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COVID-19 e agricoltura: come deve comportarsi il lavoratore agricolo?

COVID-19 e agricoltura: come deve comportarsi il lavoratore agricolo?
Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Coronavirus-Covid19

24/03/2021

Un documento Inail si sofferma sulla protezione da SARS-CoV-2 per i lavoratori agricoli. Focus sui fattori di rischio, sul distanziamento sociale corretto, sulle misure di contenimento e sulla prevenzione durante le attività.

Roma, 24 Mar – Rispetto ad altri comparti lavorativi, dall’inizio dell’emergenza COVID-19 le attività agro-zootecniche non hanno avuto significative interruzioni al di là delle difficoltà nel reclutamento della manodopera e della perdita di posti di lavoro in ambiti specifici come, ad esempio, il settore florovivaistico.

 

Riguardo poi al virus SARS-CoV-2 se i dati “rilevano una percentuale molto bassa di contagi in tale contesto lavorativo, tuttavia, si tratta di un ambito in cui troppo spesso le norme sulla sicurezza vengono eluse”. Inoltre “la disponibilità, il corretto utilizzo e la manutenzione dei DPI non sono sempre di facile controllo e gestione; inoltre, i lavoratori non hanno sempre accesso a servizi igienici adeguati e nei luoghi di lavoro si possono creare situazioni di affollamento, tutti elementi che nell’attuale scenario pandemico aumentano il rischio di infezione e rappresentano un problema di salute pubblica per la diffusione del contagio”.

 

A ricordare queste criticità e a fornire indicazioni operative per i lavoratori del settore agro-zootecnico riguardo alla pandemia è il recente documento Inail “ La protezione da SARS-CoV-2 per i lavoratori agricoli”. Un documento che, curato da Laura Casorri, Barbara Ficociello, Eva Masciarelli, Maddalena Papacchini e Leonardo Vita (Dit, Inail), Emilia Paba e Paola Tomao (Dimeila, Inail), vuole favorire un idoneo processo di informazione e formazione e “orientare il lavoratore del settore agro-zootecnico verso adeguate misure di mitigazione dell’esposizione al rischio da contagio del virus SARS-CoV-2”.

 

Il presente articolo approfondisce i seguenti argomenti:


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Categoria Istat: A - Agricoltura, Silvicoltura e Pesca

 

I fattori di rischio in agricoltura e il distanziamento sociale

Il documento Inail, che riporta anche indicazioni sulle caratteristiche del virus SARS-CoV-2, sottolinea alcuni fattori di rischio di esposizione in agricoltura.

 

Si indica che il rischio di contagio da SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro del settore agro-zootecnico “è correlato a diversi fattori:

  • contatto stretto: Contatto stretto non solo durante le attività lavorative, ma anche in altri contesti (pause di lavoro, condivisione di mezzi di trasporto o di alloggi)”. Si fa riferimento ad un allegato del documento dedicato al distanziamento interpersonale;
  • durata del contatto: “Contatti prolungati sia sul luogo di lavoro che durante il trasporto e negli alloggi;
  • modalità di trasmissione:
    • attraverso secrezioni della bocca e del naso (saliva, secrezioni respiratorie o droplets);
    • contatto diretto tra individui (es. stretta di mano);
    • contatto indiretto (superfici, oggetti e attrezzature contaminate).
  • mobilità dei lavoratori: I lavoratori, sulla base delle stagionalità, possono spostarsi in diverse località del territorio nazionale;
  • scarso accesso ai servizi igienici essenziali: Non permette il rispetto delle norme igieniche anti-contagio previste ( lavaggio delle mani) durante la giornata lavorativa”.

 

Riportiamo dal documento l’immagine dell’Allegato 1 “Qual è il distanziamento sociale corretto”:

 

 

COVID-19: cosa deve fare il lavoratore in azienda?

Il documento riporta poi diverse indicazioni, sempre con riferimento alla protezione da SARS-CoV-2 per i lavoratori agricoli, su cosa deve fare il lavoratore in azienda.

 

Prima di entrare negli ambienti di lavoro:

  • rispettare tutte le disposizioni delle Autorità competenti e del datore di lavoro (la distanza di sicurezza, le regole generali di igiene e di sanificazione delle mani)”
  • “in caso di contatto stretto con una persona affetta da COVID-19 o se ha sintomi influenzali il lavoratore:
  • non deve recarsi sul posto di lavoro;
  • deve informare il proprio diretto responsabile e il datore di lavoro;
  • deve rivolgersi al medico curante”.

