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Buone prassi per la sicurezza nelle PMI

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Linee guida e buone prassi

06/02/2007

Disponibili on line in lingua italiana le schede di 40 progetti attuati nell’Unione Europea. Idee per tutti i settori, multimedialità in risalto.

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Le piccole e medie imprese (PMI) occupano quasi due terzi della forza lavoro del settore privato nell’Unione europea; lavoratori per i quali il rischio di incorrere in un infortunio è maggiore rispetto a quello dei colleghi delle grandi aziende. Le imprese con meno di 50 dipendenti, rispetto alle grandi aziende, hanno infatti una percentuale quasi doppia di infortuni con esiti mortali.

L’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro, consapevole di questa reatà,  promuove - anche a livello economico -  e diffondere buone pratiche nel campo della prevenzione degli infortuni.

Con vari bandi, nel corso degli ultimi anni, l’Agenzia ha erogato finanziamenti volti a promuovere le migliori prassi, fornire informazioni, nonché sviluppare e gestire progetti di formazione in materia di sicurezza e salute per le PMI

Nel piano di finanziamenti relativo al biennio 2003-2004 i beneficiari hanno attuato 40 progetti, di cui 26 nazionali e 14 transnazionali, che prevedevanouna cooperazione transfrontaliera tra partner.
Per una maggiore diffusione delle buone prassi, l’Agenzia ha realizzato una pubblicazione che
riporta in maniera sintetica una rassegna dei progetti attuati.

“Dai progetti - spiega l’Agenzia - è emerso chiaramente il valore dei CD-ROM quale fonte di formazione e informazione plurilingue e interattiva, ma anche l’importanza di un uso generalizzato di Internet.
Gli approcci hanno spaziato dalla creazione di reti di sostegno per le PMI alle attività di consulenza diretta, mentoring e offerta di esperienze di lavoro agli adolescenti.
[…] Molte idee e tanti risultati dei progetti hanno un valore che va ben oltre i campi nei quali sono stati specificamente realizzati. Pertanto, tante PMI, se non tutte, trarranno sicuramente beneficio dalle idee e dalle informazioni contenute in queste relazioni per migliorare la qualità della vita lavorativa, ridurre il numero di infortuni e innalzare i livelli di salute.”

Dalle esperienze illustrate emerge che l’attenzione per la sicurezza e la salute sul lavoro può anche offrire un contributo importante per aumentare l’efficienza e la produttività dell’azienda.

Tra i programmi finanziati figurano anche progetti italiani.
Progetti transnazionali:
- Utilizzo più sicuro dei carrelli elevatori nelle PMI [IAL —Istituto della CISL (Confederazione italiana sindacati lavoratori) per la formazione professionale]
- Salute e sicurezza per le donne che prestano assistenza ad anziani e persone affette da varie forme di dipendenza [Federazione lavoratori funzione pubblica — Confederazione generale italiana lavoro (CGIL), Firenze]
- Formazione in materia di salute e sicurezza nei settori del lavoro atipico (Patronato INCA-CGIL)
progetti nazionali:
- Identificare i pericoli nel settore delle pulizie [Associazione cittadini per l’ambiente (ACPA)]
- Affrontare le percentuali di infortuni e i problemi della disabilità in agricoltura (Agriform — Ente bilaterale nazionale per la formazione professionale in agricoltura).

Buone prassi per ridurre i rischi per la sicurezza e la salute Promuovere la salute e la sicurezza nelle piccole e medie imprese (PMI) europee: piano di finanziamento PMI 2003-2004

[Per i progetti per la promozione nelle PMI finanziati nel 2001-2002 si consulti PuntoSicuro n.848 ]
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