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Prevenire gli incidenti domestici: check list e indicatori di rischio

Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Sicurezza delle persone

09/05/2008

Il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie ha pubblicato una lista di controllo per le abitazioni e un indicatore di rischiosità domestica, utili strumenti per la prevenzione degli incidenti domestici.

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Il Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) è un organismo di coordinamento tra il ministero della Salute e le Regioni per le attività di sorveglianza e prevenzione.
Tra queste attività focalizziamo il nostro interesse sulla promozione del programma “Guadagnare salute” che prevede la realizzazione di una serie di progetti relativi alle varie aree di intervento previste: dalla lotta al fumo e all'abuso di alcol, dalla promozione di attività fisica e alimentazione sana alla prevenzione degli incidenti domestici e stradali.
 
All’interno di questa progettualità è nel 2007 che si costituisce un gruppo di lavoro, coordinato dal Friuli Venezia Giulia, per realizzare specifiche iniziative per prevenire gli incidenti domestici: percorsi di formazione e strumenti per l'analisi del rischio degli ambienti domestici e per la ricerca di soluzioni delle criticità osservate.
 
Alcuni di questi strumenti sono stati pubblicati recentemente:
 
- Lista di controllo per le abitazioni (formato PDF, 335 kB): una “check list per rilevare eventuali rischi abitativi riconducibili alla struttura, all’impiantistica, agli arredi o all’adozione di comportamenti pericolosi”;
- Indicatore di rischiosità domestica (formato PDF, 486 kB): un “indicatore che quantifica il rischio di infortunio di un individuo all’interno delle mura domestiche, in funzione del tempo trascorso in casa, degli ambienti frequentati, dell’età, della condizione professionale, del grado di istruzione e del sesso”.
 

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Riguardo alla lista di controllo per le abitazioni, il documento ricorda che una check list che rappresenta uno strumento basilare per l’operatore (ma anche per il cittadino comune) che accede ad una abitazione e deve controllarne le caratteristiche e delle persone che ci vivono e costituisce un utile strumento di rilevazione dei rischi e di informazioni di base sulle strategie per rimuoverli.
 
Questa lista di controllo, che deve “poter essere usata anche dai componenti aventi la ‘responsabilità’ del nucleo che vive nell’abitazione (salvo casi particolari)”, deve contenere le seguenti informazioni:
- quali sono i “rischi presenti nell’abitazione”;
- quali possono essere “le soluzioni per le criticità osservate”.
 
Chi compila la lista deve tener presente dei seguenti “criteri di attribuzione delle priorità”:
- “l’eliminazione di un rischio ha la precedenza sulla sua riduzione;
- un grosso rischio (potenzialmente determinante danni maggiori per la salute dei componenti il nucleo abitativo) ha la precedenza su un rischio minore;
- un costo piccolo con risultati certi ha la precedenza su alti costi con risultati incerti;
- quando le misure individuali sono impraticabili si può cercare di ricorrere a misure collettive (ripartizione spese, interventi dell’Amministratore, verifica di possibili accordi con enti erogatori di servizi, anche tramite le Amministrazioni Locali e le Aziende Sanitarie proponenti)”.
 
Per la realizzazione dell’indicatore di rischiosità domestica sono state predisposte 6 schede diverse, una per ogni ambiente domestico, più una scheda che prende in considerazione gli elementi comuni della casa. Ne è così risultato una test strutturato che, in corrispondenza di ogni ambiente e in base alle indagini condotte, tiene conto degli “infortuni domestici particolarmente significativi” che costituiscono le principali sorgenti di rischio.
 
Con la compilazione di questo test è possibile “mettere in evidenza i fattori e gli agenti materiali maggiormente pericolosi, così da intervenire su di essi al fine di abbassare il livello di rischiosità della propria casa rendendola più sicura”.
 
Sono disponibili inoltre altri due strumenti per gli enti che intendono programmare degli interventi di prevenzione degli infortuni in ambito domestico:
- una prima lettera (PDF, 196 kB) e una seconda lettera (PDF, 166 kB) che possono essere utilizzate come traccia per preparare delle lettere da inviare agli infortunati domestici per consentire la raccolta dei dati sull’evento;
- un questionario sugli infortuni domestici (PDF, 635 kB): un documento che per la raccolta “di informazioni dettagliate sull’incidente occorso e sull’infortunato, e in particolare sul suo stato di salute, le attività quotidiane, le sue conoscenze e le caratteristiche dell’abitazione”.
 
Tiziano Menduto

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Rispondi Autore: giampaolo pellegrini - likes: 0
16/06/2021 (16:13:45)
Vorrei sapere se esistono, o possano essere certificati, sull' impianto del gas domestico, dispositivi a sicurezza passiva, simili al pulsante dell' "uomo morto" . cioè che continuino a erogare gas solo se il residente è presente, cosciente e deambulante per attivare un pulsante taimerizzato a breve che consenta l' erogazione

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