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In Alto Adige nel 2011 lieve flessione degli infortuni sul lavoro

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Approfondimento

06/11/2012

Dal Rapporto annuale curato dalla direzione provinciale di Bolzano dell'INAIL emerge un calo pari al 2%, inferiore rispetto all'andamento rilevato a livello nazionale. Molto più netta la riduzione dei casi mortali, passati dai 25 del 2010 ai 17.

 
 
Bolzano, 6 Nov - Il bilancio infortunistico dell'Alto Adige nel 2011 ha evidenziato un modesto miglioramento rispetto all'andamento generale del fenomeno. Al 31 marzo 2012, le denunce pervenute all'INAIL per infortuni avvenuti nel corso del 2011 erano 17.522, 354 in meno rispetto all'anno precedente, pari a una flessione del 2 per cento, inferiore rispetto al 6,6% rilevato a livello nazionale. Dal Rapporto annuale curato dalla direzione provinciale di Bolzano dell'Istituto e appena pubblicato in formato elettronico, emerge però una tendenza molto più marcata alla riduzione dei casi mortali, dai 25 del 2010 ai 17 dell'anno successivo.
 

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Diminuiti gli incidenti su strada. L'analisi dei dati dal punto di vista delle modalità degli infortuni evidenzia che la riduzione maggiore riguarda quelli da circolazione stradale per motivi di lavoro, per i quali nel 2011 il numero delle denunce è calato del 4,6%, mentre gli infortuni avvenuti all'interno del luogo di lavoro, che comunque rappresentano il 96% di tutti gli infortuni, hanno subito una contrazione molto inferiore (-1,9%). Una significativa flessione di 2,5 punti percentuali è osservabile anche per gli infortuni in itinere, tra cui però si registra un aumento dei casi mortali. La loro riduzione complessiva si deve soprattutto alla diminuzione dei casi avvenuti sul luogo di lavoro (10 morti in meno, pari a un calo del 41,7%).
 
La variazione più marcata nel settore delle costruzioni (-8,4%). Dei 17.522 infortuni denunciati nel 2011, 2.546, pari al 14,5%, si sono verificati in agricoltura, 4.041 (23,1%) nell'industria, 5.522 (31,5%) nei servizi e 147 (0,8%) fra i dipendenti dello Stato. A differenza degli altri macrosettori, l'agricoltura registra un aumento (+3,1%). Un'analisi più approfondita del comparto dell' industria permette di osservare un calo sensibile in due settori fondamentali: l'industria manifatturiera (-7,1%) e le costruzioni (-8,4%). Anche nel settore dei servizi si può notare una riduzione molto significativa degli infortuni nel settore del commercio (-2,1%). Il Rapporto annuale sottolinea, però, che i dati analitici non possono essere considerati ancora pienamente consolidati, in quanto numerosi casi del 2011 sono ancora da attribuire statisticamente agli specifici settori.
 
L'evoluzione nel quinquennio 2007-2011. Ampliando l'osservazione dell'andamento degli infortuni agli ultimi cinque anni, emerge, per quanto riguarda i dati assoluti, una tendenziale diminuzione tra il 2007 e il 2011 inferiore a un punto percentuale (-0,8%). Nello stesso periodo, però, l'occupazione complessiva rilevata dalle statistiche ufficiali è cresciuta del 4,7%. La diminuzione degli infortuni con assenza dal lavoro superiore a tre giorni è dovuta esclusivamente al settore dell'industria (-16,2%), mentre nell'ultimo quinquennio si deve registrare un sostenuto incremento degli infortuni negli altri settori (+2,1 in agricoltura, +9,9% nei servizi e + 8,9% tra i dipendenti dello Stato). Non irrilevante appare anche l'incremento (+1,3%) degli infortuni con assenza dal lavoro non superiore a tre giorni, non attribuiti ad alcun settore.
 
Il 16% degli infortunati sono stranieri. La presenza di lavoratori stranieri in Alto Adige negli ultimi anni si è sempre più consolidata, fino a diventare un fenomeno decisamente rilevante. Secondo i dati ufficiali riportati nella sezione dedicata al mercato del lavoro, i lavoratori stranieri rappresentano ormai una quota pari al 14,6% del totale dei lavoratori dipendenti. Quasi la metà dei lavoratori stranieri proviene da Paesi che non fanno parte dell'Unione Europea. Di conseguenza, è significativo il peso che gli infortuni occorsi ai lavoratori stranieri hanno raggiunto sul totale degli infortuni denunciati (16,0%), ma la loro flessione tra il 2010 e il 2011 è stata pari al 2,6%, leggermente più consistente, quindi, rispetto al 2% complessivo. Un lavoratore su tre tra quelli stranieri che hanno subito un infortunio è originario della regione balcanica (Albania, Romania, ex Jugoslavia), mentre il 26% proviene dal Nord Africa, e in particolare dal Marocco, dalla Tunisia e dall'Algeria, e una quota non indifferente, pari al 15%, dall'area germanofona (Germania, Austria e Svizzera).
 
Malattie professionali stabili. In Alto Adige negli ultimi anni il fenomeno delle malattie professionali si è complessivamente stabilizzato, con tendenza a un leggero calo. La presenza delle tecnopatie è quasi esclusivamente dei settori industria e servizi, mentre in agricoltura i casi denunciati sono nell'ordine di poche decine all'anno. A differenza degli anni passati, le malattie professionali riscontrate più di frequente sono le malattie osteo-articolari e muscolo-tendinee, che insieme alle ipoacusie da rumore rappresentano oltre due terzi delle tecnopatie denunciate.
 
Per saperne di più:
 
Fonte: Inail.
 


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