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Infortuni mortali nelle costruzioni: i dati del 2007

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Banche e vigilanza

17/01/2008

Dall’annuale monitoraggio della FILLEA CGIL i dati degli infortuni mortali nel settore delle costruzioni: 235 vittime nel 2007. La caduta dall’alto rimane la causa principale. Uno su sei è immigrato. Si muore di più al Nord.

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La FILLEA CGIL (Federazione Italiana dei Lavoratori del Legno, dell'Edilizia, delle industrie Affini) ha diffuso i dati dell’annuale monitoraggio sugli infortuni mortali nel settore delle costruzioni.
 
Nel 2007 sono state 235 le persone morte, un dato sicuramente in difetto a causa della difficoltà di reperire notizie sulla totalità degli infortuni che quotidianamente avvengono, che spesso vengono denunciati come incidenti domestici, automobilistici o non denunciati affatto.
 
La Fillea Cgil anche nell’anno passato ha monitorato giornalmente sul proprio sito internet gli eventi mortali nel settore delle costruzioni, fornendo nomi, età, nazionalità e cause, cercando di registrare in tempo reale l’andamento e le tendenze del fenomeno delle morti bianche.
 
Sebbene l’Inail abbia registrato nel periodo gennaio-settembre 2007 rispetto allo stesso periodo del 2006 una diminuzione degli infortuni dell’ 1,5% e del 2,1% di quelli mortali, confermando comunque il dato dell’aumento del 3,7% degli infortuni dei lavoratori immigrati che si infortunano il 50% in più degli italiani, i risultati dell’analisi della Fillea Cgil continuano ad essere preoccupanti.
 
Anche il 2007 è stato un anno nero, appena migliore del precedente ma ancora altamente critico.
Nel 2006 il sindacato delle costruzioni Cgil aveva registrato 258 casi mortali, nel 2005 le morti bianche erano state 191, per quanto riguarda gli anni precedenti nel 2004 avevamo contato 231 casi e 215 nel 2003.
 
Sempre analizzando i dati Fillea, continua ad essere alta e a crescere la percentuale delle vittime straniere. Quest’anno i lavoratori immigrati deceduti sono stati 39, a conferma dell’aumento della presenza di lavoratori stranieri nel settore che, in alcune regioni, arrivano all’80% della forza lavoro. Gli immigrati risultano i lavoratori più deboli ed esposti ad infortuni, solitamente i meno pagati e inquadrati a livelli più bassi, sia per difficoltà legate alla scarsa conoscenza della lingua, sia per mancanza di formazione. Inoltre la vigente normativa sull’immigrazione rende gli immigrati facili vittime di ricatto.
 
Lombardia, Veneto, Campania e Lazio ai primi posti
Come negli anni passati si muore di più al nord. La regione che registra il maggior numero di morti bianche continua ad essere la Lombardia con 43 casi, seguita dal Veneto 22, Campania 19 e Lazio 18.
 
Una persona su sei era immigrato
Una persona su sei era immigrato, esattamente come lo scorso anno, a conferma che gli stranieri sono i più colpiti. Su 235 vittime, il 16,60% (39 persone) era un lavoratore straniero. La regione più colpita da infortuni mortali di cui sono stati vittime lavoratori stranieri è stata la Lombardia con 9 casi, seguita dall’Emilia con 6, Veneto con 5 e Lazio con 4.
 
Tra le vittime anche due minorenni
La maggior parte delle vittime aveva tra i 46 e i 55 anni, segue la fascia di età tra 36 e 45, i 2 ragazzi minorenni morti nei cantieri nel 2007 avevano rispettivamente 16 e 17 anni. Rispetto al 2006 si è alzata l‘età delle vittime, un dato che dimostra il fatto che neanche l’esperienza preserva dai rischi e che fotografa un settore “invecchiato” nella composizione della forza lavoro.
 
La caduta dall’alto ancora la causa più frequente
La causa più frequente di infortuni è sempre più nel settore delle costruzioni la caduta dall’alto (42,55%). Tra le altre cause è da rilevare l’aumento dei casi di vittime travolte da gru, carrello elevatore o ruspa (20,85%), colpite da materiali di lavoro (14,89%).
 
Luglio e maggio i mesi più “neri”
Sono stati i mesi di luglio e maggio, seguiti da marzo e aprile, quelli più “neri” per quanto riguarda la mortalità nei cantieri edili nel 2007.
 
 

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Le tabelle riassuntive degli infortuni mortali nel settore delle Costruzioni nel 2007.
 
 
 
Infortuni mortali - Settore Costruzioni - gennaio/dicembre 2007
Ripartizione regionale
 
Casi
% A
su totale
 
di cui stranieri
% B
su totale
% B
su A
 
A
 
 
B
 
 
V.AOSTA
1
0,43%
V.AOSTA
 
0,00%
0,00%
PIEMONTE
14
5,96%
PIEMONTE
3
7,69%
21,43%
LIGURIA
5
2,13%
LIGURIA
 
0,00%
0,00%
LOMBARDIA
43
18,30%
LOMBARDIA
9
23,08%
20,93%
TRENTINO
3
1,28%
TRENTINO
2
5,13%
66,67%
ALTO ADIGE
4
1,70%
ALTO ADIGE
 
0,00%
0,00%
FRIULI
8
3,40%
FRIULI
 
0,00%
0,00%
VENETO
22
9,36%
VENETO
5
12,82%
22,73%
EMILIA
16
6,81%
EMILIA
6
15,38%
37,50%
TOSCANA
16
6,81%
TOSCANA
3
7,69%
18,75%
MARCHE
3
1,28%
MARCHE
 
0,00%
0,00%
UMBRIA
6
2,55%
UMBRIA
1
2,56%
16,67%
LAZIO
18
7,66%
LAZIO
4
10,26%
22,22%
CAMPANIA
19
8,09%
CAMPANIA
3
7,69%
15,79%
ABRUZZO
6
2,55%
ABRUZZO
 
0,00%
0,00%
MOLISE
 
0,00%
MOLISE
 
0,00%
 
PUGLIA
15
6,38%
PUGLIA
1
2,56%
6,67%
BASILICATA
3
1,28%
BASILICATA
 
0,00%
0,00%
CALABRIA
13
5,53%
CALABRIA
 
0,00%
0,00%
SICILIA
12
5,11%
SICILIA
1
2,56%
8,33%
SARDEGNA
8
3,40%
SARDEGNA
1
2,56%
12,50%
TOTALE
235
100,00%
TOTALE
39
100,00%
16,60%
 
 
 
 
 
 
 
NORD
116
49,36%
 
25
64,10%
 
CENTRO
43
18,30%
 
8
20,51%
 
SUD ISOLE
76
32,34%
 
6
15,38%
 
 
Infortuni mortali - Settore Costruzioni - Gennaio/dicembre 2007
Cause
caduta dall'alto
100
42,55%
travolto da gru,carrello elevatore o ruspa
49
20,85%
crollo struttura
25
10,64%
colpito da materiali lavoro
35
14,89%
folgorato
13
5,53%
altre cause
13
5,53%
totale
235
100,00%
 
 
Infortuni mortali - Settore Costruzioni- Gennaio/dicembre 2007
Classi di età
anni
TOTALE
% a su totale
 
A
 
15-25
18
8,45%
26-35
43
20,19%
36-45
50
23,47%
46-55
59
27,70%
oltre i 56
43
20,19%
totale
213
100,00%
data sconosciuta
22
 
totale
235
 
 
 
Per approfondimenti vedere la sezione dedicata al rapporto 2007 sugli infortuni nel settore costruzioni nel sito della FILLEA CGIL.



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