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Le azioni di vigilanza negli appalti di forniture e servizi

Le azioni di vigilanza negli appalti di forniture e servizi

Un intervento sull’importanza della vigilanza negli appalti di forniture e servizi. Il contesto degli appalti pubblici, gli esempi dei risultati delle azioni di vigilanza e le criticità di alcune tipologie di appalto.

Milano, 28 Mar – Concludiamo con questo articolo la presentazione di alcuni interessanti interventi al convegno “ La sicurezza del lavoro alla luce del nuovo codice in materia di contratti pubblici relativi a servizi e forniture” che si è tenuto a Milano il 22 novembre 2017 sul tema delle nuove normative sugli appalti e sulle criticità e specificità in materia di sicurezza.

 

Infatti nell’appalto pubblico di fornitura e servizi “il tema sicurezza e tutela della salute dei lavoratori è complicato dai seguenti fattori:

  • il sistema di valutazione e la gestione dei rischi nella PA è di norma ‘debole’ e questo determina frequentemente una gestione dei rischi interferenziali inadeguata;
  • la tendenza a ridurre i costi fa ricadere sugli esecutori carichi di lavoro crescenti, flessibilità organizzativa esasperata e orari di lavoro disagevoli;
  • è frequente la sussistenza di più appalti con committenti diversi negli stessi luoghi, o l’interferenza con datori di lavoro non coinvolti nell’appalto complicando le relazioni le strategie di coordinamento”.
A segnalarlo è l’intervento “Azioni di vigilanza negli appalti di forniture e servizi”, a cura di Calogera Campo (Dottore in Scienze della prevenzione - Dip. Di Igiene e Prevenzione Medica-UOC PSAL Milano - Agenzia di Tutela della Salute Milano Città Metropolitana).

 

L’importanza della vigilanza negli appalti di forniture e servizi

Esempi e risultati della vigilanza

Suggerimenti e criticità negli appalti

 

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L’importanza della vigilanza negli appalti di forniture e servizi

Nell’intervento si indica che nel contesto descritto:

  • “molti rischi ritenuti risolti perché ‘esternalizzati’, rientrano prepotentemente nell’organizzazione anche sotto forma di rischi interferenziali;
  • è molto difficile stabilire il confine delle singole responsabilità e dei singoli obblighi;
  • lo studio preliminare dell’appalto anche con la partecipazione dei SPP si rivela spesso la strategia migliore ma difficilmente viene perseguita”.

 

Partendo dunque da una situazione con

  • “intreccio di molteplici forme di appalto”;
  • “la possibile compresenza di diversi committenti in un unico luogo di lavoro”;
  • una Pubblica Amministrazione (PA) che “ha ancora capacità ridotte nei processi di controllo della qualità delle imprese, delle loro prestazioni e forniture”;
  • un “quadro normativo che risulta ancora troppo confuso”

sono richieste azioni di vigilanza che “restituiscano e sostengano un approccio più etico oltre rispettoso della legalità”.

 

E dopo i controlli e le sanzioni – continua la relatrice – “si aprono tavoli per:

  • l’analisi delle omissioni e i motivi che hanno generato la condizione di rischio;
  • capire nel caso specifico chi deve (o doveva) fare che cosa;
  • chiarire cosa è lecito appaltare e a quali condizioni, cosa non è lecito pretendere anche se è scritto nel contratto di appalto;
  • promuovere approcci positivi che tengano conto degli obblighi di tutela di tutti i contraenti oltre alle azioni controllo/sanzione”.

 

Esempi e risultati della vigilanza

Riguardo ad alcune delle criticità in materia di sicurezza, si sottolinea che, ad esempio, “esternalizzare la gestione dei rifiuti in una stazione ecologica comunale significa anche:

- garantire mezzi idonei e/o ambienti adeguati che vengono dati in uso;

- garantire informazioni adeguate su impianti e attrezzature (manuali macchine, certificati di manutenzione...);

- spogliatoi e servizi igienici (o spazi per realizzarli);

- orari di lavoro coerenti con il contratto;

- riconoscimento dei costi”.

