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Le problematiche attuali relative a salute e sicurezza sul lavoro

Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Sanità e servizi sociali

01/07/2009

Disponibile sul sito 626 CISL una tesi che affronta i “Problemi attuali in luogo di salute e sicurezza sul lavoro”. La normativa, le strutture per la prevenzione, i rischi, gli infortuni, le malattie professionali e un esempio di valutazione del rischio.

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Sul sito web 626 CISL - un sito curato dalla Cisl per la prevenzione e la salute e sicurezza dei lavoratori - sono raccolti diversi materiali utili a tutti coloro che si occupano di sicurezza sul lavoro in Italia.
Tra questi è presente una tesi scritta da Roberto Brianti, infermiere in servizio presso il reparto di Nefrologia e Dialisi dell’Ospedale "Belcolle" A.U.S.L. Viterbo, per un Master di I Livello in Management e Funzioni di Coordinamento delle Professioni Sanitarie e dal titolo:"Problemi attuali in luogo di salute e sicurezza sul lavoro".
 
 
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Nel documento si parte dalla premessa relativa ai dati sugli incidenti sul lavoro.
 
Ad esempio si ricorda che:
- “nell’Unione europea, secondo l’agenzia OSHA (Agenzia europea per la sicurezza sul lavoro), ogni anno 142.400 persone muoiono a causa di malattie professionali e 8.900 a causa di infortuni sul lavoro; fino ad un terzo delle 150.000 morti sul lavoro registrate ogni anno possono essere attribuite a sostanze pericolose presenti negli ambienti di lavoro nell’Unione europea; di queste, 21.000 sono riconducibili all’amianto;
- “secondo il 2° rapporto presentato il 4 febbraio 2008 da ANMIL dal titolo “Tutela e condizione delle vittime del lavoro tra leggi inapplicate e diritti negati”, “gli incidenti sul lavoro in Italia sono circa un milione l’anno e i morti più di mille, cioè, un lavoratore morto ogni sette ore”;
- il Censis (Centro studi investimenti sociali), con un indagine divulgata il 5 agosto del 2008, “sostiene che attualmente vi sono più morti bianche che omicidi: se negli ultimi 11 anni gli omicidi sono diminuiti di un terzo (da1042 casi nel 1995 a 663 nel 2006), nei cantieri e sui posti di lavoro l’anno scorso sono morti 1170 operai di cui quasi la metà in infortuni “stradali”, nel tragitto casa lavoro o travolti mentre lavoravano in strada”.
 
Partendo da questi dati il documento prosegue con una disamina della normativa vigente, delle strutture deputate alla prevenzione degli infortuni, dei rischi lavorativi (con particolare riferimento al comparto sanitario), della tipologia e stima di infortuni e malattie professionali.
Un capitolo è poi dedicato ad un esempio di valutazione del rischio chimico.
 
Questo dunque l’indice del documento:
 
1.  L’EVOLUZIONE DELLA LEGISLAZIONE IN MATERIA DI SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO
1.1  I principi cardine dell’attuale ordinamento in tema di salute e sicurezza sul lavoro
1.2 Dagli anni 50 alla Legge 626/94
1.3 Il D.L.gs n.626 del 19/09/1994
1.4 Dagli anni 90 al Decreto Bersani-Visco
1.5 Il Decreto Bersani-Visco
1.6 La Legge n.296 del 27/11/2006 (“Finanziaria 2007”)
1.7 La Legge n.123 del 03/08/2007: “Disposizioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro”
1.8 La Legge n.244 del 24/12/2007 (“Finanziaria 2008”)
1.9 Il D.L.gs n.81 del 09/04/2008: “Attuazione dell’art. 1 della Legge n.123 del 03/08/2007, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”
 
2  IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE:LA STRUTTURA DEPUTATA ALLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI E ALLA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI DI LAVORO
2.1 Il Ministero della Salute
2.2 Il Piano Sanitario Nazionale (P.S.N.) 2006-2008
2.3 Le Regioni
2.4 L’I.S.P.E.S.L.
 
3  L’ESPOSIZIONE AI RISCHI LAVORATIVI
3.1 Concetto di pericolo, rischio, valutazione del rischio
3.2 Classificazione e definizione dei rischi lavorativi
3.3 Il processo di valutazione del rischio
 
4  I NUOVI RISCHI LAVORATIVI EMERGENTI
4.1 Definizione di rischio emergente
4.2 L’Agenzia Europea per la sicurezza – L’Osservatorio Europeo dei rischi
4.3 I nuovi rischi psico-sociali emergenti
4.4 I nuovi rischi biologici
4.5 I rischi fisici emergenti
 
5  INFORTUNI SUL LAVORO E MALATTIE PROFESSIONALI
5.1 L’I.N.A.I.L. (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni  sul Lavoro)
 5.2 L’I.P.S.E.M.A. (Istituto di Previdenza del Settore Marittimo)
5.3 Definizione di incidente e infortunio sul lavoro
5.4 Le stime I.N.A.I.L. su infortuni e morti bianche per  l’anno 2007
5.5 Le malattie professionali (tecnopatie)
5.6 Le malattie professionali emergenti
5.8 Stress, burnout, mobbing, straining
 
6  I RISCHI LAVORATIVI NELLE STRUTTURE DEL S.S.N.: (REPARTI CLINICI DI DEGENZA E SERVIZI DI TERAPIA)
6.1 I dati statistici sugli infortuni sul lavoro nella sanità
6.2 I dati statistici sulle malattie professionali nella sanità
6.3 I rischi lavorativi nei reparti clinici di degenza e servizi di terapia
6.4 Le Liste di controllo I.N.A.I.L. come strumento di valutazione e gestione del rischio negli Ospedali
 
7  IL PROCESSO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO CHIMICO NELL’U.O. DI EMODIALISI DELL’OSPEDALE “BELCOLLE” AUSL VITERBO ED ATTUAZIONE DI PROCEDURE PER LA PREVENZIONE DI TALE RISCHIO.
7.1 Premessa normativa
7.2 Considerazioni sul concetto di rischio moderato
7.3 Fase n.1: “valutazione preliminare del rischio chimico nell’U.O. di Emodialisi dell’Ospedale “Belcolle” A.U.S.L. Viterbo”
7.4 Fase n. 2: “valutazione approfondita del rischio chimico mediante determinazione della soglia di rischio irrilevante per la salute e basso per la sicurezza dei lavoratori”
7.5 Revisione delle misure di prevenzione e protezione adottate dall’U.O. Emodialisi dell’Ospedale “Belcolle” A.U.S.L.  Viterbo con attuazione di procedure di interventi migliorativi per la corretta gestione del rischio chimico
 
 
Roberto Brianti, "Problemi attuali in luogo di salute e sicurezza sul lavoro" (formato DOC, 1.7 MB).
 
  
Tiziano Menduto



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