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Un impegno per migliorare la sicurezza nel settore edile

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Edilizia

23/11/2004

Firmata dai principali organismi rappresentativi dell’industria europea dell’edilizia la “dichiarazione di Bilbao”.

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Un impegno ad adottare misure specifiche per migliorare le norme di sicurezza e salute del settore edile è stato formalizzato ieri con la firma della “dichiarazione di Bilbao”, da parte della presidenza olandese dell’Unione europea e di sei dei principali organismi rappresentativi dell’industria europea dell’edilizia.

Il documento, firmato nel corso del vertice europeo sulla sicurezza nell’edilizia, ha individuato cinque azioni prioritarie mediante le quali conseguire questo obiettivo.
In particolare i firmatari ritengono che per migliorare le norme in materia di sicurezza in edilizia sia fondamentale integrarle nelle politiche contrattuali, corredandole di linee guida per l’acquisto di beni e servizi.
Azioni fondamentali sono ritenute inoltre elaborare linee guida per agevolare il rispetto della legislazione in materia da parte delle imprese, in particolare le piccole e medie imprese (PMI); promuovere norme più rigorose di sicurezza e salute mediante il dialogo sociale e accordi su formazione, obiettivi di riduzione degli infortuni e altre questioni; procedere ad ispezioni in loco ed avvalersi di altre tecniche per incoraggiare un numero crescente di imprese a conformarsi alle legislazione in materia di sicurezza e salute.
I firmatari si impegnano inoltre a verificare che la sicurezza e la salute siano prese in considerazione nelle fasi di concezione e pianificazione dei progetti edilizi.
Le organizzazioni che hanno firmato la dichiarazione di Bilbao sono le seguenti: Federazione europea dell’industria edile (ECIF); Federazione europea dei lavoratori edili e del legno (EFBWW); Confederazione europea dei lavoratori edili; Federazione europea delle associazioni di consulenza ingegneristica (EFCA); Consiglio europeo degli architetti (ACE); Consiglio europeo degli ingegneri civili (ECCE).

Hans-Horst Konkolewsky, direttore dell’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, ha rilevato: “Sulla scorta di tale dichiarazione, ci attendiamo miglioramenti significativi delle norme di sicurezza e salute nel settore edilizio europeo e una riduzione adeguata dei costi, sia sotto il profilo umano che finanziario. Tali obiettivi rientrano negli interessi di tutti: imprese, lavoratori e clienti.”

I costi ai quali Konkolewsky si riferisce sono quelli (rilevati nell'Europa pre-allargamento) che attestano l'edilizia tra i settori con i livelli meno soddisfacenti in termini di sicurezza e salute in Europa. Si contano infatti oltre 1200 infortuni mortali e più di 800mila infortuni che comportano un’assenza dal lavoro superiore a tre giorni. Il costo finanziario per l’UE, in ragione della perdita di produttività, dei costi sanitari e altre spese, è ritenuto superiore a 75 miliardi di euro all’anno.
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