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Inail: SGSL per aziende dei servizi idrici, ambientali, energetici e funerari

Inail: SGSL per aziende dei servizi idrici, ambientali, energetici e funerari
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: SGSL, MOG, dlgs 231/01

31/07/2020

Un nuovo documento dell’Inail presenta specifiche linee di indirizzo per l’implementazione di un sistema di gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori per le aziende dei servizi idrici, ambientali, energetici e funerari.

Roma, 31 Lug – Nei luoghi di lavoro il benessere dei lavoratori deve essere un obiettivo perseguibile concretamente progettando varie azioni in un’ottica di tutele crescenti e agendo in primo luogo sull’organizzazione del lavoro orientata alla sicurezza.

E a questo scopo risulta di fondamentale importanza l’adozione di sistemi di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) perché la loro implementazione, “attraverso meccanismi decisionali e organizzativi in cui sono definite chiaramente le attività e i corrispondenti ruoli e responsabilità, favorisce l’attuazione di processi, strumenti e metodologie che consentono il raggiungimento degli obiettivi di una politica condivisa e contestualizzata alla realtà organizzativa”.

 

A presentare in questi termini l’importanza dei sistemi di gestione sono alcune recenti linee di indirizzo pubblicate dall’Inail con il titolo “Sistema di gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori per le aziende dei servizi idrici, ambientali, energetici e funerari. Linee di indirizzo sgsl-u”.

Il documento è il frutto di un Protocollo d’intesa (allegato al documento) stipulato in data 13 marzo 2018 tra Inail e Utilitalia, la federazione che riunisce le aziende operanti nei servizi idrici, ambientali, energetici e funerari, e che prevede l’impegno delle parti a “definire piani operativi e a identificare prodotti e azioni in grado di incidere concretamente sui livelli di sicurezza dell’ambiente di lavoro”.

 

 

Questi gli argomenti trattati nell’articolo:


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Linee di indirizzo per aziende dei servizi idrici, ambientali, energetici e funerari

L’adesione delle aziende del settore dei servizi idrici, ambientali, energetici e funerari alle linee di indirizzo della pubblicazione – realizzata attraverso un comitato di coordinamento composto da rappresentanti Inail, di Unitalia e di Fondazione Rubes Triva – “si concretizza nell’implementazione di un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro (SGSL) ad esse conforme”. Chiaramente tali Linee di indirizzo per l’implementazione di un sistema di gestione per le aziende dei servizi idrici, ambientali, energetici e funerari (SGSL-U) “hanno carattere volontario”.

 

Nel documento si ricorda poi che le Linee di indirizzo SGSL-U “sono state redatte in conformità alla norma internazionale UNI ISO 45001:2018, avendo anche cura di assicurare una congruenza di contenuti anche con le Linee guida per un sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro (SGSL) pubblicate dall’UNI nel 2001”.

 

E l’adesione a questo sistema di gestione è da considerarsi, “in virtù delle disposizioni legislative e regolamentari e ai sensi delle modalità di applicazione della tariffa dei premi Inail, un intervento rilevante nel campo della salute e sicurezza sul lavoro, da cui consegue la possibilità per l’azienda di richiedere all’Inail la riduzione del premio assicurativo nei modi e nella misura previsti e nel rispetto dei requisiti previsti dal Modulo di domanda predisposto dall’Inail per la specifica annualità”.

 

In definitiva si sottolinea che la principale finalità delle Linee di indirizzo SGSL-U è quella di “fornire indicazioni operative per strutturare un sistema organico di gestione, inserito nell’operatività aziendale complessiva, utile a pianificare miglioramenti progressivi delle prestazioni nella tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nelle aziende dei settori dei servizi idrici, ambientali, energetici e funerari”. Senza dimenticare che il “punto di partenza imprescindibile da cui si traccia la linea di miglioramento è rappresentato dal rispetto delle leggi in materia di salute e sicurezza sul lavoro”.

 

Pianificazione: identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi

A titolo esemplificativo ci soffermiamo oggi su quanto indicato in materia di pianificazione.

 

Si indica che la pianificazione è un processo continuo “che, in funzione del contesto e dell’evoluzione dei processi lavorativi dell’organizzazione, determina i rischi e le opportunità declinando gli obiettivi di SSL, le azioni necessarie, le risorse e i ruoli e responsabilità per il loro raggiungimento”.

 

In particolare, il Datore di lavoro “deve tenere conto:

  • dei pericoli
  • dei rischi per la SSL e altri rischi
  • delle opportunità per la SSL e altre opportunità
  • del contesto dell’organizzazione
  • dei requisiti legali e altri requisiti,

sulla base di:

  • fattori interni ed esterni pertinenti
  • esigenze ed aspettative dei lavoratori e di altre parti interessate
  • campo di applicazione”.

