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Il Piano Nazionale Edilizia e l’archivio delle buone pratiche

Il Piano Nazionale Edilizia e l’archivio delle buone pratiche
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Edilizia

17/05/2021

Un intervento si sofferma sull’evoluzione del Piano nazionale della prevenzione in edilizia 2014-2019 e sul concorso nazionale per l’archivio delle buone pratiche per la salute e la sicurezza nei cantieri edili.

 

Milano, 17 Mag – Il nostro giornale ha più volte accennato in passato al Piano nazionale della prevenzione in edilizia 2014-2019 che rientrava nell'ambito del Piano Nazionale della Prevenzione. Un Piano importante che ha dettato indirizzi, obiettivi, azioni e indicatori in materia di assistenza, informazione, comunicazione e anche in materia di vigilanza e controlli.

 

Proprio per conoscere meglio qual è stato il percorso del Piano Nazionale Edilizia (PNE), come si è sviluppato, anche in relazione all’archivio di buone pratiche di cui ci aveva parlato l’Ing. Antonio Leonardi nell’intervista “ Novità, obiettivi e risultati del Piano Nazionale per l’Edilizia”, ci soffermiamo oggi su un intervento che si è tenuto al III Forum annuale del Gruppo Tecnico Interregionale Salute e Sicurezza sul Lavoro dal titolo “ SesTAnti - Sessioni Tematiche di Anticipazione delle attività di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali — 2019” (Milano, 16-17 luglio 2019).

 

Questi gli argomenti affrontati nell’articolo:


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Il Piano Nazionale Edilizia e le attività di vigilanza e controllo

Per sapere come si è sviluppato il PNE 2014-2019 facciamo riferimento all’intervento relativo al “Concorso nazionale ‘Archivio delle Buone Pratiche per la salute e sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei o mobili’”, curato proprio da Antonio Leonardi (Coordinatore del Gruppo di lavoro Edilizia del Gruppo Tecnico Interregionale SSL, Direttore Dipartimento di Prevenzione ASP Catania).

 

L’intervento oltre a fornire informazioni sul concorso nazionale ricorda le principali attività del Piano nazionale di prevenzione in edilizia inquadrato nel Piano nazionale di prevenzione  (PNP).

 

 

Per migliorare efficienza ed efficacia delle attività di vigilanza e controllo, le azioni del PNE 2014 - 2019 hanno riguardato:

  • “controllo del territorio con criteri di ‘intelligence’ per la selezione dei cantieri notificati, con controlli ‘a vista’ su tutte le situazioni a rischio grave principalmente quelle ‘sotto il minimo etico di sicurezza’
  • introduzione della notifica on-line per tutto il territorio nazionale
  • utilizzo di sistemi in grado di favorire la programmazione dei controlli e selezionare i cantieri considerati più significativi per l’attività di vigilanza”.   

Le azioni sono state in continuità con i principi dettati dal “minimo etico di sicurezza” (“grave ed imminente pericolo di infortuni, direttamente riscontrato”, “situazione non sanabile con interventi facili ed immediati”) e hanno previsto l’applicazione “degli strumenti repressivi in grado di produrre l’interruzione immediata dei lavori a rischio, quali ad esempio:

  • il sequestro preventivo
  • oppure la prescrizione di cessazione immediata dell'attività a rischio”.

 

Il Piano Nazionale Edilizia e la comunicazione, formazione e assistenza

Le azioni del PNE 2014 – 2019 hanno anche riguardato la comunicazione, informazione/formazione, assistenza

  • “percorsi informativi, assistenziali e formativi mirati ad ogni categoria di operatori (lavoratori, imprenditori, professionisti, committenti, etc. 
  • azioni di assistenza qualificata soprattutto nei confronti dei professionisti, delle microimprese e dei lavoratori autonomi ed iniziative di comunicazione tendenti ad aumentare la sensibilità al problema e ad informare sulle possibilità offerte dal sistema della prevenzione”. 

 

In particolare riguardo alla comunicazione

  • “collaborazione con Istituzioni e parti sociali
  • Sviluppo del portale   www.prevenzionecantieri.it  
  • Campagna informativa nazionale da organizzare in collaborazione con Inail, parti sociali, ecc… 
  • Assistenza tecnica e procedurale, soprattutto tramite incontri, nei confronti di imprese, lavoratori, lavoratori autonomi, RLS, tecnici e altri soggetti della prevenzione
  • Archivio delle buone pratiche di sicurezza - soluzioni tecnologiche innovative, che assumono un ruolo strategico per la promozione della SSL nei cantieri. Potranno essere realizzate tramite Protocolli di intesa con enti, parti sociali, OOPP, ordini professionali”. 

