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Safety Leader: rafforzare la Leadership per aumentare la Sicurezza

Safety Leader: rafforzare la Leadership per aumentare la Sicurezza
Massimo Servadio

Autore: Massimo Servadio

Categoria: Vigilanza e controllo

18/12/2014

Per migliorare la sicurezza è necessario che i soggetti coinvolti siano costantemente motivati e incoraggiati attraverso programmi di sviluppo individuando obiettivi chiari e condivisi. A cura di Massimo Servadio.

 
Come sottolineato in un precedente articolo, la promozione della “ Cultura della sicurezza” non può e non deve essere considerata un mero elenco di principi astratti, ma soprattutto deve rappresentare un solido generatore di valore per l’impresa; per ottenere questo risulta fondamentale sviluppare alcune competenze che, all’apparenza, sembrano rivestire un ruolo secondario. Una di queste competenze è senza dubbio la Leadership, nella sua declinazione legata al “mondo sicurezza”.
 
L’obiettivo di raggiungere a fine anno il traguardo degli “ zero infortuni” può essere perseguito attraverso l’impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti, che devono essere però costantemente motivati e incoraggiati attraverso programmi di sviluppo individuando obiettivi chiari e condivisi. Coloro che raggiungono i loro obiettivi riconoscono che una leadership impegnata, costante, visibile, è lo strumento più efficace a loro disposizione per migliorare le prestazioni.
 

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Partendo da una definizione di R. Stogdill, che definì la leadership come la “capacità di influenzare le attività di un gruppo organizzato nei suoi sforzi per definire e realizzare obiettivi”, possiamo oggi intenderla come l’abilità/capacità di far esprimere al meglio il potenziale delle persone al fine di perseguire e raggiungere i target organizzativi: tutto ciò non trascurando il mantenimento ad alti livelli della soddisfazione dei lavoratori nei confronti dell’attività svolta e di un buon clima relazionale.
 
A. Pagano ha invece posto l’accento sulla prevenzione e sulla gestione dei rischi per la salute a la sicurezza sul lavoro come tema su cui è possibile esercitare l’“influenza sociale” e di conseguenza la leadership: nel momento in cui questa influenza si manifesta da parte di una persona del gruppo di lavoro in modo più evidente rispetto alle altre figure coinvolte, si configura una relazione di leadership che prende il nome di “Safety Leadership”.
 
La leadership, in un’ottica più completa, dovrebbe essere vista come la risultante di un processo che richiede la presenza di almeno quattro fattori che agiscono in modo simultaneo:
- Abilità personali;
- Abilità relazionali;
- Abilità di pensiero strategico;
- Abilità di pensiero sistemico.
 
Nonostante le caratteristiche di personalità di una persona non possano essere considerate condizione sufficiente per predire l’assunzione del ruolo di leader o l’esercizio efficace del ruolo stesso, aspetti quali l’autostima o il carisma, inteso quest’ultimo come capacità di esercitare un forte ascendente sugli altri e di assumere la funzione di guida, possono risultare determinanti per la figura del Safety leader.
 
E’ fondamentale, poi, che il leader della sicurezza possieda conoscenze e competenze approfondite in materia di pericolo, rischio, prevenzione/protezione e che non si approcci alla sicurezza solo come assenza di incidenti ed infortuni, ma che sia in grado di rilevare correttamente i pericoli sul posto di lavoro, agendo, per esempio, sull’individuazione dei near miss. Tutto questo attraverso un coinvolgimento attivo (attività focale di Safety leadership) dei lavoratori circa le tematiche della sicurezza, sia nella fase di analisi dei rischi che nella fase di ideazione delle misure correttive e preventive. Nello specifico, il coinvolgimento genera un vero e proprio empowerment dei lavoratori: essi sviluppano un impegno personale maggiore, percepiscono maggiore competenza nel fronteggiare i rischi e un potere di influenza sui risultati strategici, di amministrazione e procedurali del lavoro. Si tratta, in definitiva, di passare da una visione reattiva ad una prospettiva proattiva nella gestione della sicurezza e nella prevenzione degli infortuni, mantenendo il focus sul miglioramento continuo attraverso forme di apprendimento collettivo.
 
Essere un leader della sicurezza vuol dire guidare gli altri con le proprie conoscenze, coinvolgerli attivamente in un processo di miglioramento delle procedure e degli standard di prevenzione. In quest’ottica, uno degli aspetti cruciali per un Safety Leader è la capacità di coinvolgere gli altri lavoratori in un’eventuale modifica di comportamenti potenzialmente a rischio. Quando tali comportamenti sono basati su routine e meccanismi consolidati la loro modifica può risultare impresa ardua. La modifica dei comportamenti può richiedere uno sforzo cognitivo che può essere compiuto solo quando i lavoratori percepiscano i vantaggi derivanti da un cambiamento e quando tali mutamenti di prospettiva vengono interiorizzati attraverso la partecipazione attiva.
 
Quali sono gli attori della sicurezza che possono assumere il ruolo di safety leader? Tutti i lavoratori, nessuno escluso, ma in particolare il Preposto alla sicurezza; il suo ruolo è spesso centrale e decisivo nell’attuazione delle politiche di sicurezza aziendali, nonché rappresenta il principale motivatore e coordinatore delle azioni quotidiane, delle corrette prassi e pratiche quotidiane di sicurezza.
 
Senza ombra di dubbio, è il Preposto il capo riconosciuto e legittimato dal gruppo dei lavoratori; quindi è necessario che sia lui il naturale “portatore sano di safety leadership” a cui non rinunciare, anzi sul quale decisamente investire nei processi di miglioramento delle sue competenze, in particolare sulle soft skills, come ad esempio le N.T.S.
 
Massimo Servadio
Psicologo del Lavoro e delle Organizzazioni




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Rispondi Autore: MAX ZIVAO - likes: 0
19/12/2014 (10:24:40)
Condivido appieno i contenuti dell'articolo del Dott. Servadio. Chi nell'organigramma aziendale viene individuato come Preposto "deve" assumere un ruolo di safety leader in quanto, coordinando e vigilando l'attività degli altri colleghi, è colui che deve contribuire attivamente a far si che le procedure di sicurezza aziendali vengano effettivamente rispettate. Fondamentale diventa pertano la sensibilizzazione e formazione del preposto circa l'importanza del suo ruolo. Come poi sostiene il mio collega Dott. Andrew Anfox "solo un preposto consapevole di essere safety leader risulterà davvero efficace nel garantire elevati standard di sicrezza all'interno dell'azienda".

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