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Infortuni e malattie professionali: i dati INAIL del primo trimestre 2021

Infortuni e malattie professionali: i dati INAIL del primo trimestre 2021
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Dati e statistiche

06/05/2021

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’INAIL tra gennaio e marzo sono state 128.671 (-1,7% rispetto allo stesso periodo del 2020), 185 delle quali con esito mortale (+11,4%). In diminuzione le patologie di origine professionale denunciate.

ROMA - Nella sezione “Open data” del sito Inail sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di marzo. Nella stessa sezione sono pubblicate anche le tabelle del “modello di lettura” con i confronti “di mese” (marzo 2020 vs marzo 2021) e  “di periodo” (gennaio-marzo 2020 vs gennaio-marzo 2021).

Gli open data pubblicati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetti all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall’Inail, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2021, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia.

Nel numero complessivo degli infortuni sono comprese anche le comunicazioni obbligatorie, effettuate ai soli fini statistici e informativi da tutti i datori di lavoro e i loro intermediari compresi i datori di lavoro privati di lavoratori assicurati presso altri enti o con polizze private, degli infortuni che comportano un’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento.

I dati del 2020 sono stati influenzati in modo significativo dalla pandemia da nuovo Coronavirus solo dal mese di marzo (inizio della “prima ondata” dei contagi), mentre quelli di quest’anno (gennaio in particolare e, in misura più contenuta, febbraio e marzo) sono ancora influenzati dalla “seconda ondata” dei contagi iniziata a ottobre scorso.

Nel periodo gennaio-marzo di quest’anno si registra ancora una diminuzione delle denunce di infortunio e di malattia professionale rispetto all’analogo periodo del 2020. Con lo scorso mese di marzo sembra delinearsi, però, un’inversione di tendenza del trend infortunistico e tecnopatico, che andrà comunque monitorato e verificato nei prossimi mesi. Mentre i dati del primo bimestre di quest’anno presentano un calo rispetto ai primi due mesi del 2020, infatti, quelli del solo mese di marzo registrano aumenti generalizzati rispetto a marzo 2020 per tutte le variabili oggetto di osservazione (modalità di accadimento, gestione, territorio, ecc.).
  

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DENUNCE DI INFORTUNIO



Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di marzo sono state 128.671, in diminuzione di oltre duemila casi (-1,7%) rispetto alle 130.905 del primo trimestre del 2020. La diminuzione dell’1,7% dell’intero periodo è la sintesi di un calo delle denunce osservato nel primo bimestre (-12%) e di un aumento nel mese di marzo (+35%) nel confronto tra i due anni.

I dati rilevati al 31 marzo di ciascun anno evidenziano a livello nazionale un decremento solo degli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, che hanno fatto registrare un calo pari al 23,4%, da 17.477 a 13.385, al contrario dei casi avvenuti in occasione di lavoro che sono in aumento dell’1,6%, da 113.428 a 115.286. Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è aumentato del 6,8% nella gestione Industria e servizi (dai 102.657 casi del 2020 ai 109.662 del 2021), mentre è diminuito del 6,2% in Agricoltura (da 6.281 a 5.891) e del 40,3% nel Conto Stato (da 21.967 a 13.118).

Tra i settori economici si distingue ancora il settore Ateco “Sanità e assistenza sociale”, che nel primo trimestre 2021 presenta un aumento del 75% degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro rispetto al pari periodo del 2020. Dall’analisi territoriale emerge una diminuzione delle denunce nel Nord-Ovest (-5,6%), al Sud (-2,7%), nelle Isole (-2,4%) e al Centro (-0,4%). Il Nord-Est presenta invece un incremento dell’1,9%. Tra le regioni i maggiori decrementi percentuali sono quelli di Valle d’Aosta, Puglia, Provincia autonoma di Trento e Calabria, mentre gli incrementi più consistenti sono stati rilevati in Molise, Friuli Venezia Giulia e Campania.

La flessione che emerge dal confronto dei primi trimestri del 2020 e del 2021 è legata alla sola componente maschile, che registra un -5,0% (da 81.203 a 77.121 denunce), mentre quella femminile presenta un incremento del 3,7% (da 49.702 a 51.550). La diminuzione ha interessato solo i lavoratori italiani (-3,2%), al contrario di quelli comunitari (+6,9%) ed extracomunitari (+5,6%). Dall’analisi per classi di età emergono cali solo tra under 20 (-51,3%) e over 70 (-11,0%), mentre per le altre fasce di età si riscontrano incrementi generalizzati, in particolare per quelle 30-34 anni (+12,1%) e 55-59 anni (+10,4%).  


