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Sicurezza nelle scuole: una ricerca nel Friuli Venezia Giulia

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Istruzione

13/12/2007

Sono stati resi pubblici i dati relativi ai “Risultati del monitoraggio sulla sicurezza ex Dlgs 626/1994 nelle Scuole della Regione” relativi ad un’indagine conoscitiva nelle scuole del Friuli Venezia Giulia

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Non è solo esperienza diffusa che le scuole italiane abbiano spesso strutture vecchie e fatiscenti. Sono purtroppo i dati che ci ricordano le carenze e i rischi che i nostri ragazzi devono affrontare frequentando edifici scolastici non a norma. Certo ci sono stati miglioramenti dai rilevamenti dell’Eurispes di cinque anni fa, ma certo i miglioramenti sono troppo lenti e sono legati più all’ambito della prevenzione che non di quello della manutenzione vera e propria.

 

E’ ad esempio quanto ci ricorda costantementeCittadinanzattiva, un movimento di partecipazione civica che dal 1978 promuove e tutela i diritti dei cittadini e dei consumatori. Nell’ultimo rapporto si evidenzia cheuna scuola su due è priva del certificato di prevenzione incendi, una su quattro non ha il certificato di agibilità statica, mentre quello di agibilità igienico-sanitaria manca nel 43% degli istituti.

 

 

Quello che ci sorprende oggi è che questi problemi possano essere evidenti anche in realtà regionali solitamente molto sensibili alle tematiche educative e scolastiche.

 

E’ il caso del Friuli Venezia Giulia e del documento intitolato “Risultati del monitoraggio sulla sicurezza ex Dlgs 626/1994 nelle Scuole della Regione” relativo ad un’indagine conoscitiva operata tramite un questionario in 208 scuole statali ed in 109 scuole paritarie di ogni ordine e grado.

 

Ne fa un resoconto la rivista “Rassegna Tecnica del Friuli Venezia Giulia” attraverso la penna di Elio Candussi.

 

 

Già è significativo, di un certo disinteresse verso queste problematiche, che meno della metà (pochissime le risposte delle scuole paritarie) delle scuole interrogate abbia risposto in modo solerte, come era da auspicarsi, alle domande della Regione.

 

 

Poi dai risultati emerge un dato anomalo: riguardo alla sicurezza nelle scuole esistono due realtà regionali, una confortante, con dati ben superiori alla media nazionale, ed una allarmante.

 

Il certificato di agibilità statica è presente, ad esempio, nell’82% dei casi a Pordenone contro il 29 % a Trieste e il 42% a Gorizia.

 

Poco diversi i dati relativi alladichiarazione di conformità degli impianti, presente nell’87% dei casi a Pordenone e solo nel 47% a Trieste e nel 59% a Gorizia.

 

Per finire il certificato di prevenzione incendi è presente a Gorizia solo nel 22% dei casi e nel 29% a Trieste.

 


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Se è palese che gli adempimenti relativi alla struttura dell’edificio scolastico siano di “competenza dell’Ente proprietario dell’immobile, cioè l’Amministrazione Comunale o quella

 

Provinciale” sono da chiarire i motivi della scarsità degli interventi.

 

Sicuramente il principale problema è di tipo economico, la mancanza dei fondi da parte degli Enti Locali, ma persistono probabilmente anche difficoltà di tipo culturale e politico. Difficoltà che sono evidenti negli “slittamenti che, da molti anni, vengono periodicamente concessi a livello nazionale o regionale riguardo la messa a norma degli edifici scolastici”.

 

 

Di questo problema hanno ampiamente parlato sia Punto Sicuro nei suoi articoli che la Legambiente nel suo rapporto Ecosistema scuola 2007.

 

 

In Finanziaria erano previsti investimenti per gli enti locali finalizzati alla messa in sicurezza e a norma degli edifici scolastici. Peccato che per questa messa a norma sia stato fissato un nuovo termine di scadenza: il 31 dicembre 2009.

 

 

Se pensate che non sia solo un problema di obbligatorietà è sufficiente continuare con i dati dell’indagine del Friuli Venezia Giulia relativi agli adempimenti, non “slittati”, a carico diretto della scuola e del suo dirigente.

 

Se il documento di valutazione dei rischi è presente nel 94% dei casi di Pordenone, lo è anche nel 87% a Gorizia. E la nomina del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza? Nel 90% dei casi a Udine, ma anche nel 67 % a Trieste.

 

 

Sperando che almeno entro il 2009 i dati regionali e nazionali possano migliorare, ci auguriamo un 2008 senza deroghe e proroghe alla sicurezza nostra e dei nostri figli.

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Rispondi Autore: Francesco Cuccuini - likes: 0
13/12/2007 (08:51)
Purtroppo nella scuola imperversano alcune favole:

1. le risorse sono scarse per cui...

2. di fronte ad una inadempienza o una non-conformità nelle proprie strutture scolastiche basta una comunicazione ad es. all'Amministrazione Comunale per ...sgravarsi della responsabilità.

Ovviamente risorse per le gite scolastiche non mancano.

Mai.
Rispondi Autore: Stefano - likes: 0
13/12/2007 (09:05)
Attenzione a non celarsi dietro alla scarsità di risorse economiche, tutti gli "attori" devono fare quello che è nelle loro possibilità. Mi riferisco sia alla segnalazione del rischio, sia alla messa in sicurezza, anche temporanea, sia alla oculata scelta degli interventi prioritari da eseguire sugli edifici scolastici. E' pur vero che al nord le strutture sono in possesso delle certificazioni della sicurezza (CPI, idoneità, conformità) e questo, mi domando, è solo dovuto alla maggiore sensibilità degli amministratori?

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