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Come è possibile ridurre il rischio relativo alla guida di automezzi?

Come è possibile ridurre il rischio relativo alla guida di automezzi?
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Valutazione dei rischi

21/03/2014

Un seminario presenta un esempio di valutazione del rischio stradale con riferimento alla riduzione del tempo di esposizione, alla riduzione del rischio materiale e alla riduzione dei comportamenti a rischio.

Bologna, 21 Mar – In merito alla possibilità di ridurre, con idonei interventi di prevenzione, il numero di infortuni professionali che avvengono sulla strada, torniamo a parlare del seminario “ On the road: i RLS di fronte agli infortuni lavorativi alla guida”; seminario che è stato organizzato dal Servizio Informativo per i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza ( SIRS) e si è tenuto a Bologna il 19 aprile 2013.
 
In un  primo articolo di presentazione degli atti dell’incontro, PuntoSicuro si è soffermato genericamente sui dati infortunistici, sulla gestione del rischio, sulle cause e sulle responsabilità degli infortuni. Tuttavia il convegno ha affrontato anche alcuni aspetti specifici in relazione al ruolo di uno dei più importanti attori della sicurezza nei luoghi di lavoro, il medico competente, e a interventi specifici di gestione del rischio.
 
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Nell’intervento “Il ruolo del medico competente nella prevenzione degli incidenti stradali: Esperienza in una industria farmaceutica”, a cura di Carlo G. Bulgheroni (Sanofi-Aventis), sono affrontati diversi temi, dalla valutazione del rischio stradale all’analisi degli infortuni, dalla formazione alle patologie muscoloscheletriche e alle modalità di coinvolgimento del medico competente.
 
Ci soffermiamo in particolare sull’attività di valutazione del rischio stradale che nell’azienda Sanofi-Aventis ha riguardato in modo sistematico il gruppo di lavoratori rientranti nelle mansioni di autista/fattorino, Informatore Scientifico del Farmaco (ISF) e personale della Ricerca Clinica (CRA e CPL).
In queste attività l’utilizzo dell’autovettura quale mezzo di lavoro pone “problematiche specifiche in funzione della rilevanza del fattore di esposizione, cioè della possibilità di essere coinvolti, in modo attivo o passivo, in incidenti stradali”. E infatti la circolazione e, quindi, l’utilizzo dell’auto rappresentano “una delle principali cause di infortunio” per il personale interessato alla valutazione eseguita.
 
In che modo è possibile ridurre il rischio “guida automezzi”?
Le misure possono incidere:
- nella riduzione del tempo di esposizione;
- nella riduzione del rischio materiale;
- nella riduzione dei comportamenti a rischio.
 
Riguardo alla riduzione del tempo di esposizione, queste sono le indicazioni proposte:
- “al fine di limitare l’esposizione al rischio guida, l’opportunità dell’utilizzo di autovettura (al di fuori dell’attività di ISF), in particolare quando si tratta di un lungo viaggio, deve essere valutata in rapporto alle altre possibilità offerte: tele conferenza; utilizzo di altro mezzo di trasporto (aereo, treno);
- per ogni spostamento a carattere lavorativo ed al fine di non creare situazioni potenzialmente pericolose, si raccomanda di: evitare di guidare per lunghi tragitti; limitare la percorrenza giornaliera a 300 Km; effettuare, se dovete guidare per un lungo periodo, delle pause di 10/15 minuti ogni due ore;
- la pianificazione di riunioni, alle quali devono partecipare persone che devono affrontare un lungo viaggio in automobile, dovrà evitare la prima mattinata dopo i giorni di riposo e la serata precedente i giorni di riposo”.
 
Per la riduzione del rischio materiale, tutti i veicoli:
- “sono dotati di cinture di sicurezza, di doppio air-bag, del sistema di antibloccaggio della frenata (ABS), di fari antinebbia, di estintore e dell’impianto di condizionamento, ove necessario anche delle catene e/o gomme termiche;
- devono soddisfare i requisiti di resistenza al crash test 4 stelle NCAP;
- devono mantenere le specifiche imposte dal costruttore;
- devono rispettare i valori limite di emissione di CO2 previsti dalla politica ambientale di sanofi-aventis;
- sono dotati di ‘kit sicurezza’, composto da kit primo soccorso, kit cruscotto e kit bagagliai (consultato il medico competente)”.
 
