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Esistono casseforti e casseforti!

Esistono casseforti e casseforti!
Adalberto Biasiotti

Autore: Adalberto Biasiotti

Categoria: Security

02/10/2019

Non vi è alcun punto di contatto fra una vera e propria cassaforte e i contenitori di sicurezza per uso domestico, perlopiù da incassare a muro, che vengono spacciati dai rivenditori come “casseforti”.

Basta recarsi all’interno di un centro commerciale, che tratta casalinghi ed attrezzature domestiche in metallo, per vedere presenti su numerosi scaffali dei contenitori, che vengono etichettati con la qualifica di “casseforti”. Per sottolineare vieppiù al potenziale acquirente la qualità e l’affidabilità di questi prodotti, spesso si fa anche riferimento a prodotti certificati in conformità alla norma UNI EN 14450.

 

È bene che l’acquirente di questi prodotti si renda conto che egli non sta per acquistare una cassaforte, bensì un contenitore sicuro per uso domestico, che ha caratteristiche di resistenza all’attacco ben inferiori, rispetto ad una cassaforte vera e propria. È forse questo il motivo per cui quasi ogni giorno le cronache ci informano di attacchi, perpetrati dai malviventi, spesso in assenza dei proprietari, che aprono in brevissimi tempi questi contenitori, asportano il contenuto e si allontanano rapidamente.

 

I contenitori in questione possono essere privi di qualsiasi certificazione, e quindi lasciano il tempo che trovano; più pericolosa diventa la situazione, quando questi contenitori sono promossi, sulla base di una specifica certificazione, rilasciate da enti accreditati, con riferimento alla norma UNI EN 14450:2018.

 

 

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Ricordo ai lettori il titolo esatto di questa norma, che recita:

UNI EN 14450:2018- Mezzi di custodia - Requisiti, classificazione e metodi di prova per la resistenza all'effrazione - Contenitori di sicurezza per uso domestico

 

Nel testo di questa norma mai si fa riferimento a casseforti, proprio per evitare possibili malintesi, da parte dell’acquirente, che crede di comperare una cassaforte, mentre invece sta acquistando un contenitore di sicurezza per uso domestico, che è tutt’altra cosa, soprattutto dal punto di vista della resistenza all’effrazione.

 

Se invece l’acquirente desidera acquistare una vera e propria cassaforte, egli deve cercare un prodotto che sia certificato in conformità ad un’altra norma, che porta questo titolo:

UNI EN 1143-1:2012 - Mezzi di custodia - Requisiti, classificazione e metodi di prova per la resistenza all'effrazione - Parte 1: Casseforti, casseforti per ATM, porte per camere corazzate e camere corazzate

 

Posso assicurare il lettore che l’analisi dei metodi di prova per la resistenza all’effrazione, applicabili alle casseforti, porta ad una differenza clamorosa, rispetto ai già menzionati contenitori per uso domestico.

 

Chi scrive rappresenta, su indicazione del ministero dello sviluppo economico, il comitato nazionale consumatori ed utenti-CNCU- e ha ricevuto specificamente l’incarico di partecipare alle attività normative su temi afferenti alla sicurezza domestica, vigilando sul fatto che tali normative soddisfino appieno le esigenze del consumatore medio.

 

Alla luce del fatto che sempre più spesso sugli scaffali dei centri commerciali e sulle pubblicità sui mezzi di comunicazione di massa si continua a fare riferimento a casseforti, che invece altro non sono che contenitori sicuri per uso domestico, sto valutando la possibilità di adire l’AGCOM, per segnalare questa presenza di pubblicità ingannevole.

 

Nel frattempo, si raccomanda a tutti gli utenti domestici, che desiderino migliorare il livello di sicurezza della propria abitazione, di prestare estrema attenzione a ciò che acquistano, avendo ben presente il fatto che un contenitore di sicurezza per uso domestico ha caratteristiche di resistenza all’effrazione completamente diverse, rispetto a quelle di una cassaforte vera e propria.

 

Adalberto Biasiotti




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Rispondi Autore: Paolo Giuntini - likes: 0
02/10/2019 (09:40:00)
Grazie per la puntuale precisazione

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