Per utilizzare questa funzionalità di condivisione sui social network è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'
Crea PDF

Dai lettori: la sicurezza a scuola per gli allievi diversamente abili

Autore: Paolo Pieri

Categoria: Istruzione

03/04/2009

Un panorama degli obblighi normativi per la gestione in sicurezza degli allievi diversamente abili presenti nelle scuole. Le leggi, la valutazione dei rischi, le linee guida, le check list e le procedure. A cura dell’Ing. Paolo Pieri.

Pubblicità
google_ad_client

Pubblichiamo una sintesi di un articolo dedicato alla prevenzione degli incidenti nelle scuole in merito alla presenza di allievi “diversamente abili”.
L’articolo è a cura di Paolo Pieri (RSPP nel settore scuole) ed è stato pubblicato nella rivista “ Dirigere la scuola”.
 
---- L'articolo continua dopo la pubblicità ----



Nelle scuole italiane sta progressivamente aumentando la presenza degli studenti “ diversamente abili”, altrimenti noti come “portatori di handicap”. (…)
Ancora una volta la scuola riesce a rispondere positivamente ad un mandato socialmente utile: integrare l’individuo diversamente abile nella società.
Ma la scuola dimostra, in questo modo, di aver vinto solo una battaglia nella lotta contro la discriminazione sociale. Infatti la presenza sempre più diffusa di allievi diversamente abili sta accentuando la necessità di giungere ad una sostanziale revisione dell’ambiente di lavoro scolastico sia dal punto di vista strutturale ed impiantistico che procedurale e gestionale.
Se si considera poi che l’ambiente di lavoro scolastico è già da anni soggetto a profondi adeguamenti strutturali ed impiantistici, dovuti all’applicazione della normativa antincendio e più in generale della normativa sulla sicurezza dei lavoratori e dei luoghi di lavoro, si può ben comprendere che la situazione appare alquanto complessa e sempre più confusa.
 
La confusione è causata soprattutto dal fatto che nell’azienda scuola sono presenti due parti attrici della sicurezza ben distinte, ciascuna con specifiche responsabilità: l’ente proprietario dell’edificio scolastico (il Comune per le scuole dell’infanzia, primarie e medie inferiori, e la Provincia per le scuole medie superiori) e il dirigente scolastico nella sua qualità di datore di lavoro; come chiarisce la Legge 265/99 all’art.15, l’Ente proprietario deve effettuare gli adeguamenti strutturali-edili ed impiantistici mentre il dirigente scolastico deve preoccuparsi di attivare la gestione della sicurezza, formando il Servizio di Prevenzione e di Protezione, effettuando la valutazione dei rischi e predisponendo il piano di emergenza.
 
I due attori non possono però occuparsi della propria parte di responsabilità in modo del tutto autonomo: ciascuno rimane infatti collegato all’opera dell’altro. In altri termini, il dirigente scolastico dopo aver individuato e valutato i rischi presenti nella propria scuola, deve segnalarli all’Ente proprietario; parimenti l’Ente proprietario deve effettuare una programmazione triennale annualizzata degli interventi di adeguamento e di miglioria e comunicarla al dirigente scolastico. Ma non basta: il dirigente scolastico deve comunque attivare immediate misure gestionali e procedure comportamentali atte a contenere e ridurre il rischio o, nel caso estremo, a eluderlo totalmente mediante il divieto di accesso al luogo di lavoro pericoloso.
Il dirigente scolastico, pertanto, ha il dovere di garantire la salute e la sicurezza sia ai lavoratori/utenti “abili” sia a quelli “diversamente abili”, con o senza il contributo dell’Ente proprietario. (…)
 
Il datore di lavoro deve a maggior ragione proteggere le categorie particolarmente esposte ai pericoli che riguardano l’ambiente di lavoro. Ciò significa che egli deve organizzare il lavoro tenendo conto, se necessario, di eventuali lavoratori, utenti e visitatori portatori di handicap; così le porte, le vie di circolazione, le scale, le docce, i lavatoi, i gabinetti e i posti di lavoro utilizzati oppure occupati direttamente da persone diversamente abili, devono risultare accessibili ed ergonomici.
 
Ma come può il dirigente scolastico risolvere un problema così complesso?
Come può l’Ente proprietario adeguare gli ambienti di lavoro scolastici abbattendo le “ barriere architettoniche”, se già incontra una difficoltà estrema nell’opera di adeguamento dell’ambiente di lavoro fruito dalle persone abili?
 Il dirigente scolastico e l’Ente proprietario, innanzi tutto, devono farlo in quanto obbligati dalla normativa vigente:
- Legge 9/1/89 n.13 - Disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati.
- Decreto attuativo della Legge 13/89: D.M. 14/6/1989 n.236 - Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l'accessibilità, l'adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell'eliminazione delle barriere architettoniche.
- D.P.R. 24 luglio 1996, n.503, - Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici (presentato più estesamente nel documento allegato, ndr). (…)
 