 

Inoltre “in caso di cambiamenti nell’organizzazione o di modifiche pianificate, permanenti o temporanee, la valutazione dei rischi e delle opportunità deve essere effettuata prima che sia attuata la modifica”. E il Datore di lavoro “deve conservare informazioni documentate relative a:

  • rischi e opportunità
  • processi e azioni necessari per determinare e affrontare i rischi e le opportunità nella misura necessaria per poter ritenere che processi e azioni siano eseguiti come pianificato”.

 

Si ricorda poi che “la valutazione dei rischi ai sensi del d.lgs. 81/08, l’integrazione dei requisiti legislativi con i requisiti del sistema di gestione per la SSL fin dalla progettazione di attività, impianti e servizi, l’integrazione tra questi nella gestione aziendale nel suo complesso, rappresentano, declinate nelle attività operative, opportunità di miglioramento delle prestazioni di SSL e dei benefici a medio e lungo periodo, anche in termini economici”.

 

Riguardo all’identificazione dei pericoli si indica che il Datore di lavoro “deve stabilire, attuare e mantenere uno o più processi per l’identificazione continua e proattiva dei pericoli. Questi devono tener conto, ma non limitarsi ai seguenti fattori:

  • progettazione di prodotti e servizi, ricerca, sviluppo, collaudo, produzione, assemblaggio, costruzione, erogazione di servizi, manutenzione e smaltimento
  • progettazione delle aree di lavoro, dei processi, delle installazioni, delle macchine/attrezzature, delle procedure operative
  • infrastrutture, attrezzature, materiali, sostanze (fornite sia dall’organizzazione sia da terzi)
  • situazioni di emergenza
  • fattori organizzativi (inclusi carico di lavoro, ore di lavoro, turnazioni, lavoro su strada), leadership e cultura dell’organizzazione
  • attività dei soggetti che hanno accesso al luogo di lavoro (inclusi appaltatori, clienti e visitatori)
  • interferenze tra le attività interne e gli appaltatori
  • cambiamenti dell’organizzazione
  • modifiche rilevanti ai fini della SSL, includendo i cambiamenti temporanei e i loro impatti su operazioni, processi e attività
  • cambiamenti nella conoscenza e nelle informazioni dei pericoli
  • pericoli che possono derivare da fonti esterne ai luoghi di lavoro
  • fattori sociali (inclusi vessazioni, molestie e intimidazioni)
  • comportamenti umani, capacità ed altri fattori umani, fattori psicosociali
  • rischi connessi alle differenze di genere, all’età e alla provenienza da altri Paesi, alle conoscenze linguistiche, alla specifica tipologia contrattuale, allo stato di gravidanza
  • pericoli per le parti interessate pertinenti diverse dai lavoratori”.

 

E devono “essere analizzati:

  • attività di routine e non di routine:
    • attività e le situazioni di routine che creano pericoli nelle attività operative quotidiane e nelle normali attività lavorative
    • attività e situazioni non di routine occasionali e non pianificate
    • attività a breve o lungo termine che possono creare pericoli differenti
  • fattori umani:
    • fattori umani che riguardano le attitudini, le limitazioni e altre caratteristiche umane
    • informazioni sui fattori umani applicabili a strumenti, macchine, sistemi, attività e ambiente per un utilizzo sicuro, ergonomico e confortevole
    • interazione tra l’attività, il lavoratore e l’organizzazione loro impatto sulla SSL
  • pericoli nuovi o modificati:
    • deterioramento, modifica, adattamento o evoluzione a causa della familiarità o del cambiamento di circostanze o processi di lavoro
    • effettiva esecuzione di un lavoro (per esempio osservando e discutendo i pericoli con i lavoratori) per individuare se i rischi per la SSL sono aumentati o ridotti
  • situazioni di emergenza potenziali:
    • situazioni non pianificate o non programmate che richiedono una risposta immediata (per esempio una macchina che prende fuoco sul posto di lavoro o una calamità naturale nelle vicinanze del posto di lavoro un altro luogo in cui i lavoratori svolgono attività associate al lavoro)
    • situazioni quali disordini civili in un luogo in cui i lavoratori svolgono attività associate al lavoro che richiedono l’allontanamento immediato
  • persone:
    • coloro che si trovano nelle vicinanze del luogo di lavoro che potrebbero essere influenzati dalle attività dell’organizzazione (per esempio passanti, appaltatori o vicini prossimi)
    • lavoratori in un luogo non sotto il controllo diretto dell’organizzazione, come lavoratori senza postazione fissa o lavoratori che viaggiano per svolgere attività associate al lavoro in un altro luogo (per esempio autisti, personale dell’assistenza operante presso il sito di cui l’azienda non abbia la disponibilità giuridica)
    • lavoratori a domicilio (telelavoro) o comunque operanti fuori dall’azienda ( smartworking)
    • lavoratori su strada
    • lavoratori che effettuano lavori in solitario
  • cambiamenti nella conoscenza dei pericoli e nelle informazioni sugli stessi:
    • letteratura pubblicata, ricerca e sviluppo, feedback dai lavoratori e riesame dell’esperienza operativa dell’organizzazione, scambio di conoscenze e di informazioni tra aziende operanti nel medesimo ambito”.

