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Adalberto Biasiotti

Autore: Adalberto Biasiotti

Categoria: Security

27/03/2019

Un consorzio, finanziato dalla unione europea, composto da 11 aziende, inclusa l’università del Lussemburgo, che vuole sviluppare applicativi intelligenti per il settore della sicurezza aeroportuale.

Temo che siano pochi i lettori che sono già al corrente di questo programma, finanziato dall’unione europea, che si è posto degli obiettivi assai ambiziosi.

 

L’obiettivo è quello di migliorare il livello di sicurezza nel settore aeroportuale, operando su tre specifiche aree: miglioramento della sicurezza, miglioramento dell’efficienza operativa e miglioramento della esperienza vissuta dai passeggeri aeroportuali.

 

Per dare rapida applicazione pratica alle attività che sono svolte da questo consorzio, ad esso partecipa anche l’aeroporto del Lussemburgo, in modo che sia facilitata la verifica pratica dei risultati ottenuti da applicativi intelligenti, che analizzano il comportamento dei passeggeri in aeroporto, la storia dei viaggi effettuati e il profilo di prenotazione.

 

Sulla base di questi elementi è possibile assegnare un coefficiente di affidabilità ad ogni singolo passeggero, in modo da adattare le misure di sicurezza, nei suoi confronti, al coefficiente di affidabilità attribuito.

 

Questi specialisti stanno lavorando già da tre anni e hanno installato una rete sofisticata di sensori attraverso l’aeroporto, per analizzare il comportamento di un centinaio di attori, che si comportano come passeggeri. La rete di sensori, che comprende evidentemente anche delle telecamere, analizza il comportamento dei passeggeri dal momento in cui entrano in aeroporto fino all’imbarco o dal momento dello sbarco fino all’allontanamento dell’ aeroporto. Questo applicativo intelligente è evidentemente collegato ad altri sistemi, come ad esempio il sistema informativo PNR-Passenger name record, che registra informazioni afferenti ai passeggeri.

 

Uno dei principali vantaggi di questo applicativo, quando la sua efficienza ed efficacia saranno state convalidate e  potrà essere applicato su larga scala, è quello di ridurre le code ai punti di controllo di sicurezza aeroportuale, in quanto sarà possibile dirottare alcune categorie di passeggeri verso ingressi, dove il controllo sarà estremamente rapido, mentre passeggeri, che per vari motivi hanno ottenuto una valutazione piuttosto bassa, a livello di coefficiente di affidabilità, saranno dirottati verso punti di controllo di sicurezza, dove i controlli stessi saranno assai più approfonditi.

 

In altre parole, i passeggeri non saranno più tutti uguali, ma saranno controllati con tecniche più o meno approfondite.

 

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Per consentire ad un passeggero di capire se egli appartiene ad una categoria più affidabile, rispetto ad una meno affidabile, evidentemente non gli si trasmette sul suo smartphone il suo coefficiente di affidabilità, ma lo si dirige, con opportune istruzioni, verso percorsi facilitati, rispetto ad altri.

 

Un aspetto che gli studiosi, che sviluppano quest’applicativo, o meglio questo sistema di valutazione, tendono a sottolineare, è che i parametri che vengono presi in considerazione non hanno nulla a che fare con il colore della pelle, la presenza di una barba, o di simboli religiosi appesi a collane.

 

Sono certo che pochi lettori si sorprenderanno se affermo che molto spesso l’incisività dei controlli ai varchi di sicurezza è basata anche su questi parametri, affatto soggettivi e che possono cambiare in funzione della guardia particolare giurata in servizio.

 

Ricordo un film, che mi è piaciuto, dal titolo “oltre le nuvole”. Il protagonista, in ragione della sua attività, viaggia per centinaia di migliaia di km su voli di linea ed ha maturato una speciale esperienza nello scegliere il varco di sicurezza, che gli garantisce il passaggio più veloce.

 

Mai scegliere un varco dove c’è una famiglia in fila, magari con bimbi e passeggini, mai scegliere un varco dove due o tre personaggi con lunghe barbe ed aria truce sono in fila, scegliere invece varchi dove sono in fila viaggiatori giapponesi, che sono estremamente efficienti ed efficaci nel predisporsi ai controlli.

 

Non mancherò di tenere informati i lettori sullo sviluppo di questo applicativo e soprattutto sul momento in cui avrà raggiunto un livello di affidabilità tale, da poter essere davvero utilizzato in un contesto operativo a largo traffico.

 

Adalberto Biasiotti

 



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