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Incidenti da gas: una riflessione sulle cause

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Sicurezza delle persone

31/05/2007

Il CIG ha presentato il rapporto relativo agli incidenti da gas combustibile dell’anno 2006. Come prevenire gli incidenti.

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Le problematiche più gravi nel contesto degli incidenti da gas combustibile nelle utenze domestiche sono riferibili a problematiche legate all’impianto di evacuazione dei prodotti della combustione e a carenza di manutenzione.

Quasi mai è il gas stesso a mettere in pericolo la vita umana: diversamente i sistemi di evacuazione dei prodotti della combustione sono frequentemente causa di incidenti”. Lo afferma il CIG (Comitato Italiano Gas) che nei giorni scorsi ha presentato Statistica incidenti da gas combustibile relativa al 2006.

Analizzando le cause degli incidenti infatti è emerso che nella distribuzione del gas canalizzato per usi civili, la principale causa degli incidenti e dei decessi è riferibile all’impianto di evacuazione dei prodotti della combustione non idoneo o mancante e/o insufficiente ricambio d’aria, che per il gas canalizzato ha causato il 30,6 % degli incidenti ed il 30,8% dei decessi.
La carenza di manutenzione è stata la seconda causa di incidenti provocandone il 21,2% e l’11,5% dei decessi.
Per il gas distribuito in bombole invece la principale causa degli incidenti 34,6% è dovuta alla carenza di manutenzione che ha causato il 20% dei decessi.

Il Comitato Italiano Gas ritiene che per limitare/ridurre tali accadimenti sia necessario un preciso impegno da parte di tutti, in primo luogo delle Istituzioni.
Il CIG, nel corso della presentazione del rapporto, ha rinnovato nuovamente il suo impegno nella sensibilizzazione delle istituzioni competenti sul fatto che un corretto turn-over degli apparecchi vetusti ed il mantenimento degli impianti alimentati a gas in condizione di efficienza, porterebbe ad una sicura riduzione degli incidenti.

E’ necessario inoltre promuovere campagne di informazione nei confronti della popolazione, anche multilingue, sui rischi connessi ad una non corretta utilizzazione dei gas combustibili e sugli adempimenti in materia previsti dalla legislazione vigente.

Altri interventi di sensibilizzazione dovrebbero essere indirizzati anche nei confronti dei soggetti interessati alle problematiche relative alle canne fumarie. “Non va dimenticato - afferma il CIG - che spesso alcune problematiche di specie insorgono già al momento della progettazione e costruzione delle stesse.”

I dati del 2006.
26.500.000 utenze
domestiche risultano attualmente interessate all’utilizzo di gas combustibili, per riscaldamento, per produzione di acqua calda sanitaria e per cottura cibi. 18.800.000 sono gli utenti (clienti finali civili) del gas naturale e 7.700.000 quelli del GPL.

Nella distribuzione del gas canalizzato per usi civili sono stati rilevati 170 incidenti, dei quali 14 mortali che hanno causato 26 decessi. Gli infortunati sono stati 334.
Per il GPL distribuito in bombole, sono stati rilevati 127 incidenti, dei quali 9 mortali che hanno causato 10 decessi. Gli infortunati sono stati 154.
Nel rapporto CIG sono stati considerati separatamente gli atti volontari (utilizzo del gas a fini dannosi) distinti in atti dolosi e in suicidi/tentati suicidi.
Relativamente al gas distribuito per canalizzazioni è stato riportato 1 incidente dovuto ad atto doloso, senza infortuni e decessi mentre per il GPL distribuito in bombole sono stati provocati 4 incidenti senza infortunati e nessun decesso.
In merito a incidenti causati da suicidi o tentati suicidi, per il gas canalizzato si sono registrati 13 incidenti con 9 infortunati e 4 deceduti, mentre per il GPL distribuito in bombole, per gli stessi motivi, sono stati rilevati 3 incidenti con 2 infortunati e senza decessi.


Come evitate gli incidenti.
Al termine del rapporto il CIG ha indicato alcuni punti di attenzione  per evitare e/o ridurre gli incidenti da gas.
Tra le “regole” indicate vi sono le seguenti:

- come prevede la legge, è necessario provvedere alla verifica (manutenzione) degli apparecchi, con particolare attenzione alle condizioni degli stessi, al corretto ed efficiente tiraggio del camino ed alle aperture di aerazione e ventilazione dei locali di installazione, che occorre mantenere libere e prive di occlusioni;

-occorre prestare altrettanta attenzione agli apparecchi di riscaldamento non raccordati a condotto di evacuazione dei prodotti della combustione quali ad esempio le stufe, gli scaldabagni, provvedendo a far eseguire anche su questi apparecchi e sull'efficienza del loro sistema di evacuazione le dovute verifiche;

- è fortemente sconsigliata la coesistenza di apparecchi alimentati a gas a camera aperta (Tipo B) e camini a legna;
Nei casi di prevista coesistenza tra apparecchi alimentati a gas e camini a legna, è necessario installare apparecchi a gas con la camera di combustione stagna rispetto all'ambiente (Tipo C).
Nel caso in cui già coesistano apparecchi a gas di tipo B e camini alimentati a legna, è indispensabile fare eseguire periodicamente da personale competente ed abilitato, un controllo che accerti la corretta evacuazione dei prodotti della combustione della caldaia con il camino a legna in funzione. La forte aspirazione (tiraggio) della canna fumaria del camino a legna, infatti può impedire ai prodotti della combustione della caldaia di essere correttamente evacuati, creando così condizioni di reale pericolo per chi soggiorna nell’ambiente;

- massima attenzione va posta all'aerazione dei localiper avere sempre una situazione di non pericolosità e idonea igienicità degli ambienti con permanenza di persone.
Spesso i principali problemi relativi agli impianti domestici a gas sono legati all’inefficienza delle canne fumarie e/o a condizioni dei canali da fumo non idonee.;

- i controlli vanno quindi fatti alle scadenze previste o ogni qualvolta sia ritenuto necessario; gli eventuali adeguamenti non devono essere procrastinati;

-infine non bisogna sottovalutare sintomi, come cefalea o nausea, specie se ricorrenti o riferibili alla permanenza nell'abitazione. Talvolta, infatti questi malesseri possono dipendere dalla presenza di prodotti della combustione all'interno degli ambienti;

- per limitare i rischi di fuoriuscite incontrollate di gas negli ambienti domestici, in modo particolare in quelli dove vivono persone anziane, è fortemente consigliato installare piani di cottura dotati all'origine di dispositivi di sicurezza per la rilevazione di fiamma su singoli fuochi (termocoppie);

- dove sono utilizzati tubi di gomma per il collegamento apparecchio-impianto, bisogna eseguire un controllo periodico sullo stato di conservazione del tubo di gomma; in ogni caso il tubo va sostituito entro la data di scadenza stampigliata sullo stesso;
Anche i tubi di collegamento apparecchio-impianto, flessibili, metallici, devono essere periodicamente controllati.


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