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Riduzione della esposizione a CEM emessi da puntatrici elettromeccaniche

Riduzione della esposizione a CEM emessi da puntatrici elettromeccaniche
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Rischi campi elettromagnetici

13/12/2018

Disponibile sul sito PAF il documento “Valutazione dell’efficacia di una schermatura elettromagnetica per la riduzione dell’esposizione ai CEM emessi da puntatrici elettromeccaniche”.


La saldatura a punti è un metodo di saldatura a resistenza utilizzato per unire lastre metalliche sovrapposte o saldare bulloni. Le saldatrici a punti sono composte da due piccoli elettrodi cilindrici che serrano le componenti e applicano una corrente elevata per effettuare la saldatura. Da dati disponibili in letteratura [1] o pubblicati nella banca dati CEM del Portale Agenti Fisici emerge che tale processo è in grado di esporre i lavoratori a valori di campo magnetico superiori ai Valori di Azione (VA) prescritti dalla vigente normativa (D.lgvo 81/08 Titolo VIII Capo IV e smi).

 

Nell’ambito del presente studio vengono presentati i risultati preliminari dell'efficacia di un prototipo di schermatura elettromagnetica specificamente realizzata per saldatrici a punti dalla azienda G- Iron (Arezzo). Nel lavoro si presentano i risultati ottenuti su due saldatrici da banco.

 

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METODICHE DI MISURA

Le emissioni di campo magnetico a radiofrequenza sono state misurate nell’intervallo di frequenza da 5Hz a 400 kHz ed i risultati (tabelle 2,3) sono espressi in termini di valore di un indice di esposizione (IWP) calcolato rispetto al VA inferiore stabilito dal D. lgvo. 81/08 e rispetto ai livelli di riferimento per la popolazione generale indicati dalla Raccomandazione 1999/519/CE. L'indice di esposizione (IWP) è stato valutato applicando il metodo del picco ponderato (Weighted Peak) che costituisce la metrica di valutazione appropriata per i segnali complessi di campo elettrico e magnetico quali quelli di interesse nel caso in esame. I punti di misura sono stati individuati sia ai fini di caratterizzare l'esposizione degli operatori esposti (zone in prossimità della sorgente) sia per individuare la distanza di rispetto per la popolazione generale, ovvero la distanza dalla sorgente che garantisce il rispetto dei valori di riferimento per la popolazione generale. La valutazione di tale-distanza si rende necessaria per definire una zona ad accesso regolamentato - da delimitare con opportuna segnaletica - al fine di impedire che lavoratori con possibili controindicazioni all'esposizione tutelati, salvo casi particolari, dal rispetto delle prescrizioni per la popolazione generale, accedano accidentalmente all'area. Delimitare la zona ad accesso regolamentato consente inoltre di fornire una appropriata formazione ai lavoratori in relazione ai criteri e modalità di accesso all’area stessa nonché alle modalità di lavoro al suo interno, come prescritto dalla vigente normativa.

 

L'esposizione dei lavoratori addetti ai macchinari e stata valutata in particolare in corrispondenza del corpo dell’operatore: cranio, torace, bacino, arti, come illustrato nello schema di misura figura 2.

 

In tabella 1 si riportano le principali caratteristiche tecniche dei due apparati valutati

 

Tabella 1 - caratteristiche delle puntatrici oggetto di valutazione

 

In figura 1 e 2 si mostrano le schermature installate sugli stessi apparati.

 

STRUMENTAZIONE

La strumentazione utilizzata per le misure dei campi a radiofrequenza è la seguente:

Rivelatore marca MICRORAD modello NHT310

 

  • con sonda di campo elettrico con range da 5Hz 400 KHz - Marca MICRORAD modello PROBE 11E
  • con sonda di campo magnetico con range da 5Hz 400 KHz - Marca MICRORAD modello PROBE 308

 

Rivelatore campo elettrico e magnetico arca Narda modello BHP 50 G

 

Rivelatore campo magnetico marca Narda modello ELT 400 Le metodiche di misura adottate sono conformi a quanto prescritto dalla vigente normativa.

 

RISULTATI

Dalle misurazioni effettuate si evince che i campi magnetici emessi dalle puntatrici sono maggiormente intensi lungo la direzione laterale alle puntatrici stesse. E’ pertanto indispensabile che gli operatori durante l’utilizzo dei macchinari si posizionino frontalmente ad essi, lungo la direzione in cui i campi dispersi risultano essere di minore entità.

 

Le schermature oggetto di valutazione sono risultate efficaci per l’abbattimento dei campi dispersi. Le tabelle 2 e 3 mostrano il confronto tra i risultati delle emissioni di campi magnetici ottenuti in assenza ed in presenza delle schermature.