 

Sono poi riportate anche le azioni in materia di formazione

  • “Formazione nei confronti dei lavoratori
  • Formazione nei confronti di gruppi omogenei di professionisti
  • Formazione nei confronti di Coordinatori della sicurezza, tecnici CPT, operatori dei Servizi di Prevenzione delle ASL e ispettori delle DTL
  • Formazione nei confronti degli altri soggetti della prevenzione nel settore dell’edilizia
  • Sviluppo di percorsi formativi specificatamente rivolti a uffici tecnici e personale ispettivo degli Organi di vigilanza”. 

 

Inoltre il Piano ha previsto di porre in essere “attività finalizzate a promuovere/favorire l’adozione da parte delle imprese di buone prassi e percorsi di responsabilità sociale, nonché la promozione di soluzioni tecnologiche innovative e preventive, efficaci e condivise”. 

 

L’archivio delle buone pratiche per la salute e la sicurezza nei cantieri edili

Veniamo dunque all’Archivio delle buone pratiche per la salute e la sicurezza nei cantieri edili.

 

Si indica che le Buone Pratiche sono “uno strumento strategico per la promozione della salute e della sicurezza nei cantieri perché, se adeguatamente applicate, possono contribuire in modo significativo all’abbattimento degli infortuni e delle malattie professionali”.   

Le azioni del PNE riguardo all’Archivio sono “da ascrivere all’ambito dell’assistenza, informazione, formazione e comunicazione” e “rientrano nella collaborazione tra il Gruppo Tecnico Interregionale Salute e Sicurezza sul Lavoro, in rappresentanza della Conferenza delle Regioni, INAIL e il Ministero della Salute, ai sensi dell’Accordo Quadro stipulato il 15 dicembre 2015”. 

 

In relazione a queste azioni è stato poi bandito un concorso nazionale con l’obiettivo della “creazione di un archivio di buone pratiche e procedure di sicurezza di tipo tecnico-organizzativo-procedurale in edilizia che presentino le caratteristiche della concreta e realistica attuazione”. 

Concorso che aveva come destinatari le imprese del settore edilizia, i coordinatori per la sicurezza nei cantieri e gli enti pubblici e che ha previsto l’invio dei progetti dal 22 luglio 2019 fino alla data del 22 novembre 2019, poi prorogata al 22 gennaio 2020.

 

 

Chiaramente come molte attività e progetti anche questo concorso, in particolare la fase di valutazione dei progetti, non poteva prevedere le conseguenze dello scoppio dell’emergenza COVID-19. E come indicato dallo stesso Ing. Leonardi, da noi contattato per avere un aggiornamento in merito, si prevede che la valutazione e la premiazione delle buone pratiche avverrà tra fine 2020 e inizio 2021.

 

Concludiamo segnalando che le buone pratiche premiate saranno scelte per:   

  • originalità
  • innovazione dell’idea
  • replicabilità
  • efficacia prevenzionale
  • facilità di applicazione
  • fattibilità tecnica ed economica
  • requisiti tecnico scientifici. 

 

Le buone pratiche premiate potranno essere pubblicate su riviste di settore, sui siti istituzionali degli enti organizzatori e, ove ne ricorrano, i presupposti, potranno essere trasmesse alla Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro, al fine di essere sottoposte alla procedura per la validazione come Buone Prassi.

 

 

Tiziano Menduto

 

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Concorso nazionale ‘Archivio delle Buone Pratiche per la salute e sicurezza sul lavoro nei cantieri temporanei o mobili’”, intervento di Antonio Leonardi (Coordinatore del Gruppo di lavoro Edilizia del Gruppo Tecnico Interregionale SSL, Direttore Dipartimento di Prevenzione ASP Catania) all’incontro “SesTAnti - Sessioni Tematiche di Anticipazione delle attività di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali — 2019” - III Forum annuale del Gruppo Tecnico Interregionale Salute e Sicurezza sul Lavoro (formato PDF, 1.24 MB).

 


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Rispondi Autore: Cristina - likes: 0
17/05/2021 (07:50:21)
La pubblicazione delle buone pratiche e delle idee innovative è un ottima idea perché vanno diffuse

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