Inoltre, sempre per la riduzione del rischio materiale, “periodicamente (come minimo secondo le scadenze raccomandate dalla casa costruttrice), l’assegnatario del veicolo deve verificare:
- la pressione e lo stato dei pneumatici;
- il funzionamento delle luci e dei dispositivi di segnalazione visivi e acustici;
- lo stato delle cinture di sicurezza;
- il funzionamento dei dispositivi di frenaggio;
- completezza ed integrità del kit sicurezza e richiedere al Servizio Leasing l’eventuale reintegro dei materiali usati/scaduti”.
Ed è fatto divieto di “utilizzare veicoli propri durante lo svolgimento delle normali mansioni lavorative; eccezionalmente, e per motivate ragioni, ne è consentito l’uso previa autorizzazione del proprio Responsabile o in sua assenza della Direzione Risorse Umane”.
 
Veniamo dunque alla riduzione dei comportamenti a rischio.
 
Non solo tutti i conducenti di un veicolo “sono tenuti a rispettare strettamente il codice della strada”, ma in particolare “devono rispettare quelle regole la cui violazione è sovente causa di incidenti; fra tutte in modo particolare: rispettare i limiti di velocità; adattare la velocità allo stato della strada ed alle condizioni meteorologiche; rispettare la distanza di sicurezza (regola dei 2 secondi); rispettare la segnaletica luminosa ed i segnali stradali di precedenza ed arresto; segnalare i cambiamenti di direzione e evitare di operare tali cambiamenti bruscamente”.
 
L’intervento si è soffermato anche sui piani di miglioramento, ad esempio con riferimento ad un corso base di guida sicura, sugli strumenti per la valutazione del rischio e sulla formazione.
Infatti il personale “che nell’ambito ed a ragione della propria attività utilizza un veicolo (ad esempio Informatori Scientifici del Farmaco, Autisti e Fattorini, ...) deve ricevere adeguata formazione alla guida sicura:
- “all’atto dell’assunzione;
- periodicamente nel corso della vita lavorativa”.
 
Concludiamo segnalando che il documento si sofferma anche su:
- possibili patologie muscoloscheletriche legate all’utilizzo di automezzi: “l’utilizzo frequente e prolungato degli automezzi può generare patologie dell’apparato muscolo scheletrico legate a: posture non corrette, movimenti obbligati e frequenti (per es. azionamento del pedale della frizione) e vibrazioni trasmesse al conducente dalle strutture del mezzo”;
- problematiche relative ad alcool, droghe e medicinali: nell’attività lavorativa per sanofi-aventis la guida sotto l’influenza di alcool, droghe o di altre sostanze legali o illegali che alterano la vigilanza “è severamente proibita. Quindi nell’ambito dell’attività lavorativa la guida e l’assunzione di bevande alcooliche sono totalmente incompatibili. Inoltre ogni dipendente che assuma farmaci deve controllare tutte le informazioni circa gli effetti indesiderati che possano compromettere lo stato di vigilanza”;
- problematiche relative all’uso dei cellulari: nell’attività lavorativa per sanofi-aventis durante la guida è “vietato l’utilizzo di dispositivi elettronici quali: telefoni cellulari; computers portatili; palmari. Tenuto conto dei rilevanti rischi rappresentati dall’utilizzo del cellulare anche n presenza di un dispositivo a mani libere (kit viva voce o auricolare) è vietato, nell’ambito dell’attività lavorativa, l’utilizzo del telefono cellulare mentre si è alla guida di un veicolo”.
 
 
 
 
 
RTM
 
 
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Rispondi Autore: Fiorucci Riccardo - likes: 0
23/03/2014 (10:52:21)
Va benissimo!

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