 

Dalle tabelle si evince che le schermature offrono un abbattimento medio dell'esposizione di circa il 30%.

 

Si noti che nel caso della puntatrice 2 (tabella 3) l’abbattimento raggiunge circa l’80% nelle posizioni occupate dalla testa e dall’addome dell’operatore; ciò dimostra che l’attenuazione fornita dalle schermature dipende fortemente dalla geometria della puntatrice e delle lastre schermanti.

 

 

Tabella 2 Confronto dei livelli di campo magnetico disperso dalla puntatrice 1 con e senza la schermatura

 

Tabella 3 Confronto dei livelli di campo magnetico disperso dalla puntatrice 2 con e senza la schermatura

 

Fig. 3 schema di misura puntatrici con e senza schermatura

 

CONCLUSIONI

I risultati preliminari dello studio dimostrano che è possibile ridurre considerevolmente l'esposizione occupazionale ai campi magnetici prodotti dalle puntatrici mediante l'installazione di schermature elettromagnetiche progettate e realizzate ad hoc, quali quelle in esame.

 

Dalle misurazioni effettuate emerge che entrambe le puntatrici nella configurazione schermata producono un livello di campo magnetico disperso inferiore ai Valori di Azione inferiori per i lavoratori nella posizione normalmente occupata dagli operatori. I valori di riferimento per la popolazione generale sono rispettati lungo la direzione laterale ad una distanza pari a circa 150 cm dalla puntatrice 1 ed a 130 cm dalla puntatrice 2, mentre lungo la direzione frontale le distanze di rispetto sono pari a 100 cm sia per entrambi gli apparati.

 

L’attenuazione fornita dalle schermature dipende fortemente dalla geometria della puntatrice e delle lastre schermanti, pertanto è possibile ottimizzare la progettazione di nuovi apparati schermati con l'obiettivo di ridurre al minimo l'esposizione dei lavoratori e l’estensione delle distanze necessarie per il rispetto dei limiti per la popolazione generale.

 

Iole Pinto, Andrea Bogi, Nicola Stacchini

Azienda Usl Toscana Sud-Est – Laboratorio Sanità Pubblica – Agenti Fisici

 

Francesco Picciolo

Dipartimento di Scienze della Terra, Fisiche e Naturali Università degli Studi di Siena

 

Rosaria Falsaperla, Giancarlo Burriesci

INAIL DiMEILA, Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale

 

L’articolo è tratto da:

PAF - Valutazione dell’efficacia di una schermatura elettromagnetica per la riduzione dell’esposizione ai CEM emessi da puntatrici elettromeccaniche (pdf)


 

 



Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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Rispondi Autore: Tadini Carlo - likes: 0
13/12/2018 (09:34:39)
interessante articolo tecnico. Presso alcune aziende abbiamo ottenuto su queste macchine una certa riduzione di campo elettrico e magnetico con la posa di schermi in alluminio e materiale plastico (multistrato) ma ho notato che la cosa importante e' soprattutto la geometria del sistema di schermatura , ovviamente il mio e' solo un piccolo contributo avendo valutato la cosa per alcuni mie clienti e con strumenti di misura piu' semplici . Grazie della vs. ricerca diffusa agli addetti ai lavori. un RSPP ...
Rispondi Autore: Roberto Piccin - likes: 0
14/12/2018 (14:16:46)
A che altezza dal piano di calpestio è situato il punto di saldatura? A questa altezza sono state eseguite delle misurazioni?

Grazie.
Rispondi Autore: Tadini Carlo - likes: 0
14/12/2018 (17:24:29)
buongiorno sig. Piccin , se ha rivolto al sottoscritto la domanda posso dirle che le misure sono state eseguite nella postazione di lavoro dell'operatore che salda per contatto le lamiere , quindi h a circa metri 1,40 verso torace e circa h 1.70 al cranio - circa 50 cm di distanza in orizzontale dalla punta di saldatura . buona serata.
Autore: Roberto Piccin
14/12/2018 (17:32:31)
Grazie; quali delle 13 misure (tra Puntatrice 1 e 2) si riferiscono a:
h = 1,4 m + posizione fronte puntatrice + 50 cm dal punto di saldatura?
Rispondi Autore: Tadini Carlo - likes: 0
15/12/2018 (10:46:36)
Buongiorno Sig. Piccin, queste domande le deve fare al PAF, io parlavo semplicemente della mia modesta esperienza sul campo su alcune macchine simili a quelle dal PAF ben studiate. Buona giornata.

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