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La sicurezza delle spedizioni internazionali

La sicurezza delle spedizioni internazionali
Adalberto Biasiotti

Autore: Adalberto Biasiotti

Categoria: Security

08/01/2018

Le spedizioni internazionali sono assoggettate a tutt’una serie di controlli di security, che sono tanto più incisivi, quanto più il vettore che trasporta queste spedizioni è critico. Il settore aeroportuale è forse il settore maggiormente controllato.

Ho avuto recentemente occasione di visitare una area cargo di un medio aeroporto italiano. I problemi di sicurezza di quest’area sono legati non solo alla prevenzione di possibili furti sia da parte di soggetti interni, sia da parte di soggetti esterni, ma nascono soprattutto dal fatto che i servizi di spedizione internazionale non possono spedire merci, via aerea, se non dopo averle assoggettate a stringenti controlli di sicurezza.

 

Tra questi controlli si pone in particolare evidenza il controllo radiogeno, che viene effettuato mediante macchine di grandi dimensioni, e quindi di grande prezzo, in quanto devono essere in grado di lasciar passare colli assai voluminosi.

 

Quando poi la spedizione è indirizzata agli Stati Uniti, occorre soddisfare tutt’una serie di regole ulteriori, imposte dal servizio postale degli Stati Uniti e dalle agenzie doganali e di protezione dei confini. Ad esempio, non è possibile inviare queste merci negli Stati Uniti, se non sono stati forniti in precedenza dei dati elettronici, che identifichino il mittente e il destinatario.

Con queste informazioni a disposizione, i servizi di sicurezza degli Stati Uniti possono effettuare dei controlli selettivi, anche se sono stati effettuati già dei controlli in fase di imbarco sul velivolo.

 

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Purtroppo una recente indagine ha messo in evidenza come non tutte le spedizioni siano accompagnate dall’invio tempestivo di informazioni sul mittente e destinatario e i servizi di sicurezza alla frontiera non sempre hanno messo a punto degli algoritmi, che permettano di individuare quali siano i mittenti e destinatari a maggior rischio, quindi meritevoli di ispezione specifica.

 

Il problema viene reso ancora più complesso dal fatto che spesso le spedizioni, come è possibile osservare nelle fotografie, fanno riferimento a dozzine di sacchi postali, all’interno delle quali si trovano centinaia di pezzi di corrispondenza. Diventa allora difficile individuare quale sia il sacco da aprire e quale sia il pezzo di corrispondenza da esaminare.

 

Un altro aspetto che non viene preso in sufficiente considerazione riguarda il fatto che la trasmissione dei dati di mittente e destinatario costituisce una trasmissione di dati personali, che dovrebbe essere soggetta a particolari vincoli. Questi vincoli sono oggi superati dall’approvazione del privacy shield, ma esistono ancora dubbi circa l’applicabilità di questo accordo anche per questa particolare categoria di dati da trasmettere.

 

Le due foto che seguono danno un’idea delle tipologie di contenitori che devono essere sottoposti a controlli di sicurezza: si va dai pallets ai carrelli con dozzine di sacchi e migliaia di pezzi di corrispondenza.

 

 

Adalberto Biasiotti



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