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Rischio cancerogeno nei luoghi di lavoro

Nei giorni scorsi si è svolto a Pisa il seminario “La prevenzione del rischio cancerogeno nei luoghi di lavoro”, organizzato dalle Unità Funzionali di Prevenzione, igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro (Pisll) di Pisa e Livorno in collaborazione con la Società Nazionale Operatori della Prevenzione (si veda PuntoSicuro n.696).

A livello nazionale è emerso che in Italia un terzo della forza lavoro è mediamente esposta a rischio cancerogeno.
Riguardo alle zone di Livorno e di Pisa, la maggiore incidenza di tumori si riscontra rispettivamente nella cantieristica navale e nell'industria del legno.
A Livorno la principale fonte di mesotelioma pleurico (125 casi tra il 1971 ed il 2002) è rappresentata dalla cantieristica navale, dai piccoli cantieri di riparazione, dalla produzione di vetri cavo, dall'edilizia e dal lavoro portuale.
Riguardo alle malattie professionali riscontrate tra gli addetti dell’industria del legno a Pisa, per il 17% dei casi di adenocarcinomi del naso (79 casi riscontrati nel globale dal 1970 al '90) si è stabilito un nesso di casualità con le lavorazioni realizzate.

Il mesotelioma può manifestarsi anche 20-30 anni dopo l’esposizione all’agente cancerogeno; oggi vi è un assestamento dei casi di mesotelioma connessi al lavoro, in quanto l'amianto è stato eliminato dal ciclo industriale dalla fine degli anni ’70.
E’ pertanto necessario portare avanti piani di intervento e di controllo nella popolazione e migliorare la cultura e la qualità della prevenzione.
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