Se poi si vuole considerare il problema della gestione della sicurezza nelle situazioni di emergenza, diventa interessante la rilettura applicativa delle soprascritte norme che ha fatto il Ministero dell’Interno (leggasi “ Vigili del Fuoco”), producendo le circolari e note informative seguenti:
- Circolare n. 4 del 1 marzo 2002 - Linee guida per la valutazione della sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro ove siano (o possano essere) presenti persone disabili.
- Il soccorso alle persone disabili: indicazioni per la gestione dell’emergenza – Opuscolo informativo redatto dal Dipartimento dei Vigili del Fuoco del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile – febbraio 2004.
- Circolare n°880 del 18 agosto 2006 – La sicurezza antincendio nei luoghi di lavoro ove siano presenti persone disabili: strumento di verifica e di controllo (check list).
In particolare, l’opuscolo informativo redatto dal Gruppo di lavoro “Sicurezza delle persone disabili” dei Vigili del fuoco individua quelle categorie di disabilità in cui è più comune imbattersi, ovvero: disabilità motorie, disabilità sensoriali e disabilità cognitive. Segnala, inoltre, la necessità di ricordare che una persona non identificabile come disabile in condizioni ambientali normali, se coinvolta in una situazione di crisi potrebbe non essere in grado di rispondere correttamente, adottando, di fatto, comportamenti tali da configurarsi come condizioni transitorie di disabilità. (…)
 
La Check list elaborata dai Vigili del Fuoco rappresenta un utile strumento operativo finalizzato ad individuare gli elementi significativi per la sicurezza di tutte le persone (ed in particolare di quelle con disabilità) nei luoghi di lavoro, contribuendo a far emergere le condizioni di criticità alle quali contrapporre concrete soluzioni tecniche e gestionali: in essa viene considerata la sequenza delle azioni che dovrebbero essere svolte da ciascun individuo coinvolto in una situazione di emergenza, dal momento in cui viene percepito l’allarme fino al raggiungimento del luogo sicuro (un breve indice della check list si trova nel documento allegato, ndr). (…)
 
Proviamo, in conclusione, a fare un po’ di ordine.
Il dirigente scolastico potrebbe, in prima istanza, compilare insieme al proprio Servizio di Prevenzione e di Protezione, la Check list dei Vigili del Fuoco, per individuare le necessità di adeguamento dell’edificio scolastico, sia dal punto di vista procedurale e gestionale, come sua competenza,  che da quello strutturale-impiantistico, da segnalare immediatamente all’Ente proprietario.
L’Ente proprietario dovrebbe analizzare gli esiti di tale indagine con un occhio “più tecnico” di quello del dirigente scolastico, e successivamente programmare gli interventi di adeguamento, e inviare al dirigente scolastico, nell’immediato, una relazione che illustri la situazione contingente dell’edificio scolastico al riguardo della possibilità di ospitare persone diversamente abili.
 
La fase ancora successiva appare irrimediabilmente la più delicata: il dirigente scolastico dovrà valutare attentamente la presenza all’interno della propria scuola delle risorse umane con le quali sopperire alle carenze strutturali e impiantistiche contingenti e, dopo aver predisposto adeguate procedure, istruire il personale e farlo esercitare periodicamente.
Del resto è doveroso ricordare che l’adeguamento strutturale e impiantistico dell’edificio scolastico può essere irrimediabilmente inficiato dalla carenza informativa, procedurale e comportamentale del personale scolastico.
Risulta pertanto fondamentale curare attentamente le procedure e le esercitazioni riferite al sostegno e all’accompagnamento dei diversamente abili, sia nelle situazioni ordinarie che in quelle straordinarie costituite dall’emergenza.
 
Il dirigente scolastico deve pertanto analizzare con la lente di ingrandimento:
- le caratteristiche degli allievi diversamente abili presenti nella sua scuola;
- le esigenze didattiche degli allievi diversamente abili: i locali che devono frequentare e le relative problematiche di accompagnamento;
- le reali possibilità recettive dell’edificio scolastico, da comunicare alla commissione interna per la formazione delle classi e all’ufficio scolastico provinciale;
- il numero e la tipologia di docenti di sostegno e il relativo orario;
- il numero di accompagnatori necessario a coprire l’intero orario scolastico dell’allievo diversamente abile nei casi di emergenza;
- l’adeguamento del piano di emergenza e delle esercitazioni periodiche in funzione della presenza degli allievi diversamente abili;
- la necessità di individuare gli “spazi calmi” o ”luoghi sicuri” ove accompagnare immediatamente i diversamente abili in caso di emergenza;
- la possibilità di dotare il personale di ausili che possano agevolare l’accompagnamento sia nelle situazioni ordinarie che in quelle di emergenza;
- la necessità di adeguare la segnaletica  e le procedure comportamentali in funzione della presenza degli allievi diversamente abili;
- la formazione del personale dedicato al sostegno e all’accompagnamento;
 
Ma tutto questo, sia ben chiaro, il dirigente scolastico non lo deve fare da solo. La consultazione con i lavoratori ed i loro rappresentanti sulla salute e la sicurezza costituisce anche in questo caso un fattore essenziale per la prevenzione effettiva dei rischi ai quali possono essere esposte le persone diversamente abili. Per lo stesso motivo è auspicabile il coinvolgimento delle persone disabili e/o delle loro famiglie nel processo volto a garantire una “sistemazione ragionevole” nell’ambiente di lavoro.
 
 
 


 

Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
Per visualizzare questo banner informativo è necessario accettare i cookie della categoria 'Marketing'

Pubblica un commento

Ad oggi, nessun commento è ancora stato inserito.

Pubblica un commento

Banca Dati di PuntoSicuro


Altri articoli sullo stesso argomento:


Forum di PuntoSicuro Entra

FORUM di PuntoSicuro

Quesiti o discussioni? Proponili nel FORUM!