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I rischi del lavoro sedentario: comincia a muoverti mentre lavori

I rischi del lavoro sedentario: comincia a muoverti mentre lavori
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Rischio ergonomico

20/07/2021

Un documento prodotto per la campagna europea 2020-2022 sui disturbi muscoloscheletrici si sofferma sui rischi del lavoro sedentario. L’infografica, le conseguenze sulla salute e le misure che possono mettere in atto i datori di lavoro.

Bilbao, 20 Lug – Con riferimento alle tante attività lavorative che comportano il mantenimento prolungato della posizione da seduto, sono ormai accertati i rischi sanitari associati a uno stile di vita sedentario. Tra questi vi sono l’aumento dei rischi di disturbi muscoloscheletrici (DMS) e altri problemi di salute, come il diabete e le cardiopatie.

Tuttavia è possibile “ridurre al minimo questi rischi sul lavoro grazie a una buona progettazione e promuovendo l’attività fisica e frequenti cambiamenti di postura”.

 

Per prevenire i DMS è “fondamentale adottare una combinazione di misure semplici, mirate all’ambiente lavorativo e all’organizzazione del lavoro e volte a contrastare i fattori psicosociali e ad accrescere la consapevolezza dei lavoratori in materia di buone posture e pratiche di lavoro”. Senza dimenticare che “apportare modifiche all’ambiente di lavoro è più facile di quanto si pensi”.

 

A ricordarlo, su uno spazio web dedicato ai rischi del lavoro sedentario, è l’Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro ( EU-OSHA) che, in riferimento alla campagna 2020-2022 “ Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!”, ha recentemente pubblicato una nuova scheda informativa dal titolo “Get moving at work” (“Comincia a muoverti al lavoro”) e una infografica che spiegano come l’attività fisica possa diventare parte di ogni lavoro.

 

 

Ricordiamo che sul tema della sedentarietà, in relazione anche al grande aumento del lavoro a distanza (telelavoro e lavoro agile) correlato all’emergenza COVID-19, abbiamo pubblicato alcuni mesi fa un’intervista a Francesco Draicchio, Laboratorio Ergonomia dell’Inail (“ La pandemia, il lavoro agile e i rischi del lavoro sedentario”) che aveva messo in guardia proprio sui rischi emergenti del lavoro sedentario.

 

In relazione alle nuove pubblicazioni dell’Agenzia europea, l’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:


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L’infografica sulle soluzioni e misure per il lavoro sedentario

La nuova scheda informativa EU-OSHA evidenzia non solo i problemi di salute associati al lavoro sedentario, ma anche cosa fare per integrare il movimento nei processi lavorativi, fornendo esempi di vita reale sul posto di lavoro e link a varie risorse.

 

L’infografica, in lingua inglese, offre invece alcuni brevi suggerimenti e consigli.

 

Ad esempio ricorda che i disturbi muscolo-scheletrici (DMS) possono derivare da una combinazione di fattori di rischio. E tra questi c’è la mancanza di movimento e la mancanza di attività fisica sul lavoro.

 

Oltre a ricordare perché il lavoro sedentario è pericoloso per la salute, l’infografica contiene due sezioni che rispondono alle due seguenti domande:

  • cosa possono fare i datori di lavoro?
  • cosa possono fare i lavoratori?

 

 

Perché dobbiamo sederci di meno e muoverci di più?

Riprendiamo ora alcune brevi indicazioni dalla scheda informativaGet moving at work” (al momento disponibile solo in lingua inglese).

 

La scheda indica che il comportamento sedentario è in aumento sia al lavoro che al di fuori del mondo del lavoro e che, come ricordato in premessa, “ci sono prove crescenti degli effetti negativi sulla salute di stili di vita sedentari”.

 

Ad esempio i rischi per la salute includono diabete, malattie cardio-circolatorie e problemi muscoloscheletrici. Senza dimenticare che gli stili di vita sedentari sono stati anche collegati alla depressione e ad alcuni tipi di cancro.

 

In particolare gli effetti sulla salute si verificano perché i nostri corpi hanno bisogno di movimento per far pompare il nostro sangue e far circolare l'ossigeno. Inoltre il mantenimento della stessa postura pone carichi maggiori sui muscoli e tendini.

Chiunque abbia una condizione muscoloscheletrica cronica non dovrebbe sedersi troppo a lungo e dovrebbe evitare posture statiche.

 

Si ricorda che oltre al lavoro d'ufficio, attività prolungate in postura seduta possono essere correlate alle attività dei cassieri, dei service desk, dei call center o anche nelle linee di produzione, nei laboratori e durante la guida.

 

Anche se la “seduta prolungata” non è specificamente correlata ad alcuna norma europea in materia di sicurezza e salute, i datori di lavoro hanno tuttavia il dovere di valutare i rischi e adattare il lavoro ai singoli individui.

 

Queste alcune raccomandazioni sulla postura seduta durante il lavoro:

  • “non superare le 5 ore di posizione seduta al lavoro ogni giorno;
  • fare delle micro-interruzioni almeno ogni 20-30 minuti;
  • alzarsi sempre per almeno 10 minuti dopo 2 ore di seduta;
  • lavorare in modo attivo e alternare la seduta, l’attività in piedi e il camminare.

 

I punti chiave e le indicazioni per i datori di lavoro

La scheda presenta poi alcuni aspetti di cui tener conto:

  • se molti lavori diventano più sedentari, c'è anche un aumento di evidenze che collegano la cattiva salute a uno stile di vita sedentario;
  • il nostro corpo ha bisogno di movimento: evitare posture statiche è un aspetto importante della sostenibilità del lavoro;
  • stare semplicemente in piedi invece di sedersi non è la soluzione, poiché stare in piedi a lungo può anche comportare rischi per la salute;
  • è importante cambiare il più possibile la postura: i lavoratori dovrebbero poter assumere diverse posizioni durante il lavoro, preferibilmente variando tra lo stare seduti, in piedi o in movimento;
  • il miglior modo di sedersi è la “seduta dinamica", dove le posture vengono continuamente modificate;
  • lavorando insieme, datori di lavoro e lavoratori possono trovare modalità pratiche per promuovere modalità di lavoro più attive”.

 

Concludiamo riportando, con riferimento ai contenuti della scheda, alcune delle indicazioni su cosa possono fare i datori di lavoro:

  • consentire ai lavoratori di alternare posizione seduta, stare in piedi e muoversi; motivare i lavoratori a fare delle pause, muoversi e fare stretching;
  • impostare dei tempi massimi di posizione seduta e dei tempi per lo stretching e lo spostamento;
  • introdurre attività di stretching negli incontri;
  • fornire scrivanie sit-stand e sedute che consentano il cambiamento di postura;
  • fornire telefoni cordless in modo che i lavoratori possano camminare e parlare;
  • rimuovere le stampanti dai singoli uffici e spostare i contenitori in una posizione centrale.
  • fornire app per computer che forniscano promemoria e indicazioni relative alle pause.

 

 

Il link al sito della campagna “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!”.

 

 

Tiziano Menduto

 

 

Scarica i documenti da cui è tratto l'articolo:

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, “ Get moving at work”, scheda informativa in lingua inglese, documento correlato alla campagna europea “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!” (formato PDF, 796 kB).

 

Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro, “ Get moving at work”, infografica in lingua inglese, documento correlato alla campagna europea “Ambienti di lavoro sani e sicuri. Alleggeriamo il carico!” (formato PDF, 985 kB).

 


Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

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