 

L’indice delle Linee di indirizzo SGSL-U

Rimandiamo alla lettura integrale della pubblicazione Inail e ne riportiamo, in conclusione, l’indice:

 

Indice

PREMESSA  

INTRODUZIONE  

Presupposti

Scopo di un sistema di gestione per la salute e sicurezza sul lavoro

Fattori di successo

Sequenza ciclica di un SGSL

Contenuto del presente documento

 

1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE

2. RIFERIMENTI NORMATIVI

3. TERMINI E DEFINIZIONI

 

4. CONTESTO

4.1 Comprendere l'organizzazione e il suo contesto

4.2 Comprendere le esigenze e le aspettative dei lavoratori e di altre parti interessate

4.3 Determinare il campo di applicazione del SGSL

4.4 Il sistema di gestione per la SSL

 

5. LEADERSHIP E PARTECIPAZIONE DEl LAVORATORI

5.1 Leadership e impegno

5.2 Politica per la SSL

5.3 Ruoli, responsabilità e autorità nell'organizzazione

5.4 Consultazione e partecipazione dei lavoratori

 

6. PIANIFICAZIONE

6.1 Azioni per affrontare rischi e opportunità

6.1.1 Generalità

6.1.2 Identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi e delle opportunità

6.1.2.1 Identificazione dei pericoli

6.1.2.2 Valutazione dei rischi per la SSL e altri rischi per il sistema di gestione per la SSL

6.1.2.3 Valutazione delle opportunità per la SSL e di altre opportunità per il sistema di gestione per la SSL

6.1.3 Determinazione dei requisiti legali e altri requisiti

6.1.4 Attività di pianificazione

6.2 Obiettivi per la SSL e pianificazione per il loro raggiungimento

6.2.1 Obiettivi per la SSL

6.2.2 Pianificazione per il raggiungimento degli obiettivi per la SSL

 

7. SUPPORTO

7.1 Risorse

7.2 Competenza

7.3 Consapevolezza

7.4 Comunicazione

7.5 lnformazioni documentate

 

8. ATTIVITÀ OPERATIVE

8.1 Pianificazione e controllo operativi

8.1.1 Generalità

8.1.2 Eliminazione dei pericoli e riduzione dei rischi per la SSL

8.1.3 Gestione del cambiamento

8.1.4 Approvvigionamento

8.1.4.1 Generalità

8.1.4.2 Appaltatori di lavori

8.1.4.3 Affidamento all’esterno (outsourcing)

8.2 Preparazione e risposta alle emergenze

 

9. VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI

9.1 Monitoraggio, misurazione, analisi e valutazione delle prestazioni

9.1.1 Generalità

9.1.2 Valutazione della conformità

9.2 Audit interno

9.2.1 Generalità

9.2.2 Programma di audit interno

9.3 Riesame di direzione

 

10. MIGLIORAMENTO

10.1 Generalità

10.2 Incidenti, non conformità, azioni correttive

10.3 Miglioramento continuo

 

Indice degli allegati

Allegato 1: Protocollo d’intesa tra Inail e Utilitalia   

Allegato 2: Tabella di correlazione  

Allegato 3: Parti interessate e relative aspettative ed esigenze  

Allegato 4: Cicli produttivi

Allegato 5: Matrice dei rischi  

Allegato 6: Matrice di materialità  

Allegato 7: Focus

- La gestione delle interferenze e degli appalti

- La gestione di macchine, veicoli, impianti e attrezzature

- La gestione degli ambienti confinati

- La gestione della circolazione su strada dei veicoli ad uso aziendale

- La gestione del lavoro su strada

- La gestione dei lavori in quota

- La gestione dello stress lavoro correlato

- Misure da adottare per il controllo dell’esposizione ad agenti biologici e misure igieniche per personale esposto ad agenti di rischio biologico

- La gestione dei dispositivi di protezione individuale, dell’abbigliamento da lavoro e relative misure igieniche

Allegato 8: Procedure  

 

 

 

RTM

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Consulenza Tecnica Accertamento Rischi e Prevenzione Inail, Consulenza statistico attuariale Inail, Dipartimento Dimeila Inail, titolo “ Sistema di gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori per le aziende dei servizi idrici, ambientali, energetici e funerari. Linee di indirizzo sgsl-u”, pubblicazione realizzata attraverso un comitato di coordinamento composto da rappresentanti Inail, di Unitalia e di Fondazione Rubes Triva, edizione 2020 (formato PDF, 2.14 MB).

 

 

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Leggi gli altri articoli di PuntoSicuro su SGSL, Modelli organizzativi, decreto 231

 


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