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Il corretto utilizzo del carrello elevatore e degli accessori

Il corretto utilizzo del carrello elevatore e degli accessori
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Attrezzature e macchine

04/02/2014

Un documento dell’ASL Monza e Brianza mostra i requisiti essenziali per l’uso in sicurezza dei carrelli elevatori. Il corretto utilizzo del carrello, degli accessori e dei dispositivi di presa (forche o pinze). Indicazioni generali e comportamentali.

 
Monza, 4 Feb – Diversi incidenti che hanno a che fare con i carrelli elevatori avvengono perché i lavoratori non fanno un uso corretto dell’attrezzatura, degli accessori e dei dispositivi di presa.
 
Per dare qualche informazione e suggerimento sul corretto utilizzo dei carrelli elevatori ci soffermiamo su un documento prodotto in relazione al  Piano Mirato di Prevenzione "Carrelli elevatori e viabilità sicura in azienda" dell’ Azienda sanitaria locale della provincia di Monza e Brianza.
Dal titolo “Carrelli elevatori e viabilità sicura in azienda. Requisiti essenziali per l’uso in sicurezza dei carrelli elevatori”, il documento (precedente all’emanazione dell’ Accordo Stato-Regioni del 22 febbraio 2012) è stato elaborato da Sergio Bertinelli, Fernando Biffi, Marco Canesi, Roberta Panzeri (tecnici della prevenzione), Angela Pirris (medico del lavoro) e Roberto Cecchetti (Direttore dipartimento di prevenzione).

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Riguardo al corretto utilizzo dei carrelli, gli autori ricordano che ogni carrello elevatore deve essere utilizzato rispettando le indicazioni riportate nel manuale d’uso fornito dal costruttore. Qualora “tale documento fosse mancante occorre recuperare un manuale d’uso analogo per tipologia di carrello richiedendolo al costruttore o al fornitore del carrello”.
 
Il manuale elaborato dal costruttore permette di conoscere: caratteristiche specifiche del carrello, regole d’uso e di manutenzione, limiti di utilizzo. E anche per la scelta degli accessori certificati da utilizzare “sono importanti le indicazione di chi ha costruito il carrello, riportate nel libretto d’istruzioni”.
 
Il documento riporta - come tracce da seguire e senza l’intenzione di creare elenchi esaustivi - “alcune delle più diffuse indicazioni ricavate da libretti d’uso dei carrelli”.
 
Partiamo da alcune indicazioni generali.
 
La scelta degli accessori del carrello elevatore “deve essere fatta in funzione del lavoro da svolgere e al luogo dove si opera:
- in relazione all’ambiente di lavoro ed al tipo di utilizzo (ambienti scarsamente illuminati, lavori in turni serali e notturni, transito in zone promiscue con presenza di pedoni, ecc) il carrello deve essere eventualmente dotato di: specchio retrovisore, fari di illuminazione, girofaro, cicalino di retromarcia;
- se il carrello opera nel piazzale esterno alla ditta è necessario munirlo di tettoia chiusa per proteggere il carrellista da eventuali intemperie;
- solitamente i carrelli non possono circolare in strada, e devono rimanere nel piazzale della ditta, se vi è la necessità che i carrelli circolino in strada, anche per brevi tratti, devono essere dotati dei requisiti previsti dal codice della strada;
- gli accessori di sollevamento più utilizzati sono le forche, da utilizzare per prodotti collocati su bancali o in ceste predisposte; ricordiamo però che le stesse non sono adatte per tutti i sollevamenti, è vietato trasportare o agganciare i carichi sotto le forche, anche se imbracati”. Infatti in questo modo di trasporto errato “si cambia completamente il sistema di stabilità previsto dal costruttore passando da un sistema di sollevamento statico, ovvero con il carico ben adagiato sopra le forche, ad un carico dinamico che modifica pericolosamente la stabilità del carrello”.
 
E quando il carico non è “palettizzabile” deve invece “essere movimentato con altri accessori scelti tra quelli indicati dal costruttore nel manuale di istruzioni (es. pinze)”. A questo proposito si suggerisce di “definire e predisporre in modo chiaro da parte dell’azienda, quali sono gli accessori da utilizzare per effettuare i sollevamenti, nel caso vi fossero accessori diversi dalle forche che vanno scelti dal carrellista di volta in volta”.
 
Veniamo ad alcune indicazioni comportamentali.
 
Infatti i carrellisti devono osservare “regole generali di prudenza e di comportamento corretto, tra le quali:
- non manomettere dispositivi o parti del carrello;
- non modificare i dispositivi applicati senza la preventiva autorizzazione del costruttore;
- allontanare le persone a piedi che si trovano in prossimità di aree di carico/scarico e manovra;
- spesso le forche fuoriescono dai bancali, fare attenzione durante la marcia e le manovre: tenere quindi conto anche del loro ingombro;
- mentre si infilano le forche sotto un bancale fare attenzione che non si infilino sotto un altro bancale adiacente;
- verificare sempre la stabilità del carico trasportato: se necessario singoli colli devono essere legati o inseriti in ceste;
- organizzare il lavoro in modo da trasportare carichi di dimensioni tali da garantire una buona visibilità, se il carico è molto ingombrante procedere a marcia indietro;
- nel passaggio attraverso portoni o nel transito nelle corsie fare attenzione all’ingombro del carico: vi è rischio di urtare persone nelle vicinanze;
- diminuire la velocità quando condizioni critiche (pavimentazione scivolosa, pendenza, avvallamenti, ecc.) possono compromettere la stabilità del carrello;
- diminuire la velocità in curva: oltre al rischio di caduta del carico trasportato esiste il rischio di ribaltamento del carrello;
- non fermare il carrello davanti a porte e passaggi: le forche abbassate non sono facilmente visibili e rischiano di far inciampare i pedoni;
- in corrispondenza di incroci o porte, ecc., segnalare l’arrivo con l’avvisatore acustico;
- sterzare su rampe può compromettere la stabilità del carrello: prima di sterzare aspettare che tutte le ruote del carrello siano in piano;
- mantenersi ragionevolmente distanti da gradini, buche, avvallamenti, bordi di ribalte, rampe”.
E sono vietate manovre scorrette quali: “sollevare carichi con funi di imbracatura legate alle forche del carrello elevatore; sollevare in quota persone sulle forche o su bancali; trasportare passeggeri; spingere bancali o carichi con la punta delle forche; sporgersi con parti del corpo fuori dalla struttura di sicurezza del carrello; dirigere il carrello o manovrare verso persone che si trovano in spazi chiusi senza via di fuga”.
 
Concludiamo ricordando che il documento, che vi invitiamo a leggere integralmente, contiene anche utili indicazioni di verifica dei comportamenti del personale, ad esempio predisponendo che uno o più preposti controllino periodicamente i carrellisti in merito a diversi aspetti procedurali (visibilità, utilizzo cinture di sicurezza, corretto stoccaggio, ...).
 
 
 
Azienda sanitaria locale della provincia di Monza e Brianza, “ Carrelli elevatori e viabilità sicura in azienda. Requisiti essenziali per l’uso in sicurezza dei carrelli elevatori”, versione settembre 2009, documento elaborato da Sergio Bertinelli, Fernando Biffi, Marco Canesi, Roberta Panzeri (tecnici della prevenzione), Angela Pirris (medico del lavoro) e Roberto Cecchetti (Direttore dipartimento di prevenzione) (formato PDF, 0.99 MB).
 
 
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