 

Per recarsi al lavoro:

  • “mantenere una distanza interpersonale di 1 metro;
  • se si utilizza il mezzo di trasporto fornito dal datore di lavoro o predisposto dai braccianti:
    • i lavoratori di una stessa squadra e/o quelli che condividono l’alloggio possono restare insieme durante il trasporto;
    • evitare di assembrarsi quando si sale o si scende;
    • igienizzare le mani con un disinfettante;
    • indossare le mascherine chirurgiche;
    • essere distanziati il più possibile (es. posti a sedere sfalsati);
  • garantire il ricambio di aria all'interno del veicolo;
  • seguire le istruzioni aggiornate stabilite dalle autorità competenti”.

 

Come entrare ed uscire dall’azienda:

  • “monitorare quotidianamente le proprie condizioni di salute;
  • sottoporsi al controllo della temperatura (se la temperatura è superiore a 37,5°C non potrà accedere in azienda);
  • mantenere sempre la distanza di sicurezza di almeno 1 metro;
  • utilizzare la porta di entrata e quella di uscita, dove differenziate;
  • ridurre al minimo il contatto e l'affollamento durante l'accesso e l’uscita;
  • lavarsi o sanificare le mani all'inizio ed alla fine del turno, con i prodotti igienizzanti erogati dai dispenser segnalati con apposite indicazioni;
  • indossare, togliere e smaltire correttamente tutti i dispositivi di protezione”.

 

Il documento indica anche cosa non bisogna fare:

  • “avere contatti stretti con gli altri colleghi;
  • condividere oggetti personali (cellulari, sigarette, vaporizzatori, attrezzature, posate, indumenti, prodotti per l’igiene personale o asciugamani);
  • avere gesti di affetto o cortesia che implichino il contatto fisico;
  • usare le attrezzature di lavoro che non sono state disinfettate dopo l'uso”.

 

COVID-19: le misure di prevenzione durante le attività

Il documento riporta alcune indicazioni comportamentali da mettere in atto durante le attività agricole.

 

Ad esempio durante le attività manuali in campo:

  • “dare priorità all'attività individuale e distanziata;
  • distribuirsi in zone diverse;
  • formare gruppi fissi quando l’attività deve essere svolta da più lavoratori;
  • privilegiare il lavoro fianco a fianco, mantenendo sempre la distanza di sicurezza (almeno 1 m);
  • utilizzare la mascherina chirurgica;
  • per il passaggio dei carichi, effettuare la posa e la rimozione per evitare il passaggio diretto tra gli operatori;
  • limitare i turni di lavoro durante il giorno;
  • pulire frequentemente le attrezzature e le superfici con le quali si entra in contatto;
  • evitare la condivisione delle attrezzature e qualora ciò non fosse possibile, igienizzare frequentemente le mani ed, eventualmente, utilizzare i guanti”.

Inoltre durante le attività manuali in serra si indica che oltre alle misure previste per i lavori in campo bisogna “garantire adeguati ricambi d’aria”.

 

Altre indicazioni riguardano poi le attività zootecniche:

  • “le attività individuali (es: controllo generico, alimentazione del bestiame, ecc.) non necessitano di particolari misure di protezione anti-contagio;
  • in presenza di più operatori e/o del veterinario mantenere le distanze di sicurezza e indossare mascherine chirurgiche e rispettare l’igiene delle mani ed eventualmente indossare i guanti”.

E si affrontano anche le varie attività di trasformazione (caseificio, cantina, frantoio, macellazione e salumificio…):

  • “evitare condizioni di affollamento all’ingresso, all’uscita, negli spogliatoi e nelle aree comuni;
  • lavare le mani frequentemente con acqua e sapone o igienizzarle con soluzioni idroalcoliche ed indossare i guanti;
  • pulire e sanificare frequentemente gli ambienti di lavoro e le attrezzature;
  • garantire la ventilazione e il ricambio d’aria negli ambienti di lavoro”.

 

Concludiamo segnalando che il documento presenta ulteriori indicazioni sull’uso di macchine agricole, sui rifiuti, sui lavoratori stagionali stranieri e sui dispositivi di protezione. Si riporta, inoltre, una breve check list per il lavoratore agricolo.

 

 

Tiziano Menduto

 

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

Inail, Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici, Dipartimento di medicina, epidemiologia e igiene del lavoro e ambientale, “ La protezione da SARS-CoV-2 per i lavoratori agricoli”, a cura di Laura Casorri, Barbara Ficociello, Eva Masciarelli, Maddalena Papacchini e Leonardo Vita (Dit, Inail),  Emilia Paba e Paola Tomao (Dimeila, Inail), Collana Salute e Sicurezza, Edizione 2021 (formato PDF, 3.82 MB).

 

Vai all’area riservata agli abbonati dedicata a “ Prevenire e proteggere dal virus SARS-CoV-2 i lavoratori agricoli”.

 

 

 


Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.

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