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OSHA-USA: un metodo per la gestione del rischio di diffusione COVID-19

OSHA-USA: un metodo per la gestione del rischio di diffusione COVID-19

Autore: Nikolin Kodheli

Categoria: Rischi da agenti biologici

03/04/2020

Un utile strumento di riferimento per una corretta impostazione della gestione del rischio di diffusione di COVID-19 nei luoghi di lavoro, da integrare con i riferimenti normativi italiani. A cura di Nikolin Kodheli.

L’agenzia del Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti OSHA (Occupational Safety and Health Administration) ha emesso una linea guida dal titolo “Guidance on Preparing Workplaces for COVID-19” per offrire ai datori di lavoro un riferimento utile alla corretta gestione del rischio di diffusione diCOVID-19.

 

Tale documento è incentrato (fornendo anche i criteri da seguire) sulla necessità che i datori di lavoro adottino misure tecniche, organizzative e dispositivi di protezione individuale (DPI).

Nell’introduzione OSHA chiarisce che: “I datori di lavoro ed i lavoratori devono utilizzare questa linea guida di pianificazione per aiutarsi a identificare i livelli di rischio in ambito lavorativo e per determinare eventuali misure di controllo appropriate da implementare.”

 

Nella parte iniziale (“About COVID-19”), dopo una breve descrizione dei sintomi di COVID-19, il documento si sofferma sulle modalità di diffusione del virus affermando quanto segue: “Si ritiene che il virus si diffonda principalmente da persona a persona:

§ Tra le persone che sono in stretto contatto tra loro (entro circa 6 piedi).

§ Attraverso goccioline respiratorie prodotte quando una persona infetta tossisce o starnutisce. Queste goccioline possono cadere nella bocca o nel naso di persone che si trovano nelle vicinanze o possono essere inalate nei polmoni.

 

Risulta possibile che una persona possa essere contagiata da COVID-19 anche toccando una superficie o un oggetto che ha SARS-CoV-2 su di esso e quindi toccando la propria bocca, il naso o gli occhi, ma questa non è ritenuta essere la principale modalità di diffusione del virus.

 

Si ritiene che le persone siano più contagiose quando sono più sintomatiche (cioè, con febbre, tosse e/o difficoltà respiratorie). La diffusione può avvenire anche prima che le persone mostrino sintomi; ci sono stati casi di questo tipo di trasmissione asintomatica con questo nuovo coronavirus, ma anche questa non è ritenuta essere la principale modalità di diffusione del virus.”

 

 

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In uno dei paragrafi successivi del documento si trovano delle indicazioni che tutti i datori di lavoro possono attuare ai fini della riduzione del rischio di esposizione al virus (“Steps All Employers Can Take to Reduce Workers’ Risk of Exposure to SARS-CoV-2”).

 

La prima indicazione che troviamo nel paragrafo di cui sopra, è quella di “sviluppare un piano di preparazione e risposta alle malattie infettive”.

 

Il documento invita i datori di lavoro a tenersi costantemente aggiornati sulle linee guida di agenzie sanitarie (federali, statali, locali, etc.) e ad integrare tali indicazioni nei piani specifici del luogo di lavoro.

 

Si specifica inoltre che detti piani devono considerare e gestire i livelli di rischio associati ai vari luoghi di lavoro e alle mansioni lavorative che i lavoratori svolgono in tali luoghi.

 

A tal proposito, OSHA indica che le considerazioni da fare possono includere i seguenti punti:

§ Dove, come e a quali fonti di SARS-CoV-2 potrebbero essere esposti i lavoratori.

§ Fattori di rischio non professionali a casa e in contesti comunitari.

§ Fattori di rischio individuali dei lavoratori (ad es. età avanzata; presenza di patologie croniche, comprese le condizioni immunocompromesse; stato di gravidanza).

§ Le misure necessarie per la gestione di questi rischi.

 

Inoltre, OSHA chiarisce che nei piani dovranno essere fatte anche le seguenti considerazioni:

§ Prepararsi ad attuare le misure di base per la prevenzione delle infezioni (ad es. promuovere l’igiene delle mani, incoraggiare i lavoratori a rimanere a casa se sono malati, …);

§ Sviluppare procedure per l'identificazione rapida e l'isolamento delle persone malate;

§ Sviluppare, implementare e comunicare le flessibilità ed assicurazioni aziendali.

