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Elezioni: bilancio della sperimentazione dello scrutinio elettronico

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza informatica

16/06/2004

Le misure di sicurezza adottate. Il ministro dell’Innovazione commenta la sperimentazione realizzata in 1500 sezioni elettorali.

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Quelle del 12 e 13 giugno 2004 sono state in Italia le prime consultazioni elettorali nelle quali è stato sperimentato lo scrutinio elettronico.
La sperimentazione è stata attuata in 1500 sezioni in 49 città distribuite sull’intero territorio nazionale, per valutare l’efficienza ed applicabilità di tecnologie informatiche alle operazioni di scrutinio per velocizzare e facilitare i conteggi ed eliminare gli eventuali errori di trascrizione.
Lo scrutinio elettronico è avvenuto parallelamente allo scrutinio ufficiale, che prevede la compilazione di tabelle e verbali in duplice copia...

Sul versante della sicurezza, sono state adottate misure per garantire la protezione degli ambienti, dei dati e della loro trasmissione. Per assicurare la protezione dei sistemi di elaborazione, i personal computer che gestiscono il voto elettronico erano utilizzabili solo da operatori accreditati e dotati di dispositivo di sicurezza (chiave USB), mentre i sistemi centrali, ospitati in un bunker, sono accessibili solo da postazioni da sale protette mediante riconoscimento utente.
In merito alla protezione delle comunicazioni; la i personal computer di sezione e i sistemi centrali non sono connessi ad Internet o ad altre reti. I personal computer delle scuole attivavano un collegamento al centro su un canale dedicato e crittografato, mentre i sistemi centrali sono protetti da sistemi di sicurezza (Firewall) per eventuali tentativi di intrusione.
I dati sono sempre in forma cifrata, sia sulle memorie portatili usate all’interno delle sezioni, sia negli archivi dei sistemi centrali.

La valutazione del test è demandata ad una apposita Commissione, che entro questo mese predisporrà una prima relazione sull’efficacia ed efficienza in termini di vantaggi economici, organizzativi e temporali.
Un primo bilancio è stato tuttavia tracciato dal ministro dell’Innovazione: “la complessa macchina ha funzionato con buona riuscita, […]. Nel corso dello scrutinio non solo il sistema tecnologico si è dimostrato affidabile, ma soprattutto è stato ben accolto dai presidenti di sezione, con i quali si è stabilita un’ottima interazione”.
A quanto riferito dal ministero, lo scrutino elettronico è stato apprezzato soprattutto nella fase successiva allo spoglio, ossia in quella di inoltro telematico dei risultati direttamente al Viminale, saltando ben sei procedure e, soprattutto, eliminando la trascrizione dei dati e il trasporto materiale delle schede, operazioni onerose e spesso causa di ritardi e talvolta di errori.
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