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Il Primo Maggio e la sicurezza nei luoghi di lavoro

Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Luoghi di lavoro

01/05/2009

L’origine della Festa dei Lavoratori, le parole d’ordine di questi ultimi anni, il terremoto in Abruzzo e una raccolta fondi finalizzata all'istituzione di borse di studio destinate agli orfani dei morti sul lavoro. E’ sufficiente un sms al numero 48585.

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Lo scorso anno per la Festa dei Lavoratori del Primo Maggio PuntoSicuro ha puntato l'attenzione sulla necessità di non dimenticare le problematiche della sicurezza sul lavoro, aiutato in questo dalle parole del Presidente della Repubblica, da una manifestazione dedicata dalle confederazioni sindacali ai temi della sicurezza e dalla concomitante pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 101 del 30 aprile 2008 dell’allora nuovo Decreto legislativo n. 81 del 09 aprile 2008.
 
Ma quanti conoscono l’origine del Primo Maggio e gli effettivi temi su cui si è diffuso nel mondo nel secolo scorso?
In realtà la Festa dei Lavoratori è nata per ricordare le battaglie operaie volte alla conquista di un diritto specifico: l'orario di lavoro quotidiano fissato in otto ore.
Un diritto che a metà dell’ottocento era ricordato dalla parola d’ordine - coniata in Australia e condivisa da gran parte del movimento sindacale organizzato del primo Novecento - "otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire".
Queste rivendicazioni specifiche  sull’orario di lavoro, aprirono poi la strada a rivendicazioni più generali e alla ricerca di un giorno, il Primo Maggio appunto, in cui tutti i lavoratori potessero incontrarsi per affermare la propria autonomia e indipendenza.


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Veniamo in Italia e a questi ultimi anni.
Dagli anni novanta in poi le principali confederazioni sindacali, oltre a istituire l’elemento festivo del “concertine” del Primo Maggio a Roma, hanno dedicato la festa e le manifestazioni correlate a specifici temi nodali per i lavoratori e per la società italiana.
È il caso ad esempio, come già ricordato, del primo maggio 2008 che cadeva in uno dei momenti più neri in materia di sicurezza sul lavoro: non eravamo distanti dall’incidente nell’acciaieria ThyssenKrupp, incidente che aveva aperto gli occhi alla pubblica opinione sul mare di problemi e di difficoltà della prevenzione degli incidenti nei luoghi di lavoro.
Ma è il caso anche del primo maggio del 2006, con manifestazione nazionale a Locri, e una caratterizzazione delle segreterie nazionali di CGIL-CISL-UIL sui temi di “Lavoro, Sviluppo, Costituzione, Libertà Contro le mafie”.
 
E per quest’anno?
Anche quest’anno la “festa” si sarebbe collegata ad un tema “scottante” e attuale: la crisi economica e la salvaguardia dell'occupazione. Poi è arrivato il terremoto che ha investito violentemente la popolazione dell'Abruzzo e ha traslato le parole d’ordine sindacali del Primo Maggio portandole a includere i problemi dell’occupazione e della ricostruzione relativi al dopo-terremoto.
Quest’anno – confermato il consueto concerto a Roma - la manifestazione nazionale, che sarà “sobria” e senza cortei, si è spostata in una delle zone più colpite dal fenomeno sismico, l’Aquila.
 
Tuttavia tra i  temi di una “festa” imperniata sulle problematiche e sulle rivendicazioni dei lavoratori non poteva mancare il riferimento alle condizioni di lavoro e alla sicurezza, come da noi auspicato nell’articolo dell’anno passato.
Ecco dunque che in concomitanza con la Festa dei Lavoratori è stata promossa dall'Istituto Sindacale per la Cooperazione Internazionale (ISI) di CGIL, CISL e UIL una raccolta di fondi finalizzata all'istituzione di borse di studio destinate agli orfani dei morti sul lavoro in seguito ad incidenti avvenuti a partire dal 1 gennaio 2005.
 
Chiamato "Il mondo che vorrei", titolo di una canzone di Vasco Rossi e tema del “concertone” di Roma,  questo progetto consentirà la raccolta di denaro per quattro tipologie di borse di studio: mille euro per gli studenti delle scuole primarie; 2mila per gli studenti delle secondarie superiori; 3500 euro per gli studenti universitari.
 
Questi i canali predisposti per la raccolta fondi:
- conto corrente postale n. 95999694 intestato a “ISI Onlus” – Via di Santa Teresa, 23 – 00198 – Roma;
- bonifico bancario al Conto corrente UGF Banca: n. conto 152009 – IBAN IT87 X031 2703 206C C230 0152 009 - intestato a ISI Onlus;
- 1 SMS al numero unico 48585 (attivo dal primo al 10 maggio). I costi: 1 € da cellulari Tim, Vodafone, Wind, Tre e Coop Voce; 2 €, invece, chiamando da rete fissa Telecom Italia.
 
Il sito dedicato alla raccolta fondi.
Il video di promozione del progetto “Il mondo che vorrei”.
 
Tiziano Menduto 



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