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Le esperienze di prevenzione infortuni nel comparto costruzioni

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Edilizia

24/04/2008

Come progettare un intervento per prevenire gli infortuni nel comparto costruzioni? Quali esperienze sono stati fatte? A questa domanda risponde una rassegna della letteratura sugli interventi di prevenzione a cura del Dors piemontese.

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Interventi per la prevenzione degli infortuni nel comparto costruzioni: rassegna della letteratura. Di L.Gilardi, L.Fubini, A.Bena. Tratto da Dors (Centro di Documentazione per la Promozione della Salute della regione Piemonte).
 
Di fronte all’opportunità di progettare un intervento per prevenire un fattore di rischio o un danno, ci si domanda quali altri interventi siano stati fatti in questa direzione. Quindi si decide di cercare sulle banche dati e sui siti web accreditati gli studi in cui si descrive un intervento ma soprattutto se ne valuta l’efficacia nel prevenire un determinato problema di salute.
 
Con queste premesse è stato scritto dal Dors il documento “Interventi per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nel comparto costruzioni: rassegna della letteratura” (formato PDF, 990 kB).
 
 
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In questi anni – spiegano gli autori - sono già stati proposti e studiati numerosi interventi per prevenire gli infortuni occupazionali, tuttavia l’efficacia di questi risulta a tutt’oggi non chiara. Sono già anche stati fatti alcuni tentativi di ricapitolare e riassumere sistematicamente tali lavori, il più aggiornato dei quali risulta la revisione di Van der Molen 2007.
 
La revisione presentata dal Dors è un ulteriore approccio a questo argomento e si inserisce all'interno delle attività del Piano Regionale di Prevenzione sugli infortuni da lavoro della Regione Piemonte, le cui principali peculiarità riguardano:
- lo sviluppo delle capacità dei servizi territoriali di programmare in autonomia gli interventi per priorità;
- l’inserimento nella pratica di lavoro dell’evidence based prevention;
- l’utilizzo sistematico della valutazione di attività come base per la riprogrammazione degli interventi.
 
Risulta dunque particolarmente importante la disponibilità della revisione della rassegna della letteratura, che vuole andare oltre a quella già citata di Van der Molen, adottando criteri di selezione meno restrittivi ed inserendo, quando possibile, la letteratura italiana attualmente reperibile.
 


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