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Il pericoloso abbinamento tra pandemia, Internet e minori in quarantena

Il pericoloso abbinamento tra pandemia, Internet e minori in quarantena
Adalberto Biasiotti

Autore: Adalberto Biasiotti

Categoria: Sicurezza informatica

30/11/2020

In questo periodo di pandemia da Covid-19, soprattutto tra gli scolari, è possibile che vengano imposti dei periodi di quarantena. Ciò porta ad una intensificazione dell’attività su Internet, con rischi che è bene che i tutori tengano sotto controllo.

Il Federal Bureau of Investigations ha ricevuto nel 2019 quasi mezzo milione di segnalazioni, vale a dire 1300 al giorno circa, provenienti da persone fisiche ed aziende che hanno subito perdite dell’ordine di 3, 5 miliardi di dollari, perché vittime di cybercrime tramite Internet.

 

Parimenti, sono giunte numerosissime segnalazioni in merito a truffe ed altre attività criminose di cui sono rimaste vittime minori, che durante periodo di restrizione ai movimenti ed ai contatti con gli amici, hanno intensificato l’attività su Internet.

 

I dati del 2019 rappresentano il numero più elevato dal giorno in cui cominciò la raccolta di questi dati e con la più elevata perdita in dollari.

 

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In particolare, l’ormai famigerato “dark Web” è parso rappresentare un importante strumento di commercio criminale, in quanto è possibile realizzare un mercato virtuale nell’assoluto anonimato sia di chi compra, sia di chi vende. Un rapporto, sviluppato dalla Nations istitute of Justice, in particolare ha attirato l’attenzione delle forze dell’ordine su sistemi più efficienti ed efficaci per indagare i crimini svolti sul dark Web.

 

Tra le vittime più vulnerabili a questi atti criminali via Internet evidentemente vi sono i bimbi e i giovani. È facile per criminali specializzati crearsi un profilo attraente per questi particolari bersagli, manipolandoli on-line. Ecco il motivo per cui i genitori e tutori dei giovani devono attivare al più presto delle forme di sensibilizzazione dei giovani sulle informazioni che essi possono inserire in rete e sui siti che possono visitare.

 

In particolare, è oggi disponibile uno strumento, messo a disposizione dall’ufficio per la prevenzione della delinquenza giovanile, che permette anche alle forze dell’ordine di operare in modo più efficiente su crimini che riguardino bimbi, compresi i crimini di sfruttamento sessuale, iniziati o perpetrati via Internet.

 

Per mettere a disposizione dei soggetti coinvolti nelle attività di prevenzione un efficace strumento, allego a questo articolo un documento, elaborato dalla associazione dei donatori di sangue, AVIS Comunale Modena, partendo da una base di riferimento di origine USA.

 

I genitori, gli educatori ed i tutori hanno quindi a disposizione delle risorse efficienti ed efficaci, che possono mostrare loro quali siano i rischi cui sono esposti i fanciulli, quando operano on-line, e come tali rischi possano essere messi sotto controllo.

 

Questa iniziativa è stata sottolineata dal fatto che, almeno negli Stati Uniti, ottobre è il mese nazionale della sensibilizzazione sui crimini informatici e quindi può essere oltremodo opportuno cogliere quest’occasione per svolgere al meglio il dovere di proteggere e guidare i minori affidati alle nostre cure.

 

 

AVIS si preoccupa della sicurezza informatica della tua famiglia (doc)

 

 

Adalberto Biasiotti

 




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