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Una Tavola Rotonda con le istituzioni per parlare di sicurezza

All’approssimarsi della definitiva entrata in vigore del Testo Unico, una tavola rotonda metterà di fronte ministri di questa e delle precedenti legislature che si sono occupati di sicurezza sul lavoro. Le interviste a due organizzatori: HRC e FIRAS-SPP.

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Il 28 Novembre 2008, ad un mese circa dalla definitiva entrata in vigore del D.Lgs. 81/08, si terrà a Roma al Centro Congressi la Fornace, la "Tavola Rotonda con le Istituzioni - Sicurezza sul Lavoro 2008", un evento che permetterà a RSPP e ASPP italiani di incontrare ufficialmente le istituzioni e di partecipare, in mattinata, ad un seminario d’aggiornamento sui cambiamenti derivanti dall’entrata in vigore del Testo Unico sulla Sicurezza.
Alla Tavola Rotonda del pomeriggio dovrebbero partecipare, con la moderazione di alcuni giornalisti, sia dirigenti di enti, come l’Inail, che politici della maggioranza e dell’opposizione: ben quattro ministri, tra l’attuale e le precedenti legislature, che si sono occupati di sicurezza sul lavoro.
 
Per l’importanza di questo evento, organizzato da HRC academy in collaborazione con AIFOS, FIRAS-SPP, la Compagnia Italiana della SicurezzaMarco Polo SpA, abbiamo pensato di andare oltre il primo annuncio di questo incontro - dato durante la manifestazione Ambiente Lavoro Convention di Modena - e intervistare il Segretario Generale della FIRAS-SPP Giancarlo D’Andrea e il Vice Presidente dell’AIFOS Walter Cuminetti.
 
Nelle prossime settimane, quando l’evento sarà completamente delineato nei suoi contorni e sarà confermata la presenza dei relatori annunciati, pubblicheremo le informazioni organizzative necessarie per la partecipazione.
 
 
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PuntoSicuro: abbiamo letto il programma della Tavola Rotonda. Come è nata quest’idea?
 
Walter Cuminetti: “E’ nata attraverso un’iniziativa ormai consolidata in HRC, che è una community che associa i capi del personale delle più grandi aziende italiane. E’ un’attività ormai consolidata perché HRC fa queste tavola rotonde con i capi del personale. Noi facendo parte di questa community, sia io in qualità di capo del personale di Marco Polo, sia Giancarlo d’Andrea in qualità di capo del personale della Compagnia di Sicurezza, abbiamo proposto al presidente di HRC, Giordano Fatali, di organizzare una Tavola Rotonda sul tema Sicurezza sul lavoro”
 
Quest’iniziativa, al di là del tema, riesce a far incontrare e comunicare persone che si occupano di sicurezza in schieramenti politici diversi...
 
Walter Cuminetti: “Questa è una caratteristica di HRC, quella di non prendere posizioni politiche, ma di avere la possibilità di mettere attorno ad un tavolo le diverse posizioni, i diversi punti di vista, le diverse ideologie che vengono rappresentate dai vari personaggi politici”.
 
Raccontiamo come si svolgerà l’evento...
 
Walter Cuminetti: “Innanzitutto ci sarà una presentazione del Presidente di  HRC che farà il punto della giornata. Poi un saluto del Presidente di Marco Polo, che è la società, la joint venture di Roma tra Acea, Ama ed EUR, che mette a disposizione mezzi e risorse per organizzare questo evento. Sempre all’apertura dei lavori ci sarà anche una breve presentazione di Giancarlo d’Andrea che è il segretario generale della FIRAS-SPP, la federazione italiana responsabile dei servizi di prevenzione e protezione”.
 
Sempre in mattinata, si tiene un seminario d’aggiornamento per RSPP e ASPP dal titolo “Il Testo Unico in materia di Sicurezza sul lavoro: cosa cambierà dal 1° gennaio 2009 con l’entrata in vigore del D.Lgs. 81/08”...
 
