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Prodotti fitosanitari: uso sostenibile, sicurezza e stoccaggio

Prodotti fitosanitari: uso sostenibile, sicurezza e stoccaggio
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Agricoltura

25/03/2019

Informazioni sull’uso sostenibile e sulla gestione dei prodotti fitosanitari. Come minimizzare i rischi, la formazione e abilitazione per l’acquisto e l’uso, le etichette e lo stoccaggio in sicurezza.

 
Trento, 25 Mar – Riguardo alla gestione dei prodotti fitosanitari l’operatore agricolo è il soggetto maggiormente esposto ai rischi derivanti dal loro utilizzo in agricoltura. E i maggiori rischi per l’operatore riguardano le fasi di:
  • “trasporto, stoccaggio e manipolazione prima della miscelazione,
  • preparazione della miscela,
  • distribuzione della miscela,
  • pulizia delle confezioni e delle attrezzature utilizzate per l’irrorazione”.

 

A ricordarlo e a fornire alcune utili informazioni sulla prevenzione delle conseguenze all’ esposizione a fitosanitari nel comparto agricolo è un intervento al convegno Nazionale GTISSL (Gruppo prevenzione in agricoltura e selvicoltura del Coordinamento tecnico interregionale salute e sicurezza sul lavoro) dal titolo “Salute e sicurezza in agricoltura. Un bene da coltivare”. Un convegno che si è tenuto il 22 e 23 novembre 2018 a San Michele all’Adige (TN) per realizzare un momento di discussione sui contenuti dei piani di prevenzione e sulla sicurezza in agricoltura. 

 

Come ridurre i rischi dell’esposizione a fitosanitari
 

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Sicurezza Agricoltura - Categoria Istat: A - Agricoltura, Silvicoltura E Pesca
 

Come ridurre i rischi dell’esposizione a fitosanitari

Nell’intervento “Utilizzo Sostenibile dei Prodotti Fitosanitari e Gestione in Azienda”, a cura di Renato Martinelli (PAT- Servizio Agricoltura) e Mirko Ceccato (FEM - Unità’ Certificazioni Agroalimentari e Ambientali Dipartimento Innovazione nelle Produzioni Vegetali), si ricorda innanzitutto come minimizzare i rischi dell’esposizione ai prodotti fitosanitari:

  • Rispetto delle disposizioni riportate nelle etichette e nelle schede di sicurezza dei prodotti fitosanitari;
  • Rispetto delle disposizioni introdotte con il Piano nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN) e, per quanto riguarda la provincia di Trento, con il regolamento 6-59/Leg. del 23 febbraio 2017;
  • Utilizzo di formulazioni e tipi di confezioni innovative (microgranuli, sacchetti idrosolubili,ecc..);
  • Utilizzo di attrezzature sottoposte a controllo funzionale ed opportunamente regolate in funzione della coltura (taratura);
  • Utilizzo di attrezzature innovative:
    • miscelatori e dispositivi automatici per la pulizia dei contenitori
    • trattamenti a basso volume
    • irroratrici a recupero
  • Applicazione di metodi di produzione a minor impatto:
    • difesa integrata volontaria (= disciplinari di produzione)
    • metodo biologico
  • adeguata formazione!!!

 

Formazione e abilitazioni ai fitosanitari

Riguardo alla formazione, l’intervento ricorda che il D.lgs. n. 150/2012 – attuazione della direttiva 2009/128/CE – “ha introdotto l’obbligo dell’abilitazione per l’acquisto e l’utilizzo di tutti i prodotti fitosanitari (per uso professionale)”.

 

In particolare l’abilitazione “si acquisisce con la partecipazione ad un corso di formazione della durata di 20 ore e con il superamento di una prova di valutazione finale. L’abilitazione si rinnova ogni 5 anni con la partecipazione ad un corso di aggiornamento della durata di 12 ore”. E “le materie oggetto della formazione sono definite dall’allegato I della direttiva 2009/128/CE e fra queste diversi temi attengono anche alla salute e sicurezza dell’operatore”.

 

L’intervento ricorda i vari punti dell’allegato I della direttiva che fanno riferimento alla salute e sicurezza dell’operatore e segnala che il numero di abilitazioni rilasciate a livello nazionale “è ancora carente rispetto alle necessità stimate: 340.000 abilitazioni rilasciate su 800.000 utilizzatori professionali stimati (fonte: relazione attuazione PAN a fine 2016)”.

