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Stress lavoro-correlato: la Campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri

Stress lavoro-correlato: la Campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Campagne di prevenzione

11/04/2014

Al via l’edizione 2014-2015 della Campagna Eu-Osha Ambienti di lavoro sani e sicuri incentrata sui rischi psicosociali che ha come obiettivo aiutare le imprese a gestirli in modo efficace. Il 15 aprile è previsto il lancio del Premio per le buone prassi.

 
Bruxelles, 11 Apr - Ha preso il via ufficialmente la nuova campagna promossa dall’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (Eu-Osha) “ Ambienti di lavoro sani e sicuri”, che nel biennio 2014-2015 sarà incentrata sulla gestione dello stress e dei rischi psicosociali sul lavoro.
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È all’origine di oltre la metà delle assenze per malattia. L’obiettivo è la promozione in tutti i Paesi europei di una maggiore conoscenza di questi fenomeni, che possono avere ricadute negative sulla salute dei lavoratori e sul benessere delle aziende. Nel continente, infatti, lo stress è la seconda causa più frequente dei problemi di salute lavoro-correlati e si stima che sia, insieme ad altri rischi psicosociali, il motivo all’origine di più della metà dei giorni di assenza per malattia. L’ultimo sondaggio d’opinione paneuropeo dell’Eu-Osha ha rivelato che il 51% dei lavoratori ritiene che lo stress lavoro-correlato sia comune nel proprio luogo di lavoro, mentre quattro lavoratori su dieci pensano che lo stress non sia gestito adeguatamente all’interno della loro azienda.
 
“Un problema da affrontare insieme”. Durante la conferenza stampa di presentazione della campagna, la direttrice dell’Eu-Osha, Christa Sedlatschek, ha ricordato anche come dai risultati dell'indagine europea fra le imprese sui rischi nuovi ed emergenti (Esener) emerga che “più del 40% dei datori di lavoro considera i rischi psicosociali più complessi da gestire rispetto a quelli tradizionali connessi alla salute e alla sicurezza sul lavoro”, sia a causa della delicatezza della materia, che tocca una sfera molto personale, sia per mancanza di esperienza. “Con questa campagna – ha aggiunto – vogliamo sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto al problema e fornire un sostegno per la gestione dei rischi psicosociali. Lo stress lavoro-correlato è una problematica a livello di organizzazione e deve essere affrontata come tale dai datori di lavoro e dai lavoratori in stretta collaborazione”.
 
“La tutela della salute mentale fattore chiave per la prevenzione”. La necessità e l’urgenza di affrontare questo tema sono state ribadite anche negli interventi di László Andor, commissario europeo per l’Occupazione, gli affari sociali e l’inclusione, e Vasilis Kegkeroglou, viceministro del Lavoro della Grecia, alla quale fino al 30 giugno spetta la presidenza del Consiglio dell’Unione europea. Andor, in particolare, ha spiegato che “la gestione dello stress correlato al lavoro è uno dei cardini per garantire la salute, la sicurezza e il benessere dei lavoratori europei”, precisando che “un ambiente di lavoro positivo è importante non solo per consentire ai dipendenti di lavorare più a lungo, ma anche per assicurare che, quando vanno in pensione, godano ancora di buona salute”. Il futuro Quadro strategico dell’Ue in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2014-2020, infatti, “sottolineerà che una migliore tutela della salute mentale dei lavoratori è un fattore chiave nella prevenzione delle malattie legate al lavoro”.
 
Il 15 aprile primo appuntamento con il Premio per le buone prassi. La campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri” intende dimostrare che i rischi psicosociali possono essere trattati in modo sistematico, alla pari di qualsiasi altro rischio per la sicurezza e la salute sul lavoro, e a promuovere l’uso di strumenti che possono aiutare imprese e organizzazioni a gestirli efficacemente, attraverso workshop, conferenze, incontri periodici con la stampa, campagne di comunicazione, video e concorsi fotografici. Il primo appuntamento, in agenda per il 15 aprile, è il lancio del Premio per le buone prassi, che punta a valorizzare le esperienze di aziende e organizzazioni che sono riuscite a gestire efficacemente lo stress e i rischi psicosociali sul lavoro.
 
L’Inail focal point per l’Italia. La campagna “Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro-correlato”, sostenuta da organizzazioni europee e internazionali, sarà coordinata in ogni Stato membro dai rispettivi focal point nazionali dell’Eu-Osha. Il punto focale dell'Italia è l’Inail: “Sarà un’occasione – spiega Ester Rotoli, direttore centrale Prevenzione dell’Istituto e manager del focal point Italia – per incoraggiare le imprese a investire in azioni di prevenzione, condivise e partecipate tra datori di lavoro e lavoratori, considerando i benefici che ne derivano in termini di crescita e competitività”. Come sottolineato anche nella guida scaricabile dal sito della campagna, infatti, ridurre i rischi psicosociali sul posto di lavoro offre benefici sia per i lavoratori che per le aziende e contribuisce anche al miglioramento delle performance aziendali.
 
Tra i materiali informativi anche i nuovi video di Napo. A fine marzo la sede centrale dell’Inail ha ospitato anche una riunione del gruppo di lavoro europeo che produce i video di Napo. Il cartone animato paladino della prevenzione e della sicurezza, infatti, è il protagonista di una nuova serie di episodi dedicati proprio ai pericoli derivanti dallo stress lavoro-correlato e dai rischi psicosociali, affrontati con il consueto tono semplice ed efficace. “Con il suo tipico stile umoristico, Napo scopre alcune delle cause dello stress lavoro-correlato – spiega Barbara Manfredi, che rappresenta l’Istituto all’interno del gruppo di lavoro – Il film è pensato per tutti i settori lavorativi e ha l’obiettivo di favorire la discussione su alcuni dei problemi più difficili che i lavoratori, i manager e i preposti si trovano ad affrontare”.
 
Scarica la guida alla campagna (PDF 5,6 MB).
 
 
Fonte: inail.it
 

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