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Sistemi di comando delle macchine: la norma EN ISO 13849-2

Sistemi di comando delle macchine: la norma EN ISO 13849-2
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Attrezzature e macchine

28/06/2017

Una pubblicazione dell’Inail si sofferma sui sistemi di comando delle macchine secondo le norme EN ISO 13849-1 e EN ISO 13849-2. Focus sulla norma ISO 13849-2 che riguarda la validazione delle parti dei sistemi di controllo relative alla sicurezza.

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Roma, 28 Giu – Nelle scorse settimane abbiamo presentato una pubblicazione - realizzata dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT) dell’ Inail – che si soffermava sui sistemi di comando delle macchine. E si sottolineava che se le attrezzature di lavoro conformi alla Direttiva Macchine (2006/42/EC) devono soddisfare i requisiti di sicurezza della direttiva, nell’allegato I della normativa europea un capitolo è dedicato proprio ai “requisiti di sicurezza dei sistemi di comando delle macchine”.

 

Il documento Inail “ I sistemi di comando delle macchine secondo le norme EN ISO 13849-1 e EN ISO 13849-2” - a cura di Fabio Pera e Giovanni Luca Amicucci e con la collaborazione di Laura di Lollo e David Ranieri – sono analizzava in particolare due norme:

- ISO 13849-1: norma che “fissa i criteri e i principi di progettazione dei sistemi di controllo delle macchine. Essendo armonizzata alla Direttiva Macchine, riveste interesse sia per i costruttori che per i comitati tecnici che si occupano di produrre norme di tipo B2 o di tipo C per la conformità ai requisiti essenziali di sicurezza dell’Allegato I alla Direttiva Macchine”;

- ISO 13849-2 che riguarda “la validazione delle parti dei sistemi di controllo relative alla sicurezza, progettate secondo le procedure indicate nella parte 1 della norma stessa”.

 

Dopo aver cercato di conoscere, in un precedente articolo, alcuni dettagli della norma ISO 13849-1, ci soffermiamo oggi sulla ISO 13849-2.

 

Nel documento si indica che la validazione “serve a dimostrare che la combinazione delle SRP/CS scelte per realizzare la funzione di sicurezza verifichi tutti i requisiti necessari della EN ISO 13849-1”. Ricordiamo che con SRP/CS (safety-related part of a control system) si fa riferimento alla “parte di un sistema di controllo che risponde a segnali di ingresso relativi alla sicurezza e genera segnali di uscita relativi alla sicurezza”.

 

E, come riportato sopra, la validazione di una SRP/CS è proprio disciplinata dalla parte 2 della norma EN ISO 13849 “che contiene la metodologia, i criteri e gli strumenti per verificare se sono soddisfatti i requisiti specifici di sicurezza per la corretta progettazione” indicati nella ISO 13849-1.

In particolare gli oggetti presi in esame durante il processo di validazione sono:

- “la funzione di sicurezza implementata nella SRP/CS;

- il PL (livello di prestazione/ performance level, ndr) della SRP/CS;

- la Categoria realizzata (struttura logica) per la SRP/CS” (dove con categoria si fa riferimento alla “classificazione di SRP/CS rispetto alla loro resistenza ai guasti e al loro comportamento in conseguenza di un guasto”).

 

Si indica poi che gli strumenti impiegati nel processo di validazione “consistono in procedure di analisi e in test” e che la norma EN ISO 13849-2 si compone di “12 capitoli dei quali i primi tre sono introduttivi e informativi mentre dal quarto in poi viene descritto il processo di validazione con i relativi criteri”. E si aggiungono 6 Allegati di cui i primi 4 (da A a D) riguardano:

- “i principi base di sicurezza (Basic Safety Principles);

- i principi di sicurezza ben provati (Well Tried Safety Principles);

- i componenti ben provati (Well Tried Components);

- i guasti e l’esclusione dei guasti (Faults and Fault Exclusions)”.

 

Il processo di validazione si articola in una serie di fasi, “in parte anche contestuali alla progettazione stessa della SRP/CS, che prevedono la stesura di un piano operativo e gestionale, un’analisi documentale e tecnica nella quale se necessario possono essere effettuati test, l’esame della funzione di sicurezza in caso di guasto (per le Categorie 2, 3 e 4), la registrazione dei risultati. Nel processo di validazione tutte le funzioni di sicurezza della SRP/CS devono essere prese in considerazione”. 

Riportiamo un diagramma, presente nel documento, relativo al processo di validazione:

 

 

In particolare il piano di validazione “formalizza l’iter procedurale, gli strumenti, la documentazione, l’analisi, i test, le condizioni ambientali, le norme di riferimento, le persone responsabili per la validazione”. 

 

Il documento si sofferma anche sui principi di validazione.

 

Infatti nella stesura del piano di validazione “occorre tener conto dei principi di validazione che devono guidare chi effettua l’esame della SRP/CS e che richiedono di:

- rispettare le caratteristiche imposte per la funzione di sicurezza controllandone la corretta e ben specificata definizione;

- rispettare i requisiti previsti per il PL, in particolare quelli relativi alla Categoria scelta per l’architettura, all’applicazione delle misure per controllare ed evitare i guasti sistematici, al software di sicurezza, alla capacità di svolgere correttamente la funzione di sicurezza nelle condizioni ambientali di funzionamento previste;

- rispettare i requisiti di ergonomia che consentono all’operatore della macchina di agire sulle interfacce della stessa in maniera conforme alle condizioni di sicurezza previste in modo da evitare eventuali e/o prevedibili manomissioni;

- far effettuare la validazione a una persona non coinvolta nel progetto che non necessariamente deve essere di terza parte, ma è sufficiente che disponga di una adeguata indipendenza”.

E si segnala che la necessità di effettuare dei test “dipende fondamentalmente dal bisogno di avere risposte che l’analisi non può dare e questo dipende per esempio dalla tecnologia impiegata (es. complessa oppure necessità di integrazione della SRP/CS in un sistema di controllo con test prima e dopo l’implementazione) e dalle condizioni di utilizzo che possono comportare situazioni non note o prevedibili con sicurezza”.

 

Rimandando a futuri articoli l’approfondimento dei principi di sicurezza riportati negli allegati, riportiamo i vari aspetti trattati dal documento Inail, che vi invitiamo a visionare integralmente, relativamente alla ISO 13849-2:

- validazione;

- processo di validazione;

- oggetti della validazione;

- validazione delle categorie;

- strumenti per la validazione;

- principi di sicurezza.

 

Ricordiamo, infine, che la norma UNI EN ISO 13849-2:2013 (Sicurezza del macchinario - Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza - Parte 2: Validazione) è la versione ufficiale in lingua inglese della norma europea EN ISO 13849-2 (edizione ottobre 2012).

 

 

 

Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici dell’Inail, “ I sistemi di comando delle macchine secondo le norme EN ISO 13849-1 e EN ISO 13849-2”, a cura di Fabio Pera e Giovanni Luca Amicucci e con la collaborazione di Laura di Lollo e David Ranieri, edizione 2017 (formato PDF, 1.49 MB).

 

Vai all’area riservata agli abbonati dedicata a “ I sistemi di comando delle macchine”.

 

 

RTM



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