 

Etichette dei prodotti fitosanitari

L’intervento si sofferma poi sulle etichette dei prodotti fitosanitari

 

Si ricorda che le etichette “riportano indicazioni per un uso corretto dei prodotti fitosanitari:

  • colture sulle quali è possibile utilizzare il prodotto,
  • avversità contro le quali è possibile impiegare il prodotto,
  • dosaggi minimi e massimi riferiti ad hl di miscela ma anche ad ettaro di superficie,
  • quantità di miscela per ettaro,
  • intervallo di sicurezza (tempo di carenza),
  • tempo di rientro,
  • numero massimo di trattamenti, epoche d’impiego,
  • fasce di rispetto da corpi idrici, siti sensibili, altre colture,
  • tipo di attrezzature (ugelli) che permettono una riduzione delle fasce di rispetto,
  • dispositivi di protezione individuale da utilizzare,
  • ecc”.

Tuttavia in alcuni casi – continua l’intervento – “i vincoli espressi in etichetta rappresentano un ostacolo all’utilizzo di nuove attrezzature o di nuove tecniche di distribuzione o alla riduzione delle dosi di impiego anche a fronte di comprovata efficacia”. 

Viene riportato un caso concreto relativo ai prodotti a base di rame che “vengono ampiamente utilizzati nella lotta ai patogeni (anche in agricoltura biologica). Riportano tutti una delle seguenti indicazioni di pericolo H410, H411 o H412, rappresentando un pericolo per gli organismi acquatici. L’Unione europea emanerà a breve un regolamento che limiterà l’impiego del rame a 4kg/ha/anno. Una consolidata esperienza sul campo suggerirebbe di utilizzare tali prodotti a dosaggi inferiori rispetto alla dose minima espressa in etichetta. Tale pratica non è possibile in quanto anche il dosaggio minimo espresso in etichetta rappresenta un vincolo”.

 

L’intervento si sofferma poi sul Regolamento della Provincia di Trento “approvato con decreto del Presidente 6-59/Leg. del 23 febbraio 2017”, sui metodi di produzione a minor impatto e sull’uso corretto e sulla pulizia di alcune attrezzature (caricabotte, irroratrice, …).

 

Lo stoccaggio dei prodotti in azienda

Ci soffermiamo, in conclusione, su quanto indicato dall’intervento sul tema dello stoccaggio dei prodotti fitosanitari in azienda, che come indicato nella foto, ripresa dalle slide dell’intervento, avviene generalmente in un locale o in un armadio:

 

Stoccaggio prodotti fitosanitari

 

Vengono riportati i vantaggi e svantaggi di entrambi. 

 

Locale:

  • vantaggi: “consente lo stoccaggio di quantitativi importanti di prodotti fitosanitari, di poterli separare nel caso siano presenti più tipologie di colture, di conservare prodotti fitosanitari contenuti in grandi confezioni”;
  • svantaggi: “non ve ne sono, se la struttura aziendale è dotata di adeguati spazi”. 

Armadio:

  • vantaggi: “è facilmente collocabile in azienda, trasferibile in caso di necessità”;
  • svantaggi: “non si presta alla conservazione di grandi quantitativi di prodotto. Non è idoneo per chi ha necessità di stoccare prodotti fitosanitari forniti in confezioni grandi”. 

 

Nell’intervento sono poi riportate molte altre indicazioni, ne riprendiamo alcune:

  • “l’armadio impiegato per lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari va conservato in un luogo protetto (dalle basse temperature e dall’intemperie) e quindi non all’aperto”; 
  • “la pavimentazione adiacente al deposito deve essere in materiale non assorbente e facilmente lavabile (cemento o piastrelle) e quindi non in terra battuta”; 
  • “la chiave deve essere in possesso e utilizzata solo da persone autorizzate (patentino per l’acquisto e la distribuzione dei prodotti fitosanitari)”; 
  • “le finestre del locale devono essere delimitate da una rete metallica per impedire l’accesso a persone e animali”; 
  • “l’armadio/locale per lo stoccaggio dei prodotti fitosanitari deve offrire una resistenza all’azione del fuoco per almeno 30 minuti”; 
  • “gli scaffali devono essere in materiale: robusto, non assorbente, non infiammabile, facilmente pulibile”; 
  • “i contenitori dei fitosanitari devono essere ermeticamente chiusi. I sacchetti sigillati con dello scotch o con delle mollette, le bottiglie chiuse con il loro coperchio”.

 

Rimandiamo, infine, alla lettura integrale delle slide dell’intervento che riportano ulteriori informazioni sulle disposizioni in caso di incidenti o emergenze.

 

 

Tiziano Menduto

 

 

Scarica i documenti da cui è tratto l'articolo:

Utilizzo Sostenibile dei Prodotti Fitosanitari e Gestione in Azienda”, a cura di Renato Martinelli (PAT- Servizio Agricoltura) e Mirko Ceccato (FEM - Unità’ Certificazioni Agroalimentari e Ambientali Dipartimento Innovazione nelle Produzioni Vegetali), intervento al convegno “Salute e sicurezza in agricoltura. Un bene da coltivare” (formato PDF, 3.29 MB).


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