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I lettori di documenti di identità

I lettori di documenti di identità
Adalberto Biasiotti

Autore: Adalberto Biasiotti

Categoria: Security

04/07/2016

Un nuovo e prezioso strumento per migliorare il livello di sicurezza, all’ingresso di insediamenti critici e di altra natura, è offerto dalle nuove generazioni di lettori automatizzati di documenti di identità. Vediamo come funzionano. Di A. Biasiotti.

 
 
A metà del mese di marzo mi sono recato a Colonia, in Germania, per visitare una mostra annuale, dedicata alle apparecchiature che vengono utilizzate nei terminali aeroportuali, in particolare nelle aree riservate ai passeggeri.
 
Una visita a questa mostra porta sempre interessanti novità, che vanno dagli ultimi tipi di dispositivi radiogeni ai dispositivi di scansione dei documenti, che semplificano in modo drammatico l’opera degli addetti ai controlli di sicurezza. In particolare, nuove famiglie di lettori automatici di documenti di identità potranno certamente trovare presto applicazioni anche all’infuori del settore aeroportuale, ad esempio all’ingresso di infrastrutture critiche o di altre zone, dove la accuratezza di identificazione dei visitatori rappresenta un aspetto importante della sicurezza.
 

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Vediamo come funziona oggi questo aspetto, in molti insediamenti, e mettiamolo a confronto con cosa potrebbe avvenire un domani.
Oggi un visitatore che si presenta all’ingresso di un insediamento, dove è richiesta l’identificazione del visitatore, presenta un documento di identità. Il documento viene esaminato dall’addetto alla ricezione, i dati vengono trasferiti su un registro dei visitatori e quindi il documento viene restituito al visitatore, insieme ad una “pass” o tessera similare. In altri casi, l’addetto al ricevimento fa una fotocopia del documento e restituisce l’originale. In un terzo caso, il documento viene trattenuto fino a che il visitatore, terminata la visita, riconsegna il “pass”.
 
È una procedura che si presta indubbiamente a notevoli possibilità di errore, soprattutto quando si deve effettuare la trascrizione dei codici identificativi del documento sul registro dei visitatori.
Se poi si fa una fotocopia del documento, le perplessità aumentano perché poco si sa di ciò che accadrà di questa fotocopia. Abbiamo già avuto notizie di fotocopie che sono state utilizzate per usi impropri, ad esempio per attivare utenze cellulari intestati ad un ignaro soggetto, che si è poi visto recapitare bollette spropositate.
 
Vediamo invece come funziona la procedura di registrazione dei visitatori, utilizzando questi nuovi dispositivi. Come accennato in precedenza, ci troviamo davanti a lettori automatizzati, sui quali si appoggia il documento. Esistono lettori che leggono solo i passaporti, mentre esistono lettori combinati, che possono leggere anche le moderne carte di identità elettroniche.
Il bello di questi applicativi sta nel fatto che essi  permettono di scomporre automaticamente i codici letti sul documento in una tabella, che ne chiarisce il significato la funzionalità.
La foto che ho allegato a questo articolo dà una chiara idea di come il dispositivo provvede in forma automatica ad aggregare in modo appropriato i caratteri alfanumerici, compilando, in un certo senso, in forma automatica il registro dei visitatori.
 
Alcuni di questi lettori automatici dei documenti sono anche dotati di alcune caratteristiche sofisticate, che permettono ad esempio di rilevare segni caratteristici, riconducibili alla contraffazione dei documenti.
 
Poiché per solito il personale addetto al ricevimento non ha ricevuto la formazione specifica sul riconoscimento di documenti contraffatti, questa caratteristica è oltremodo preziosa.
Infine, l’utilizzo di questi dispositivi accelera in un modo straordinario il tempo di registrazione e riduce eventuali code all’ingresso, in quanto tutta l’operazione sopra illustrata si porta a termine nel giro di un paio di secondi, con un livello di accuratezza che ben poco ha a che vedere con un’operazione di trascrizione manuale.
 
Ancora una volta, i professionisti della sicurezza debbono avere conoscenza dell’esistenza di questi dispositivi, che spesso potrebbero risolvere con facilità problemi, diversamente piuttosto complicati da risolvere in modo efficiente ed efficace.
 
 
 
Adalberto Biasiotti




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Rispondi Autore: tinè sebasyiano - likes: 0
24/10/2020 (12:20:40)
volevo capire intanto tutti i dati letti dove andranno ad immettere, se ce un limite di num. di letture se una attrezzatura a norma di legge ed utilizzabile da tutti ed per ultimo il costo grazie a presto
Rispondi Autore: tinè sebasyiano - likes: 0
24/10/2020 (12:32:48)
mi ero dimenticato di chiedere se registra le informazioni lette e dove

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