Il paragrafo si conclude presentando alcuni esempi di misure di prevenzione e protezione che possono essere attuate (seguendo la gerachia: misure tecniche; misure organizzative; DPI).

 

Successivamente, nel documento troviamo un paragrafo sulla metodologia di classificazione del rischio di esposizione dei lavoratori a COVID-19 (“Classifying Worker Exposure to SARSCoV-2”), dove OSHA afferma quanto segue: “Il rischio di esposizione professionale del lavoratore a SARS-CoV-2, il virus che causa COVID-19, può variare da molto alto a alto, medio o basso. Il livello di rischio dipende in parte dal tipo di attività aziendale, dalla necessità di un contatto entro 6 piedi con persone infette o sospettate di essere infette da SARS-CoV-2 o dalla necessità di contatti ripetuti o estesi con persone infette o sospettate di essere infette da SARS-CoV-2.

 

Per aiutare i datori di lavoro a determinare le precauzioni appropriate, OSHA ha suddiviso le attività lavorative in quattro livelli di esposizione al rischio: rischio molto alto, alto, medio e basso. La piramide del rischio professionale mostra i quattro livelli di rischio di esposizione a forma di piramide per rappresentare la probabile distribuzione del rischio. La maggior parte dei lavoratori americani probabilmente cadrà nei livelli di rischio di esposizione basso o medio.”

 

 

Si riportano di seguito le definizioni delle varie classi di rischio come specificate da OSHA.

 

Rischio di esposizione molto alto

I lavori a rischio di esposizione molto alto sono quelli con un’alta esposizione potenziale a fonti note o sospette di COVID-19 durante specifiche procedure mediche, post mortem o di laboratorio. I lavoratori in questa categoria includono:

§ Operatori sanitari (ad es. medici, infermieri, dentisti, paramedici, tecnici medici di emergenza) che eseguono procedure di generazione di aerosol (ad es. intubazione, procedure di induzione della tosse, broncoscopie, alcune procedure odontoiatriche ed esami o raccolta di campioni invasivi) su pazienti noti o sospetti di COVID-19.

§ Personale sanitario o di laboratorio che raccoglie o maneggia campioni da pazienti noti o sospetti di COVID-19 (ad es. manipolazione di colture da pazienti COVID-19 noti o sospetti).

§ Operatori che eseguono autopsie, che generalmente comportano procedure di generazione di aerosol, sui corpi di persone note o sospette di avere COVID-19 al momento della loro morte.

 

Rischio di esposizione alto

I lavori a rischio di esposizione alto sono quelli con un’alta esposizione potenziale a fonti note o sospette di COVID-19. I lavoratori in questa categoria includono:

§ Personale di assistenza sanitaria e di supporto (ad es. medici, infermieri e altro personale ospedaliero che deve entrare nelle stanze dei pazienti) esposti a pazienti noti o sospetti di COVID-19. (Nota: quando tali lavoratori eseguono procedure che generano aerosol, il loro livello di rischio di esposizione diventa molto alto.)

§ Operatori del trasporto medico (ad es. operatori di veicoli per ambulanze) che trasferiscono pazienti noti o sospetti di COVID-19 in veicoli chiusi.

§ Operatori funebri coinvolti nella preparazione (ad es. per sepoltura o cremazione) dei corpi di persone note o sospette di avere COVID-19 al momento della loro morte.

 

Rischio di esposizione medio

I lavori a rischio di esposizione medio includono quelli che richiedono un contatto frequente e/o stretto con (cioè entro 6 piedi) persone che possono essere infette da SARS-CoV-2, ma che non sono note o sospette di COVID-19. Nelle aree senza trasmissione in corso all’interno della comunità, i lavoratori di questo gruppo a rischio possono avere frequenti contatti con viaggiatori che possono tornare da località internazionali con una trasmissione di COVID-19 diffusa. Nelle aree in cui è in corso la trasmissione all’interno della comunità, i lavoratori di questa categoria possono avere contatti con il pubblico (ad es. nelle scuole, ambienti di lavoro ad alta densità di popolazione e alcuni esercizi commerciali molto frequentati).

 

Rischio di esposizione basso

I lavori a rischio di esposizione basso sono quelli che non necessitano il contatto con persone note o sospette di essere infette da SARS-CoV-2, né frequenti contatti ravvicinati con (cioè, entro 6 piedi) il pubblico. I lavoratori di questa categoria hanno un contatto professionale minimo con il pubblico e altri colleghi.”