Giancarlo D’Andrea: “Sì, la giornata è divisa in tre momenti. Dopo l’apertura dei lavori ci sarà appunto un seminario dedicato ai tecnici della sicurezza e tenuto dalla struttura formativa di FIRAS e da AIFOS. Sarà introdotto dal Vice Presidente di AIFOS, il qui presente Walter Cuminetti, che è anche l’RSPP del luogo in cui si terrà la Tavola Rotonda. Sarà un momento che rilascerà crediti formativi e farà il punto tra i tecnici a pochi giorni dall’entrata in vigore della legge...”
 
Veniamo alla Tavola Rotonda vera e propria. In Italia spesso non è semplice far confrontare politici di maggioranza e opposizione. E questo anche su temi come quello della sicurezza che spesso si colora con le tinte fosche dei drammi degli incidenti sul lavoro. Inoltre la Tavola Rotonda arriva in un momento particolare: il Testo Unico è stato pensato da un governo che poi è cambiato. Cosa vi aspettate o vi auspicate che accada in quest’incontro tra le parti politiche?
 
Giancarlo D’Andrea: “Diciamo che intanto che nel panorama politico, in cui si continua a parlare di dialogo sì o dialogo no tra opposizione e maggioranza, noi riusciamo a metterli tutti intorno ad un tavolo. E’ già un fatto estremamente positivo: ne guadagna la sicurezza. Ed è anche indice del fatto che la nostra comunità comincia ad avere la sua influenza.
La Tavola Rotonda renderà più chiare le idee di chi sta al governo e di chi era al governo quando è stata emanata la legge e che ora si trova all’opposizione. Questo momento è interessante perché oltre al Direttore Generale dell’Inail e ad altri tecnici che saranno presenti, dovremmo avere al Tavolo due Ministri in carica, tra cui il Ministro del Lavoro che è anche Ministro della Sanità, insieme a due ex Ministri del Lavoro Treu e Damiano che sono attualmente i capigruppo delle Commissioni Lavoro di Camera e Senato per le opposizioni. Questo è indubbiamente un fatto politico.
Noi quello che ci aspettiamo è una maggiore considerazione per i problemi di chi lavora per la sicurezza, perché fino ad adesso chi lavora per la sicurezza non è stato un attore che ha partecipato a questo dibattito.
Chi lavora per la sicurezza riesce a mettere intorno ad un tavolo governo e opposizione: questo vuol dire che comincia a contare.
Lei prima ha parlato di tragicità, di drammaticità riguardo al problema della sicurezza sul lavoro, pensando alle famiglie che hanno perso la loro fonte di reddito, pensando a chi ha perso i propri parenti,...
Noi vogliamo capovolgere questa affermazione: la sicurezza è una cosa positiva.
La nostra professione è una professione nuova, una professione che si fa per passione, una professione futura aperta all’innovazione, una professione che si basa sul dialogo continuo tra datore di lavoro e lavoratore, noi siamo quel fulcro che può finalmente far decollare la sicurezza nel nostro paese. E noi vogliamo dare quest’immagine.
Siamo andati in cerca di sponsor, abbiamo bussato alle porte e ne abbiamo trovato alcuni, ma altri ci hanno risposto: ‘perché una società come la nostra dovrebbe sponsorizzare qualcosa che evoca lutti e disperazione?’. Ma noi abbiamo ottenuto, in questa ricerca, dei buoni risultati e abbiamo risposto: ‘state sponsorizzando una categoria giovane fatta al 96% di laureati, col fior fiore di psicologi del lavoro, di ingegneri, di tecnici, di chimici,...’. Siamo una forza, ma non siamo ancora coscienti di esserlo...”
 
Riguardo alle idee che si confronteranno sarà possibile arrivare ad elementi comuni e condivisi? Esiste la possibilità di un compromesso o le differenze politiche riguardo alla sicurezza prevarranno? La sicurezza è probabilmente oggi l’unica strategia possibile. Saranno d’accordo tutti su questo?
 
