specifici per i lavoratori ferroviari:
- “cambiamenti dell'organizzazione del lavoro ed esternalizzazione con conseguente aumento del carico di lavoro;
- lavoro in condizioni di isolamento;
- problemi di orario, turni e lavoro durante i fine settimana;
- aumento dei trasporti a lunga distanza;
- ergonomia e concezione dei luoghi di lavoro;
Nel caso di trasporto di merci pericolose, bisogna considerare:
- “ rischi di incidenti, compresi i rischi di incendio e di esplosione;
- esposizione a sostanze pericolose, soprattutto durante le operazioni di carico e scarico;
- rischi di cadute da veicoli e altri mezzi di trasporto”.
 
Questi sono gli aspetti evidenziati per il trasporto aereo:
- “problemi di orario, turni, orari di lavoro irregolari;
- condizioni ergonomiche, spazi ristretti, ad esempio per gli assistenti di volo;
- condizioni climatiche e sollevamento di carichi pesanti per gli addetti alla movimentazione bagagli;
- radiazioni cosmiche;
- adattamento a orari/turni per i voli a lunga distanza, improvvisi cambiamenti climatici;
- crescenti richieste dei clienti;
- pressioni esercitate da urgenze temporali e questioni di organizzazione del lavoro per i controllori aerei;
- rischi di incidenti, compresi quelli causati da veicoli e cadute;
- rumori e vibrazioni molto elevati”.
 
In conclusione, l’Agenzia Europea sottolinea nuovamente che per tutti i settori dei trasporti la “combinazione specifica di rischi e la combinazione di fattori quali rischi ergonomici, fonti di stress legate all'organizzazione del lavoro, rumori, sostanze pericolose, vibrazioni, orari di lavoro inconsueti, lontananza da casa e da una sede di lavoro, mancanza di strutture, complessità della situazione di lavoro, necessità di costanti adattamenti e i numerosi cambiamenti strutturali verificatisi nel settore costituiscono un'ardua sfida in termini di controllo e di prevenzione”.
 
 
 
 
Trasporti ferroviari, aerei e per vie navigabili”, spazio web sul portale dell’EU-OSHA.
 
 
 
Tiziano Menduto
 


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