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Procedure di emergenza e piani di evacuazione nelle scuole

Tra i contenuti messi a disposizione dal sito “Sicurinsieme”, un documento per affrontare le emergenze in ambito scolastico. Prima parte: i piani di emergenza e i compiti da assegnare.

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Il Comando dei Vigili del Fuoco di Genova in accordo con altre amministrazioni pubbliche ha dato vita ad un programma unitario, denominato "Sicurinsieme", la cui attività, mirata alla divulgazione e formazione sulla prevenzione e sicurezza, parte dall’idea che sia necessario “conoscere” per prevedere, prevenire e intervenire adeguatamente in relazione agli incidenti che ci possono capitare nella vita di tutti i giorni.
 
Tra i materiali disponibili nell’area download del sito è presente “Piano di evacuazione - Pianificazione delle procedure di emergenza”, un documento relativo alle modalità di affrontare le emergenze nel mondo della scuola. Un mondo, quello scolastico, che non sempre eccelle in materia di sicurezza e prevenzione, come evidenziato dal “V Rapporto su sicurezza, igiene e comfort degli istituti scolastici”, realizzato da Cittadinanzattiva.
 
Il documento di Sicurinsieme ha l’obiettivo di “consentire agli operatori scolastici di effettuare l’evacuazione con semplicità, utilizzando tutte le risorse umane, assegnando ad ogni addetto uno o più compiti e la responsabilità derivante”.
 
Piano di emergenza
Il piano di emergenza costituisce uno “schema organizzativo che definisce i compiti da svolgere in funzione delle varie ipotesi di emergenza”. Nel corso delle prove di evacuazione, “da effettuare almeno due volte durante l’anno scolastico” (D.L.577/82), deve essere verificata la “funzionalità del piano al fine di apportare gli eventuali correttivi per far aderire il piano alla specifica realtà alla quale si applica”.
 
L’ambiente
Per costruire un corretto piano di evacuazione è necessario conoscere molto bene l’ambiente scolastico. E’ necessario individuare le “caratteristiche spaziali e distributive dell’edificio (ad esempio il numero di piani ed aule per piano), utilizzando le piante e le planimetrie a disposizione, integrandole ove presentassero delle carenze ed aggiornando gli eventuali cambiamenti (modifiche nelle destinazioni d’uso, spostamento di muri, chiusura di porte, ecc.).
Nelle piante dei diversi piani dovranno essere opportunamente indicati tutti i luoghi in cui si possono verificare le situazioni di pericolo” (laboratori, palestre, biblioteche, magazzini, centrali termiche, ecc.), “le strutture e gli impianti di sicurezza (scale ed uscite di sicurezza, estintori, idranti, ecc.) nonché i luoghi sicuri o aree protette in cui possono trovare rifugio gli occupanti della scuola”.
Inoltre è importante conoscere al dettaglio, e per ogni piano , il numero di docenti, allievi e personale non docente, magari individuando anche la fascia oraria di massima presenza delle persone nell’edificio.
 
 


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Procedure e compiti
La procedura, relativa al piano di evacuazione, deve “specificare nel dettaglio chi fa e che cosa, seguendo una certa logicità di azioni nel tempo”.
Il Capo d’Istituto deve identificare alcuni compiti da assegnare al personale docente e non.
Per ogni compito sarà necessario individuare almeno 2 responsabili, in modo da garantire una continuità della loro presenza:
 
- Responsabile all’emanazione dell’ordine di evacuazione (normalmente Capo di Istituto e, come sostituto, il Vicario) che, al verificarsi di una situazione di emergenza, assume il coordinamento delle operazioni di evacuazione e di primo soccorso;
- Personale incaricato della diffusione dell’ordine di evacuazione;
- Personale di piano o di settore responsabile del controllo del regolare completamento delle operazioni di evacuazione;
- Personale incaricato di effettuare le chiamate di soccorso ai Vigili del Fuoco, alle Forze dell’Ordine, al Pronto Soccorso e ad ogni altro organismo ritenuto necessario;
- Personale incaricato dell’interruzione della erogazione dell’energia elettrica, del gas e dell’alimentazione della centrale termica;
- Personale incaricato dell’uso e del controllo periodico dell’efficienza di estintori e idranti;
- Personale addetto al controllo quotidiano della praticabilità delle uscite di sicurezza e dei percorsi per raggiungerle.
 
La diffusione dell’ordine di evacuazione, in caso di situazione di grave pericolo, che richieda l’abbandono immediato dei locali, potrà essere data “da chiunque responsabilmente per primo venga a conoscenza dell’evento”. E’ opportuno, non essendo il personale scolastico particolarmente addestrato alla sicurezza, “definire a priori in quali casi consentire la diramazione dell’allarme senza ricorrere immediatamente al Capo dell’Istituto”.
 
Come indicato nel documento il Responsabile della scuola in caso di emergenza coordina le operazioni di evacuazione, ma è aiutato in questo dal Nucleo Operativo.
 
Il Nucleo Operativo, costituisce la prima commissione tecnica d’emergenza, si attiva presso l’Ufficio della direzione didattica ed è normalmente composto da due insegnanti più il Responsabile didattico.
 
Ha il compito di:
- attivare tutte le risorse esterne (Vigili del Fuoco, forze di Polizia,...) per fronteggiare l’emergenza;
- verificare che le operazioni di evacuazione siano eseguite in modo idoneo e “che nessuna persona sia rimasta in zona pericolo”;
- “entrare in possesso, ad evacuazione effettuata e nel più breve tempo possibile, dei rapporti di evacuazione compilati dagli insegnanti di ciascuna classe”;
- mettersi a disposizione delle “autorità competenti in materia”;
- decidere, in coordinamento con le Autorità statali e con comunicazione del Responsabile didattico,  l’eventuale cessazione dello stato di emergenza.
 
È possibile scaricare e consultare direttamente dal sito Sicurinsieme il documento “Piano di evacuazione - Pianificazione delle procedure di emergenza” (formato pdf, 916 Kb)
 
 
Tiziano Menduto
 



Creative Commons License Questo articolo è pubblicato sotto una Licenza Creative Commons.
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Rispondi Autore: evcfwevbef - likes: 0
28/03/2012 (14:18:00)
gbm,vf

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