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Tempo fa ho salvato un bambino

Brescia, 10 Mag - Gli ho salvato la vita e non mi ritengo un eroe ma soltanto una persona attenta che grazie ad una modalità di pensiero ha intercettato in tempi immediati un pericolo. Ero in compagnia di un'altra persona che non si è accorta di nulla. Una questione di riflessi, intuito e sensibilità. Questo aneddoto, che non mi interessa descrivere nel dettaglio della dinamica, mi è utile per dare un messaggio ai nostri lettori. 

 

Tutti noi possiamo fare la differenza per avere un livello di sicurezza maggiore nella società in cui viviamo. 

 

Tutti insieme possiamo fare la nostra parte e contribuire a fare diminuire il numero degli infortuni, a salvare persone dal farsi del male, a salvare addirittura delle vite umane come è capitato a me con quel bambino sconosciuto.

 

Perchè io l'ho salvato e la persona che era con me non si è resa conto nemmeno del fatto che stava accadendo, se non parecchi secondi più tardi, pur avendolo davanti agli occhi?

Ho una convinzione e un pensiero ricorrente che desidero condividere con i nostri lettori.

 

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Credo che la forma mentis di chi si occupa di sicurezza, corroborata dalla incessantezza degli input e dei pensieri ad essa relativi, porti alla determinazione di un livello di guardia e ad una sensibilità superiore alla media. 

 

Come fare ad elevare a tale livello di consapevolezza non solo gli addetti ai lavori legati alla sicurezza, ma il maggior numero di persone possibile?

 

La soluzione è a portata di mano. Si chiama formazione continua.

 

La formazione obbligatoria in materia di sicurezza sul lavoro va adeguata ai tempi. Deve evolversi e diventare formazione continua. Ogni settimana devono arrivare ai lavoratori (ma estenderei il destinatario ideale al cittadino in genere, ricordando che nelle case si muore quattro volte tanto che nei luoghi di lavoro) degli stimoli che inducano a pensare alla sicurezza che siano articoli, immagini, video, riunioni, test, pillole di formazione.

 

La goccia sulla roccia crea un buco se cade giorno dopo giorno per lungo tempo; se la stessa dose di acqua la versassimo tutta insieme scivolerebbe via senza lasciare traccia se non per pochi secondi.

 

Le organizzazioni devono superare i vincoli di legge e andare oltre, promuovendo sistemi di martellamento continuo che a conti fatti faranno risparmiare per il minor numero di infortuni migliorando così la qualità del lavoro e la salute delle persone nel suo complesso. 

 

Una missione per tutto coloro che si occupano di sicurezza: portare quante più persone possibili a "pensare sicuro". 

 

Una prima azione a costo zero: fare iscrivere alla newsletter di PuntoSicuro quante più persone possibili.

 

PuntoSicuro sta per compiere 20 anni. In 20 anni di attività, in cui mi sono onorato di dirigere il nostro giornale, siamo sempre stati fedeli alla nostra missione di offrire una informazione in materia di sicurezza approfondita, utile, superpartes, puntuale e i quasi 60.000 lettori iscritti al nostro quotidiano sono segno di stima e condivisione dei nostri principi. 

 

Ad Ambiente Lavoro a Bologna ad Ottobre 2019 festeggeremo l'anniversario. Stay tuned.

 

Luigi Matteo Meroni

Direttore di PuntoSicuro

 

 

PS: sì, è molto bello il pensiero di avere salvato un bambino. E' un pensiero di gioia e di vita.

 



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Rispondi Autore: MICHELE MONTRESOR - likes: 0
15/05/2019 (15:02:45)
Qualcuno la chiama “consapevolezza situazionale” e qualcun altro “stare sul pezzo” ma, “definizioni” a parte, la prontezza di “spirito” e di “pensiero” sono certamente auspicabili. Ringrazio pertanto il Direttore Meroni per l’aneddoto raccontato e nel ricordare a tutti noi “della prevenzione” che i processi educativi per la formazione e l’addestramento sono, appunto, processi continui e delicati. La loro importanza (sovente non ancora compresa dalle Organizzazioni – lavoratori compresi) è al pari della scuola obbligatoria (e non) che forma i futuri cittadini, si spera, futuri lavoratori (la precisazione, con i tempi che corrono, è d’obbligo).
Auspico pertanto che le Organizzazioni investano sempre più in formazione “mirata”, “efficace”, “interattiva”. In sintesi “UTILE”.
Ad Ambiente Lavoro a Bologna ad Ottobre 2019!
Disclaimer: la responsabilità dei contenuti dell’articolo è unicamente degli autori e non riflette necessariamente le opinioni dell’Organizzazione di appartenenza

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