 

Il documento continua specificando le misure di prevenzione e protezione da attuare per ogni classe di rischio. Riassumo brevemente in una tabella alcune delle misure di prevenzione e protezione proposte da OSHA.

 

Classe di rischio

Misure tecniche

Misure organizzative

DPI

Rischio di esposizione basso

Non sono raccomandate ulteriori misure tecniche.

Monitorare le comunicazioni di salute pubblica sulle raccomandazioni per COVID-19 e garantire che i lavoratori abbiano accesso a tali informazioni.

Controllare frequentemente il sito Web CDC COVID-19:www.cdc.gov/coronavirus/2019-ncov.

Non sono raccomandati ulteriori DPI.

Rischio di esposizione medio

Ove possibile, Installare barriere fisiche, come ad esempio protezioni in plastica trasparente.

Mantieni i clienti informati sui sintomi di COVID-19 e chiedi ai clienti malati di ridurre al minimo i contatti con i lavoratori fino a quando non sono di nuovo sani, ad esempio pubblicando poster su COVID-19 nei negozi in cui i clienti malati possono fare visita (ad es. Farmacie) o includendo informazioni su COVID-19 nei messaggi automatici inviati quando le prescrizioni sono pronte per il ritiro.

Ove opportuno, limitare l'accesso dei clienti e del pubblico al luogo di lavoro o limitare l'accesso solo a determinate aree di lavoro.

I lavoratori potrebbero aver bisogno di indossare una combinazione di guanti, un camice, una mascherina facciale e/o una visiera o degli occhiali. La lista di DPI per i lavoratori varia in base all'attività lavorativa, ai risultati della valutazione dei rischi del datore di lavoro e al tipo di esposizione che i lavoratori hanno sul luogo di lavoro.

In alcune situazioni rare può essere necessario l’utilizzo di respiratori.

Rischio di esposizione alto o molto alto

Garantire l'installazione e la manutenzione di adeguati sistemi di trattamento dell'aria nelle strutture sanitarie.

 

Se si lavora in una struttura sanitaria, seguire le linee guida e gli standard procedurali esistenti per identificare e isolare le persone infette e proteggere i lavoratori.

Offrire una migliore sorveglianza sanitaria dei lavoratori durante l’emergenza COVID-19.

Fornire a tutti i lavoratori una formazione specifica in relazione al loro lavoro sulla prevenzione della trasmissione di COVID-19, includendo una formazione iniziale e di aggiornamento.

Garantire la disponibilità di supporto psicologico e comportamentale per far fronte allo stress dei lavoratori.

La maggior parte dei lavoratori probabilmente deve indossare guanti, un camice, una visiera o degli occhiali e una mascherina facciale o un respiratore, a seconda delle loro mansioni lavorative e dei rischi di esposizione.

Coloro che lavorano a stretto contatto con (o in contatto con o entro 6 piedi) pazienti noti o sospettati di essere infetti da SARS-CoV-2, il virus che causa COVID-19, devono indossare respiratori.

 

Ritengo che il documento possa essere strumento di riferimento utile per una corretta impostazione della gestione del rischio di diffusione di COVID-19 nei luoghi di lavoro (ovviamente da integrare con i riferimenti normativi italiani).

 

Scarica il documento originale (pdf)

 

Nikolin Kodheli

Ingegnere, RSPP, HSE Officer

 

 




Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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Rispondi Autore: Marco Bianchini - Bolzano - likes: 0
03/04/2020 (08:53:00)
Un ringraziamento alla redazione di Punto Sicuro per l'interessante articolo. Permettetemi di evidenziare due aspetti fondamentali. Secondo OSHA la distanza di 1 m tra una persona e l’altra non è sufficiente. Il "close contacts " potrebbe avvenire entro un raggio di 6 piedi, oltre 1.8 m. Secondo punto non trascurabile la protezione individuale delle vie respiratorie adeguata all’interno è il facciale filtrante N95 (NIOSH), che corrisponde all’europeo FFP2 (norma EN 149). ( Per l'equivalenza vedi https://www.hse.gov.uk/news/face-mask-equivalence-aprons-gowns-eye-protection-coronavirus.htm )

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