CASI MORTALI


Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto entro il mese di marzo sono state 185, 19 in più rispetto alle 166 denunce registrate nel primo trimestre del 2020 (+11,4%), effetto degli incrementi osservati in tutti i mesi del 2021 rispetto a quelli del 2020. A livello nazionale i dati rilevati al 31 marzo di ciascun anno evidenziano per il primo trimestre di quest’anno un decremento solo dei casi in itinere, passati da 52 a 31, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro sono stati 40 in più (da 114 a 154). L’aumento ha riguardato tutte e tre le gestioni assicurative dell’Industria e servizi (da 146 a 158 denunce), dell’Agricoltura (da 11 a 16) e del Conto Stato (da 9 a 11).

Dall’analisi territoriale emerge un aumento di due casi mortali nel Nord-Ovest (da 45 a 47), di quattro nel Nord-Est (da 34 a 38) e di 11 casi sia al Centro (da 23 a 34) che al Sud (da 47 a 58). Nelle Isole, invece, si registra un calo di nove decessi (da 17 a 8). Le regioni che presentano l’aumento più consistente sono il Lazio (+12 casi), l’Abruzzo (+8), la Lombardia (+6) e la Campania (+5), quelle con il maggior decremento Sicilia (-7 casi), Piemonte e Puglia (-4 decessi per entrambe).

L’aumento rilevato nel confronto tra i primi trimestri del 2020 e del 2021 è legato sia alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono passati da 155 a 171, sia a quella femminile, che ha registrato tre casi in più (da 11 a 14). L’incremento riguarda solo le denunce dei lavoratori italiani (da 137 a 158), mentre sono in calo quelle dei lavoratori comunitari (da 10 a 9) ed extracomunitari (da 19 a 18). Dall’analisi per classi di età emergono decrementi per gli under 40 (-17 decessi), mentre tra gli over 40 si segnalano gli aumenti nelle classi 50-59 anni (da 52 a 70 casi) e 60-69 anni (da 19 a 38).

DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE

Le denunce di malattia professionale denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nel primo trimestre del 2021 sono state 13.583, oltre 500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2020 (-3,7%), sintesi di un calo del 26% nei primi due mesi e di un aumento del 62% nel solo mese di marzo nel confronto tra i due anni. Decrementi si sono registrati nell’Industria e servizi (in calo del 3,3%, da 11.634 a 11.248 casi), in Agricoltura (-4,0%, da 2.303 a 2.210) e nel Conto Stato (-23,8%, da 164 a 125).

Dall’analisi territoriale emergono decrementi nel Nord-Ovest (-16,6%) e nelle Isole (-23,8%), mentre le patologie denunciate sono in crescita nel Nord-Est (+1,0%), al Centro (+0,9%) e al Sud (+1,9%). In ottica di genere si rilevano 327 denunce di malattia professionale in meno per i lavoratori, da 10.236 a 9.909 (-3,2%) e 191 in meno per le lavoratrici, da 3.865 a 3.674 (- 4,9%). Il calo ha interessato sia le denunce dei lavoratori italiani, passate da 13.088 a 12.576 (pari a una diminuzione del 3,9%), sia quelle dei comunitari, da 350 a 320 (-8,6%). I casi dei lavoratori extracomunitari sono invece in aumento, da 663 a 687 (+3,6%).

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nel primo trimestre del 2021, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite da quelle del sistema respiratorio e dai tumori.


***


PUBBLICATO IL NUOVO BOLLETTINO TRIMESTRALE

In concomitanza con la pubblicazione degli open data Inail del primo trimestre 2021, sul sito dell’Istituto è disponibile anche il nuovo bollettino trimestrale sulle denunce di infortunio e malattia professionale, che esamina l’andamento del fenomeno infortunistico e tecnopatico rilevato tra gennaio e marzo, confrontato con l’analogo periodo del 2020. Il bollettino – corredato da glossario, nota metodologica, grafici e tabelle – analizza in particolare l’andamento delle denunce di infortunio nel complesso e con esito mortale per genere, regione e modalità di accadimento, mentre il trend delle denunce di malattia professionale è declinato per genere e regione.

 

  • Open data

    Nell'ambito del processo di valorizzazione del proprio patrimonio informativo, l'Inail mette a disposizione dei cittadini un set di dati pubblici, in formato aperto e senza restrizioni per il riutilizzo.

  •  
  • Bollettino trimestrale

    Il Bollettino trimestrale dell’Inail contiene informazioni riferite al numero delle denunce di infortunio e malattie professionali. I dati esposti non sono definitivi in quanto soggetti a consolidamento in esito alla definizione amministrativa dei singoli casi.

 

Fonte: INAIL




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Rispondi Autore: Cristina - likes: 0
06/05/2021 (21:48:41)
Questi dati mi hanno fatto pensare a tutti quei casi non denunciati.

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