 

Vengono poi presentati alcuni esempi relativi all’intreccio degli appalti per la gestione dei depositi dei treni delle linee metropolitane,

Rimandando alla lettura integrale delle slide, che riportano vari dettagli e utili disegni riepilogativi, riportiamo brevemente alcune delle risultanze delle azioni di vigilanza:

  • “al momento del controllo vi era solo un DUVRI redatto dal Gestore sottoscritto da tutte le imprese con allegate schede di rischio;
  • le procedure del gestore erano contraddittorie e non tenevano conto dei rischi importati;
  • non vi era un’adeguata sorveglianza e nel caso vi fosse il gestore non avrebbe potuto esercitare il potere di controllo e coordinamento su gran parte delle imprese”.

 

Un altro caso emblematico è relativo ad un appalto di manutenzione del verde “consistente in manutenzione ordinaria e straordinaria tra cui estirpazione e piantumazione, potatura programmata e in emergenza di alberi, sfalcio e decespugliazione”.

Tenendo conto delle aree di intervento (parchi e giardini pubblici urbani, filari alberi urbani, verde pubblico urbano in genere, …) esistevano interferenze con altre attività (“linee tranviarie, Scuole e materne, spazi pubblici o spazi a grande frequenza pubblica come i mercati”).

 

Sono riportate, a questo proposito, alcune indicazioni sui risultati dei controlli e si indica che prima dell’appalto “nella formazione del prezzo dovevano essere:

  • “considerati i luoghi di lavoro e le interferenze”;
  • “mappati tutti gli alberi che interferivano con altre attività di trasporto”;
  • “proceduralizzate e concordate le misure collaborative per consentire il lavoro in sicurezza (es con trasporto pubblico)”;
  • stimate “le occasioni di lavoro notturno”;
  • stimati “gli oneri aziendali per la sicurezza in virtù dei rischi (lavoro notturno, macchine formazione etc...)”;
  • stimati i “costi per la sicurezza legati alle possibili interferenze”.

 

Suggerimenti e criticità negli appalti

Sono riportate poi indicazioni utili e suggerimenti relativi a varie tipologie di appalto.

 

Ad esempio per un appalto di “fornitura a noleggio e manutenzione apparecchiature elettromedicali - durata pluriennale - mediante piattaforma di intermediazione telematica”, si indica che nel contratto di appalto “vanno considerati e stimati per tutta la durata del contratto i costi della sicurezza nel DUVRI ricognitivo (art. 26 comma 3 ter)”.

Vanno anche inserite nel DUVRI effettivo (art 26 comma 1 e seguenti):

  • “le operazioni di consegna installazione e collaudo con definizione reale dei costi;
  • le attività manutenzione periodica e straordinaria”.

Inoltre si dovrà provvedere a:

  • “aggiornamento e verifica periodica del documento;
  • azioni di coordinamento”.

 

Sono fornite poi indicazioni relative a:

  • appalto di fornitura e installazione con cablaggio elettrico e dati delle postazioni di lavoro di un centro operativo mediante piattaforma di intermediazione telematica;
  • appalti di servizi - outsourcing in sanità.

 

Sono riportate alcune criticità (ad esempio in sanità il committente “è davvero in grado di controllare la qualità delle prestazioni degli ausili e soprattutto il rispetto delle norme di tutela?”) e si conclude indicando che “purtroppo si osserva spesso negli appalti pubblici di servizi e forniture l’ esternalizzazione di attività con rischi importanti non risolti all’interno dalla PA” che “furbescamente vengono lasciati ad altri”...

 

 

Tiziano Menduto

 

 

 

Scarica i documenti da cui è tratto l'articolo:

Azioni di vigilanza negli appalti di forniture e servizi”, a cura di Calogera Campo (Dottore in Scienze della prevenzione - Dip. Di Igiene e Prevenzione Medica-UOC PSAL Milano - Agenzia di Tutela della Salute Milano Città Metropolitana), intervento al convegno “La sicurezza del lavoro alla luce del nuovo codice in materia di contratti pubblici relativi a servizi e forniture” (formato PDF, 1.03 MB).

 

 

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