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Sorveglianza sanitaria e accertamenti in materia di alcol e stupefacenti

Sorveglianza sanitaria e accertamenti in materia di alcol e stupefacenti
Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Alcol e droghe

07/09/2021

Una tesi di laurea si sofferma sulla sorveglianza sanitaria nel d.lgs. n. 81/2008 con riferimento alle criticità relative agli accertamenti in materia di alcol e stupefacenti. La necessità di un intervento chiarificatore da parte del legislatore.

Ferrara, 7 Set – Esaminando la normativa relativa alla sorveglianza sanitaria, “è possibile riscontrare come questa attività – nel suo esplicarsi – si imbatta in una pluralità di aspetti sensibili, tra i quali il più rilevante è senza dubbio rappresentato dalla necessità di sottoporre gli individui-lavoratori ad accertamenti sanitari, con i conseguenti corollari in termini di eventuali risvolti sul rapporto lavorativo, di garanzia della dignità e della riservatezza dell’individuo nello svolgimento degli accertamenti clinici”.

In particolare qualora dalle risultanze di questi emerga una “incompatibilità tra lo stato di salute dell’individuo e lo svolgimento della mansione, le norme del Testo Unico” ( D.Lgs. 81/2008) attribuiscono “rilevanza in linea di principio alla conservazione del rapporto di lavoro, disponendo la rimozione del lavoratore dalla mansione rischiosa e la sua successiva adibizione a mansioni diverse ove possibile, allontanando così quanto più possibile nel tempo lo spettro di una eventuale risoluzione del rapporto lavorativo”. Tuttavia queste considerazioni “possono essere solo parzialmente accolte in relazione agli accertamenti in materia di alcol e stupefacenti”.

 

A segnalare, con queste parole, tale problematicità e ad affrontare il tema degli accertamenti in materia di alcol e stupefacenti è una tesi di laurea, pubblicata dall’Osservatorio per il monitoraggio permanente della legislazione e giurisprudenza sulla sicurezza del lavoro costituito presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.

La tesi elaborata da Lorenzo Vecchi - Tesi di Laurea in Sicurezza nei luoghi di lavoro, Dipartimento di Giurisprudenza, Università degli Studi di Ferrara, a.a. 2018-2019 – si intitola “La sorveglianza sanitaria nel d.lgs. n. 81/2008: criticità relative agli accertamenti in materia di alcol e stupefacenti”.

 

Nel presentarla l’articolo si sofferma sui seguenti argomenti:

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La tesi sugli accertamenti in materia di alcol e stupefacenti

Riguardo ai possibili “momenti di tensione” tra attività di sorveglianza sanitaria e diritti individuali, la tesi si sofferma dunque sulla questione – “particolarmente sensibile e caratterizzata da plurime criticità interpretative” – che riguarda gli “accertamenti finalizzati a verificare l’uso di stupefacenti o eventuali stati di alcool dipendenza del lavoratore, il cui esperimento è consentito dalla previsione ex comma 4 dell’Art. 41 del D.lgs. 81/08”.

Chiaramente l’esito in senso positivo di questi accertamenti, nati per garantire la sicurezza del lavoratore e dei terzi in caso di attività svolte in condizioni psicofisiche inidonee, “può influire negativamente dal punto di vista del lavoratore per quanto concerne la prosecuzione del rapporto di lavoro”.

 

In questo senso l’obiettivo della tesi è quello da un lato di ricostruire il quadro normativo relativo all’attività del medico competente e alla sorveglianza sanitaria, e successivamente focalizzare l’indagine sugli accertamenti in materia di alcol e stupefacenti e, infine, sui vari aspetti problematici in relazione al tema della garanzia della riservatezza dell’individuo.

 

La necessità di un intervento chiarificatore da parte del legislatore

Riprendiamo dalla tesi, che vi invitiamo a leggere integralmente, alcune conclusioni dell’autore.

 

Si indica che dall’analisi della disciplina emerge “come sussistano asimmetrie nell’individuazione delle mansioni interessate ai controlli in materia di alcolici e stupefacenti”.

 

Il documento - con riferimento al testo delle “Linee di indirizzo per la prevenzione di infortuni gravi e mortali correlati all’assunzione di alcolici e di sostanze stupefacenti, l’accertamento di condizioni di alcol dipendenza e di tossicodipendenza e il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e di sicurezza sul lavoro” (trasmesso dal Ministero della salute il 7 luglio 2017 ai “fini del raggiungimento di un’intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni”) - segnala che viene proposto “un nuovo catalogo unitario di attività lavorative interessate dai controlli” e le linee di indirizzo “paiono muoversi nella giusta direzione, garantendo omogeneità di trattamento a mansioni esposte a un medesimo fattore di rischio”.

 

Tuttavia il punto più carente dell’intera disciplina – continua la tesi – “è quello relativo alle sostanze alcoliche. Quest’ultima infatti non si cura di regolare – contrariamente alla normativa relativa alle sostanze stupefacenti e psicotrope – le modalità di effettuazione degli accertamenti sanitari e le relative conseguenze di questi sul rapporto lavorativo, limitandosi l’accordo del 16 marzo 2006 alla mera individuazione delle attività interessate ai controlli in parola”. E si ricorda come la normativa “non si preoccupi di esplicitare l’obbligo della sorveglianza sanitaria in relazione alle attività individuate, evidenziando peraltro discrepanze in merito all’assegnazione delle competenze per lo svolgimento dei controlli alcolimetrici”.

