Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Infortuni nel settore pesca

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Pesca e navigazione

12/12/2005

Immigrato e pescatore al sud: questo l’identikit del lavoratore del comparto pesca più a rischio di infortunio. I dati congiunti di Inail e Ispesl.

Pubblicità

L’indice di incidenza infortunistica della marineria di Mazara del Vallo è più che doppio rispetto alla media nazionale e i lavoratori stranieri si infortunano di più di quelli italiani: questi i dati evidenziati da un’analisi Inail pubblicata nell’ultimo numero del mensile Dati Inail.
 

---- L'articolo continua dopo la pubblicità ----





I dati sono stati elaborati dal Primo Rapporto Pesca,pubblicato a luglio 2005 congiuntamente da ISPESL (si veda in particolare la sezione del sito dedicata alla pesca), IPSEMA (Istituto di Previdenza per il Settore Marittimo) e INAIL.
 In Italia, infatti, la protezione dei lavoratori della pesca contro i danni da lavoro vede assicurati da INAIL coloro che operano su natanti di acque interne o su quelli marini fino a 10 tonnellate di stazza lorda mentre chi opera in imbarcazioni di alto mare è assicurato da IPSEMA, l’istituto nato nel 1994 dalle ceneri delle preesistenti tre Casse marittime.
 
La flotta marittima del nostro Paese rappresentava, nel 2002, l’11% della stazza lorda europea, con una dimensione media contenuta (9.500 battelli da 0 a 5,9 t a fronte di 300 natanti di oltre 100 t), inserita in un più generale ridimensionamento del settore.
 

 
Attraverso le informazioni raccolte dall’Ispesl, è stato possibile effettuare anche una stima della incidenza di infortunio nel settore della Pesca (circa 36 casi per 1.000 addetti), peraltro in linea con quanto riportato da altri studi e rapporti internazionali (ILO, EUROSTAT, NIOSH).

Dai risultati, emerge con particolare evidenza l’indice di incidenza infortunistica della marineria di Mazara del Vallo, il cui valore è più che doppio rispetto alla media nazionale. Tale dato può essere ricollegato oltre che ai sistemi di pesca praticati (con lunghi periodi di permanenza in mare), anche alla forte presenza di pescatori di nazionalità straniera (ormai superiore al 50%), il cui inserimento lavorativo e le condizioni di svolgimento dell’attività non sono sempre in linea con gli standard previsti dalla normativa sulla sicurezza. A conferma di questo particolare aspetto, nella Capitaneria di Ancona, dove è stato possibile disaggregare i dati per nazionalità, l’indice di incidenza infortunistica per i soli lavoratori stranieri è risultato pari a 66,4, vicino, dunque, al valore riscontrato a Mazara del Vallo.


Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!