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Stress: che cosa posso fare? Come ridurre la tensione?

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Dirigenti

17/10/2008

Disponibili on line alcuni documenti su rischi psicosociali e stress: un opuscolo per preposti, dirigenti e datori di lavoro e un bollettino informativo per i lavoratori. Indicazioni per valutare gli effetti dello stress e cercare le soluzioni.

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Per mantenere alta l’attenzione sui rischi psicosociali nei luoghi di lavoro, il secondo problema sanitario in ambito lavorativo segnalato più di frequente in Europa, continuiamo a presentare materiali utili a lavoratori e aziende per rilevare e per provenire i problemi e le conseguenze legate allo stress.
In un precedente articolo abbiamo presentato una lista di controllo e un cortometraggio prodotto da Suva, azienda svizzera nel campo dell'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni.
Sempre sul portale di Suva si possono trovare altri materiali validi e applicabili, con poche differenze, anche alle problematiche e alle normative italiane.
È il caso, ad esempio, di due documenti informativi, un breve opuscolo per preposti, dirigenti e datori di lavoro e un più corposo bollettino per i lavoratori.
 
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Nel primo di questi documenti, intitolato “Stress come causa d’infortunio. Come prevenirlo?”, Suva ricorda che lo stress è uno dei problemi più gravi per chi lavora e “incide in modo negativo non solo sul benessere e sull’efficienza fisica, bensì aumenta anche il rischio d’infortunio e danneggia la salute”.
Se “non siamo certo in grado di rimuovere lo stress conseguente alla dura concorrenza mondiale”, possiamo tuttavia eliminare agenti stressanti come una cattiva organizzazione dei  processi lavorativi o le difficoltà di comunicazione.
Attuando queste misure “si potranno ridurre le assenze dovute a infortunio o le ore perse a causa di errori umani, si riuscirà a diminuire le tensioni in seno ai gruppi e perciò ad evitare costi inutili”.
 
L’opuscolo contiene una breve lista di sintomi di stress tra i lavoratori per comprendere quale sia il clima di lavoro nella propria azienda.
Ma cosa può fare il dirigente per ridurre lo stress nell’azienda? Intanto analizzare le condizioni di lavoro identificando i principali fattori di stress (ad esempio usando la lista di controllo “Stress”). Poi formare i lavoratori e insieme a loro cercare le soluzioni più idonee.
 
Nel più corposo documento dedicato ai lavoratori, dal titolo “Stressato? Allora abbiamo qualcosa per Lei!”, si affronta in modo semplice ma ricco di informazioni il fenomeno “stress”, inteso come una “condizione di tensione dannosa e pericolosa” per la nostra salute.
Si può essere stressati “quando  la sera non riusciamo più a rilassarci, quando ci sentiamo la testa continuamente nel pallone, quando ci sembra di soffocare per gli impegni e le cose che ancora dobbiamo fare oppure quando lavoriamo con eccessiva frenesia”.
In questa situazione “i movimenti diventano imprecisi, si tralasciano i controlli, la collaborazione perde d'efficacia e così aumenta il rischio d'infortunio”.
 
Per meglio comprendere cosa sia lo stress la pubblicazione presenta alcuni racconti di vita lavorativa. In quali di questi emergono vere e proprie situazioni stressanti? E come lo stress può essere dannoso e pericoloso?
Dopo aver definito cosa si intenda per stress, sono elencati i fattori di stress o “stressori”, sia in ambito lavorativo (carico di lavoro eccessivo, incarichi troppo difficili o non chiari,...) e privato (conflittualità in famiglia, problemi economici,...).
Per ciascuno di essi il lavoratore è invitato a indicarne la presenza o l’assenza.
Stessa cosa per gli effetti dello stress (mancanza di concentrazione, lavoro frenetico, disturbi,...). Quali effetti di stress si manifestano nel lavoratore?
Inoltre “il modo con cui noi sopportiamo gli stressori dipende da altri fattori che ci aiutano a reagire in modo più pacato e a sopportare meglio le tensioni”, le risorse.
Di quali risorse può disporre un lavoratore e quali mancano sul luogo di lavoro? C’è collaborazione? È informato sui rischi dello stress? Il lavoro è bene organizzato?
 
Dopo aver compilato le tre tabelle, il documento indica che per ridurre la tensione è necessario:
- “eliminare gli agenti stressanti o comunque cercare di ridurli a un livello tale da sopportarli senza difficoltà;
- sviluppare o rafforzare le risorse”. 
 
Il documento ricorda che nei "casi d'emergenza" si è rivelato utile:
- “fermarsi e riflettere: se si rende conto che lavora male, in modo impreciso, se vede che reagisce in modo esagerato allora si fermi subito. Tenga i piedi ben aderenti al suolo, rilassi le braccia e le spalle lasciandole penzolare e respiri profondamente per tre volte.  Ed ora rifletta: che cosa posso fare? Come posso dare un taglio a questa situazione concitata? A chi posso chiedere aiuto? Posso rimandare questa attività a più tardi? Che cosa succede se non finisco il lavoro? Le conseguenze saranno veramente gravi?“;
- “parlarne: provi a domandarsi se non può dire di ‘no’. Lei ha tutti i diritti di farlo se Le sembra che si pretenda troppo da Lei”;
- “prevenire: che cosa può fare perché non si ripeta più la situazione di stress negativo? Che cosa deve modificare a livello di organizzazione? A chi può chiedere consiglio?”
 
Successivamente il documento riporta suggerimenti utili sia per eliminare i fattori di stress che per alimentare le risorse.
Ad esempio “prima di iniziare il lavoro è utile fare un breve intervallo per pianificare bene il lavoro”, magari fissando le priorità ed elencando, in ordine di importanza, le mansioni e i compiti da svolgere.
Infine sono indicati semplici esercizi fisici che possono ridurre lo stress, esercizi di rilassamento che devono essere svolti ogni giorno, possibilmente alla stessa ora.
 
 


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