Giancarlo D’Andrea: “Ci vorrà del tempo. Ma noi abbiamo molta pazienza. Dal 1994 fino all’entrata in vigore della 195 che ha delineato i profili professionali dei responsabili, degli addetti alla sicurezza, questi addetti erano visti come una categoria di persone che facevano le fotocopie dei documenti, una categoria di improvvisatori. Il mondo è cambiato. Noi abbiamo adesso dei profili professionali, sappiamo cosa vuol dire fare sicurezza, vogliamo dare un’immagine nuova.
Siamo sicuri che rimarranno le differenze di interessi intorno al problema della sicurezza.
Ma ora si dovrà tener conto del nostro punto di vista, perché il nostro punto di vista sarà quello che farà notizia e darà informazione giorno per giorno.
La sicurezza sul lavoro è una materia che non avrà mai fine, non è la fotocopia di un pezzo di carta, è una cosa viva. Siamo pronti ad assumerci le nostre responsabilità, anche civili e penali, e non vogliamo farlo scaricando su altri responsabilità che sono di professionisti che lavorano sulla sicurezza.
Quello che veramente ci aspettiamo è che nel 2009 si cominci in Italia a fare sicurezza. Perché in Italia la sicurezza sul lavoro nelle aziende non è ancora iniziata”.
 
Walter Cuminetti: “Volevo aggiungere che se la FIRAS rappresenta chi si occupa di sicurezza, gli obiettivi di MarcoPolo, la società che io rappresento, sono quelli di dimostrare che le aziende medio-grandi in Italia possono e devono impegnarsi con mezzi e risorse, per la loro parte, a diffondere la cultura sulla sicurezza”.
 
Alla fine della manifestazione saranno resi pubblici degli atti disponibili per tutti?
 
Walter Cuminetti: “Ci sarà sicuramente un abstract alla fine che riassumerà gli interventi dei vari relatori”.
 
Giancarlo D’Andrea: “Non solo. Noi speriamo che la Tavola Rotonda sia l’occasione per far partire le trasmissioni regolari della web tv che si chiama Canale626 e che noi della Firas abbiamo fortemente voluto.  Dopo aver iniziato a maggio con trasmissioni sperimentali, noi speriamo divenga una web tv che funzioni quotidianamente sulla sicurezza.
C’è bisogno di informazione. Abbiamo scelto la formula delle web tv perché ormai tutti hanno un pc e la web tv può essere utilizzata quando la persona lo desidera e lo sceglie. Avere un telegiornale con canali di informazione avanzata e a distanza può essere importante.
Noi riteniamo, tra l’altro, che sia vergognoso il divieto della formazione a distanza per la formazione professionale degli RSPP e ASPP: va in senso opposto allo sviluppo della cultura della sicurezza.
Ci auguriamo che la Tavola Rotonda sia un momento di lancio di un ulteriore strumento che faccia sì che la cultura della sicurezza penetri di più nelle aziende.
Mi preme concludere su una cosa.
La seconda parte della manifestazione è una parte politica dove le forze in campo si confronteranno, ma c’è una terza parte non ancora pubblicizzata che magari PuntoSicuro, con uno scoop giornalistico, può far conoscere.
Nella strategia di sviluppo della nostra categoria professionale riteniamo che il social network sia una cosa importante. Una categoria professionale come la nostra deve avere una membrana cellulare non solo organizzativa e sindacale ma anche sociale, di promozione dei nostri professionisti e delle loro famiglie. Abbiamo, insomma, costituito un Club, “Sicuramente Insieme”, che nasce qui a Modena questa sera (8 ottobre, ndr), nasce in una discoteca dopo le rituali cene sociali.
Bene, la sera del 28 novembre, dopo il seminario e la Tavola Rotonda, gli RSPP organizzeranno una grande festa dove, speriamo, possano intervenire le mogli e i figli di chi fa la sicurezza.
Il nostro Club potrebbe ad esempio organizzare una partita tra la squadra degli RSPP e la squadra della Roma, perché no? Noi siamo stufi di una politica minoritaria, di nicchia. vogliamo una politica maggioritaria che faccia emergere la nostra lobby, che la faccia diventare forte ed influente per il bene della sicurezza sul lavoro”.
 
Tiziano Menduto


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