 

Questa situazione porta a risultati “facilmente intuibili in termini di disomogeneità applicativa. Di più: tale scenario può inficiare la tutela dei diritti del lavoratore sottoposto agli accertamenti, segnatamente privandolo di canali certi entro i quali indirizzare eventuali contestazioni avverso le risultanze dei controlli, e lasciando un velo di indeterminatezza riguardo a eventuali conseguenze inerenti la prosecuzione del rapporto lavorativo”.

 

Fatte queste considerazioni “emerge la necessità oramai indifferibile di un definitivo intervento chiarificatore da parte del legislatore, anche in ossequio alla previsione dell’Art. 41 comma 4-bis del D.lgs. 81/08 sul riordino della materia, che attende (finora invano) di trovare attuazione da poco più di un decennio”.

 

Articolo 41 - Sorveglianza sanitaria

(…)

4-bis. Entro il 31 dicembre 2009, con accordo in Conferenza Stato-Regioni, adottato previa consultazione delle parti sociali, vengono rivisitate le condizioni e le modalità per l’accertamento della tossicodipendenza e della alcol dipendenza.

(…)

 

Non resta dunque che attendere “un celere intervento da parte del legislatore, che a dispetto dell’impegno profuso e delle proposte formulate, ad oggi non è giunto a produrre un nuovo testo normativo, ingenerando un’attesa troppo a lungo protratta di una rivisitazione ispirata alla certezza del diritto, da cui a fortiori non è possibile prescindere ogni qual volta la legge si appresti a incidere sui diritti degli individui”.

 

L’indice della tesi di laurea

Concludiamo riportando l’indice della tesi “La sorveglianza sanitaria nel d.lgs. n. 81/2008: criticità relative agli accertamenti in materia di alcol e stupefacenti”:

 

CAPITOLO 1 - IL RUOLO DELLA SCIENZA MEDICA NELLA TUTELA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO

1.1. Introduzione e premesse dell’indagine

1.2. Diritto alla salute e ambiente di lavoro: fondamenta normative e orizzonti della questione

1.2.1. Ambiente di lavoro e prospettive evolutive: un concetto sempre più sfuggente? Alcuni spunti di riflessione

1.3. La figura del medico di fabbrica e la sorveglianza sanitaria: un breve excursus storico

1.4. Dal medico di fabbrica al medico competente: il decreto legislativo 626/94

 

CAPITOLO 2 - LA FIGURA DEL MEDICO COMPETENTE

2.1. Le disposizioni normative di riferimento

2.2. I caratteri generali della figura del medico competente e la sua definizione attuale

2.3. I requisiti formali necessari per lo svolgimento della professione

2.4. Le modalità di svolgimento del ruolo di medico competente e il relativo inquadramento giuridico

2.5. Gli obblighi del medico competente

2.6. Profili di responsabilità e sanzionatori della figura del medico competente

 

CAPITOLO 3 - LA SORVEGLIANZA SANITARIA: FUNZIONI TIPICHE E AMBITO OPERATIVO

3.1. Aspetti generali

3.2. Quando è obbligatoria la sorveglianza sanitaria?

3.3. Il contenuto dell’attività di sorveglianza sanitaria

3.3.1. Le visite mediche preventive: rispetto all’assegnazione a specifica mansione; in occasione del cambio di mansione; precedente alla ripresa del lavoro

3.3.2. La visita periodica

3.3.3. La visita alla cessazione del rapporto lavorativo

3.3.4. La visita su richiesta del lavoratore

3.3.5. La visita preventiva in fase preassuntiva  

3.3.6. Un caso particolare: la verifica di assenza di condizioni di alcol dipendenza e di assunzione di sostanze psicotrope e stupefacenti (cenni)

3.4. I giudizi del medico competente e le loro conseguenze

3.5. La tenuta delle cartelle sanitarie e di rischio

3.6. I rapporti del medico competente con il SSN e le relazioni in sede di riunione periodica

 

CAPITOLO 4 - DIRITTI INDIVIDUALI E SORVEGLIANZA SANITARIA: PROFILI CRITICI

4.1. Uso (e abuso) di alcol e sostanze stupefacenti: uno sguardo d’insieme e linee d’azione sovranazionali

4.2. Le principali fonti dell’ordinamento domestico

4.3. Alcol e accertamenti sanitari tra l. 125/01 e Testo Unico

4.3.1. Le conseguenze degli accertamenti sul rapporto di lavoro

4.4. Sostanze stupefacenti e psicotrope e accertamenti sanitari: tra D.P.R. 309/90 e D.lgs. 81/08

4.4.1. Le conseguenze degli accertamenti sul rapporto di lavoro

4.5. Possibili orizzonti evolutivi della normativa: le linee guida del 2017

 

CONCLUSIONI

BIBLIOGRAFIA

 

 

RTM

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l'articolo:

“La sorveglianza sanitaria nel d.lgs. n. 81/2008: criticità relative agli accertamenti in materia di alcol e stupefacenti”, tesi di Lorenzo Vecchi - Tesi di Laurea in Sicurezza nei luoghi di lavoro, Dipartimento di Giurisprudenza, Università degli Studi di Ferrara – Relatrice Prof.ssa Stefania Buoso, Correlatrice Dott.ssa Elena Bellettini, anno accademico 2018/2019.

 


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