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Percezione del rischio infortunistico e formazione

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Medico competente

12/09/2006

I risultati di uno studio su un campione di manutentori di linee elettriche ad alta tensione.

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Una corretta formazione nel campo della sicurezza influenza positivamente la percezione del rischio e, di conseguenza, la riduzione degli infortuni. La semplice trasmissione di informazioni tuttavia non basta, è necessario infatti intervenire sugli atteggiamenti dei lavoratori.
Tra gli studi che mettono in evidenza questo legame segnaliamo “Percezione del rischio infortunistico in manutentori di linee elettriche ad alta tensione”, pubblicato sul “Giornale Italiano di Medicina del Lavoro ed Ergonomia” (Volume XXVIII - N.1/suppl. Psicologia Gennaio/Marzo 2006).

La ricerca aveva l’obiettivo di esaminare la percezione del rischio infortunistico in un campione di soggetti occupati nel settore elettrico ad alta tensione e di mettere in relazione la loro percezione con le caratteristiche di personalità, il funzionamento cognitivo e le variabili significative della storia personale e professionale.

Tra i punti indagati vi era quello di esaminare le relazioni tra le dimensioni percepite del rischio infortunistico e la formazione ricevuta sulle procedure di sicurezza.

Riguardo a questo argomento è emerso che “all’aumentare della percezione dell’adeguatezza della formazione ricevuta circa le procedure sulla sicurezza corrisponde, da una parte, una più corretta valutazione della pericolosità dei fattori di rischio, dall’altra, un superiore senso di controllo; l’importante implicazione di queste evidenze consiste nel fatto che una corretta percezione del rischio può influire significativamente sulla riduzione degli eventi infortunistici.”

“I programmi di formazione sulla sicurezza – si legge nelle conclusioni dello studio -  forniscono ai lavoratori un’adeguata conoscenza circa le norme e le procedure alle quali attenersi per lavorare in modo sicuro; tuttavia, risulta evidente quanto la semplice trasmissione delle informazioni non sia sufficiente a garantire l’applicazione delle misure di sicurezza durante l’attività lavorativa. Le evidenze emerse in questo studio suggeriscono l’importanza di intervenire anche sugli atteggiamenti dei lavoratori, stimolandone la condivisione di principi che costituiscono una cultura della sicurezza”.


Il testo integrale dell’articolo è consultabile qui.



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Rispondi Autore: Salvatore Romano - likes: 0
19/02/2017 (09:52:48)
qualcuno potrebbe mettere nei commenti il link dell'edizione del giornale di medicina del lavoro citata nell'articolo
Rispondi Autore: Redazione - likes: 0
20/02/2017 (08:37:31)
Buongiorno, siamo spiacenti ma sono passati più di 10 anni dalla data dell'articolo e il sito di "gimle" non è più funzionante.

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