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Si parla tanto di mercato unico digitale: cosa significa?

Si parla tanto di mercato unico digitale: cosa significa?
Adalberto Biasiotti

Autore: Adalberto Biasiotti

Categoria: Security

22/10/2018

Copyright nel mercato unico digitale: una sintesi del contenuto e delle finalità della proposta di direttiva del parlamento europeo e del consiglio.

Oggi come oggi, lo sviluppo incrementale di Internet ha fatto sì che sia possibile reperire gratuitamente numerosi documenti, che in realtà dovrebbero essere tutelati dal diritto di autore.

I grandi motori di ricerca ed i giganti informatici americani, che sono racchiusi sotto la sigla GAFA (Google, Amazon, Facebook, Apple), sono nettamente contrari a questa impostazione, per evidenti ragioni. Anche se il parlamento europeo ha ora espresso un giudizio positivo su questa proposta di direttiva, il cammino per arrivare alla sua pubblicazione è ancora molto lungo.

 

Vediamo i principali contenuti.

Il concetto di base è che l'autore di un qualsiasi documento o illustrazione ha diritto ad essere remunerato, nel quadro del più generale principio del diritto d'autore. Ecco la ragione per la quale la proposta di direttiva si concentra più sulle eccezioni, che non sulla regola generale, che purtroppo oggi viene frequentemente ignorata da molti motori di ricerca da molti utenti.

Le misure previste nel documento richiedono agli Stati membri di concedere delle eccezioni alle regole generali sul copyright per la ricerca di testi e per il recupero di dati, utilizzati per finalità di ricerca scientifica, oppure illustrazioni utilizzate per finalità educative o nel contesto di istituzioni di tutela del patrimonio culturale, come musei e biblioteche.

I documenti che vengono utilizzati devono essere protetti da ulteriori copie, che potrebbero essere abusive, e non devono portare ad un profitto per chi questi documenti ha recuperato. Per incoraggiare l’innovazione anche nel settore privato, gli Stati membri devono essere in grado di concedere ulteriori eccezioni, oltre quelle previste dalla proposta di direttiva, senza però compromettere un quadro generale di protezione del diritto di autore.

 

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Il principio di una remunerazione onesta e proporzionata

Gli Stati membri devono accertarsi che gli autori di testi ed illustrazioni ricevano una remunerazione ragionevole e proporzionata per l'utilizzo del loro lavoro e per altri utilizzi, compreso l'utilizzo on-line. Quest'obiettivo può essere raggiunto, in ogni settore, attraverso una serie di accordi, nonché nella messa a punto di meccanismi universali di remunerazione.

I contratti devono specificare la remunerazione applicabile ad ogni modo di utilizzo del documento, dell'illustrazione, del pezzo musicale o da altro. Gli Stati membri devono accertarsi che gli autori ricevano, su base regolare e comunque non oltre una volta all'anno, una informazione completa ed accurata sull'utilizzo del loro lavoro da parte di soggetti terzi.

Gli Stati membri devono accertarsi che quando un autore ha trasferito i propri diritti od un altro soggetto, ad esempio un editore, sulla base di un contratto di esclusività, l'autore ha il diritto di revocare questo accordo se non vi è un’informazione completa sull'utilizzo di questi documenti.

Inoltre, gli Stati membri devono accertarsi che il livello di remunerazione, che deriva dai diritti conferiti ad un editore, sia sempre pagato ai giornalisti, agli autori ed altri soggetti coinvolti.

Gli editori di pubblicazioni, che sono accessibili tramite il Web, devono ricevere un adeguato compenso dai fornitori dei servizi della società dell'informazione.

 

Vediamo adesso quali sono i diritti di negoziazione degli autori.

Gli Stati membri devono garantire che laddove due contraenti stabiliscano un accordo per rendere disponibili contenuti audiovisivi su piattaforme Internet, si possano mettere a punto atti a fronteggiare le difficoltà connesse alla concessione di licenza dei diritti audiovisivi. In questo caso può essere di aiuto un terzo ente imparziale, che abbia esperienza specifica. Questo ente imparziale deve essere creato o designato dagli Stati membri e deve fornire assistenza ai soggetti coinvolti, per aiutarli a raggiungere un accordo soddisfacente.

Per garantire il continuo accesso a prodotti audiovisivi, gli Stati membri devono incoraggiare un dialogo tra le organizzazioni rappresentative, gli autori, i produttori, le piattaforme video on demand ed altri soggetti coinvolti.

Per quanto riguarda l'accesso alle pubblicazioni dell'unione, l'accesso ai documenti fondanti dell'unione europea, della storia dell'unione e della sua integrazione, nonché altri documenti afferenti alle attività istituzionali e parlamentari, deve essere disponibile al pubblico, nel quadro di uno specifico accordo di deposito.

 

Appare evidente il perché questa proposta di direttiva abbia incontrato l'opposizione di giganti del Web e la entusiastica approvazione degli autori e degli editori. Resta comunque da vedere come, seppure questa direttiva andrà a buon fine e sarà successivamente recepita con decreti legislativi nei vari paesi, sarà possibile istituire un sistema controllabile e controllato di riconoscimento e attribuzione dei diritti di autore.

 

 

Adalberto Biasiotti

 



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