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Le immagini dell’insicurezza


 

Brescia, 16 Set - Ed eccoci alla terza puntata inerente l’analisi degli aspetti legati alla cura e manutenzione dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI).

 

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Dispositivi di Protezione Individuale in DVD
Formazione sui rischi specifici per chi utilizza i dispositivi di protezione individuale (Art. 37 D.Lgs. 81/08) in DVD


 

Le immagini dell’insicurezza di SICURELLO.no oggi ci mostrano alcuni otoprotettori (le classiche cuffie) fotografati in cantiere.

 

 

 

E’ evidente che gli utilizzatori non ha avuto certamente la cura necessaria per dispositivi di questo tipo e lo stato di danneggiamento e di sporcizia dei cuscinetti e delle schiume interne è notevole.

 

Una cattiva cura degli otoprotettori, oltre a ridurre l’effettiva protezione auricolare, può sicuramente portare ad infezioni dell’apparato uditivo (infiammazione del canale uditivo esterno o dell'orecchio).

 

Riportiamo alcune regole basilari riguardo alla cura delle cuffie:

      • dopo ogni utilizzo verificare bene che la cuffia antirumore non mostri dei danni.  Se ce ne sono, sostituite le parti danneggiate,
      • verificare che non vi sia sporcizia sui cuscinetti e sulle schiume,
      • quando necessario lavare i cuscinetti  con acqua calda e risciacquarle accuratamente,
      • lavare il serra-testa con l'acqua e un detergente delicato. Risciacquare con acqua corrente e lasciare asciugare all'aria,
      • non utilizzare alcol o solventi,
      • pulire le cuffie antirumore (almeno i cuscinetti) una volta la settimana con un panno umido,
      • non appoggiarle su elementi o strutture sudice o contaminate (polvere, prodotti chimici, ecc.),
      • quando non utilizzate, riporle all’interno di un contenitore a prova di polvere.

 

Per la manutenzione delle cuffie è importante sapere che in commercio vi sono cuffie che hanno la possibilità di sostituzione dei cuscinetti e delle schiume interne, senza necessariamente cambiare l'intero D.P.I.

 

Un’ulteriore aspetto riguardante i dispositivi di protezione dell’udito è quello legato all’addestramento in quanto essi sono gli unici D.P.I. non di terza categoria per i quali è obbligatorio l'addestramento (D.L.gs. 81/2008 e s.m.i.  art. 77, comma, 5 lettera b).

 

Quanto sopra è naturalmente valido anche per gli inserti auricolari od altri tipi di D.P.I. di protezione dell’udito, ma il problema legato alla cura, pulizia e manutenzione è da affrontare anche nella valutazione del rischio legato all’utilizzo di auricolari e cuffie audio (pensiamo agli auricolari che abbiamo normalmente in macchina per l’utilizzo con il telefono cellulare e che appoggiamo ovunque).

 

Uno studio effettuato ha portato alla luce che questi accessori sono tra gli oggetti più sporchi con cui veniamo a contatto. Gli auricolari sono veicolo di batteri ed il rischio risulta particolarmente elevato quando c'è già qualche piccola lesione all’orecchio, diventando causa di infezioni fastidiosissime specialmente se vengono scambiati tra colleghi, amici, etc. o non manutenuti correttamente. 

 

Geom. Stefano Farina, Consigliere Nazionale AiFOS e Responsabile Comitato AiFOS COSTRUZIONI

 

 

Fonte: SICURELLO.no : l’evidenza dei mancati infortuni.

 



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Rispondi Autore: Stefano - likes: 0
16/09/2016 (09:08:21)
Aggiungerei il fatto che secondo il nuovo regolamento UE 2016/425 gli otoprotettori sono riclassificati in terza categoria.

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