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Datori, dirigenti e preposti: continuita’ e novita’ nel Testo Unico

Tiziano Menduto

Autore: Tiziano Menduto

Categoria: Dirigenti

05/10/2009

Disponibile un documento del Centro Studi “Massimo D’Antona” sul nuovo assetto di obblighi e responsabilità delineato dal Testo Unico per datori, dirigenti e preposti. La continuità rispetto alla normativa precedente e i passi in avanti compiuti.

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I Working Papers del Centro Studi di Diritto del Lavoro Europeo “Massimo D’Antona” costituiscono una sede di confronto su diverse tematiche relative al diritto e alla politica sociale comunitaria, al diritto del lavoro, alle relazioni industriali, al mercato del lavoro, …
Quando le tematiche affrontate da questi documenti si occupano anche di aspetti correlati alla sicurezza sul lavoro, PuntoSicuro ne segnala il contenuto ai propri lettori.
  
  
 
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Un documento che riprende, con integrazioni e note bibliografiche, il testo di una relazione al seminario “La sicurezza sui luoghi di lavoro: Profili della responsabilità datoriale”, tenutosi al Tribunale di Nola - Reggia degli Orsini, il 19 dicembre 2008.
 
Nota: l'intervento presentato è precedente all'entrata in vigore delle modifiche apportate al decreto legislativo 81/2008 dal decreto legislativo 106/2009, modifiche che però non cambiano in modo sostanziale gli obblighi dei diversi soggetti individuati dal Testo Unico.
 
Riguardo alle posizioni delle singole figure nell’assetto di obblighi e responsabilità delineato dal Testo Unico, l’autore sottolinea da un lato la sostanziale continuità, “sul piano generale di sistema, tra il nuovo Codice e l’assetto preesistente, come risultante dal quadro normativo (in primo luogo il D.Lgs. n. 626/94)”. 
Allo stesso tempo, però, il nuovo codice “conduce sino in fondo alcune soluzioni (formalizzando relative nozioni e istituti) solo accennate o solo indirettamente formulate nella normativa previgente”.
Tale continuità è individuata in particolare nell’avere:
-  “conservato” la tradizionale “trinità” “dei soggetti titolari delle posizioni di garanzia (obblighi/responsabilità) in materia di prevenzione: datore di lavoro, dirigente, preposto”;
- “formulato nozioni, più o meno precise, per alcuni di tali soggetti” e offerto “consacrazione legislativa al criterio giurisprudenziale (e dottrinale) che, accanto, e oltre, al dato formale della qualifica posseduta nell’ambito dell’organizzazione dell’azienda, privilegia il criterio funzionale volto a considerare l’effettivo svolgimento, al di là della posizione formale, delle funzioni (e poteri) della figura soggettiva richiamata dalla norma”;
- dato riconoscimento legislativo all’istituto della delega di funzioni, “fino ad allora vivo e presente solo nelle sentenze dei giudici”.
 
Tuttavia il Decreto legislativo 81/2008 “prosegue sul percorso della normativa del 1994 e compie un altro pezzo di strada”:
-  viene completato il quadro delle “definizioni” delle figure soggettive, quadro che è esteso esteso anche alle altre figure del “dirigente” e del “preposto”;
- si opera uno “sforzo ulteriore anche nella migliore distinzione del ruolo, e degli obblighi, di ciascun soggetto (ed in particolare della delicata figura del preposto)”;
- viene definitivamente “consacrata la dignità legislativa della delega di funzioni, della quale, sempre sulla scorta dei preziosi insegnamenti del diritto vivente, vengono specificati condizioni, presupposti di legittimità e limiti di operatività”;
- si rafforza il criterio di effettività: le posizioni di garanzia di datori, dirigenti, preposti gravano altresì su coloro che, pur sprovvisti di regolare investitura, esercitino “in concreto i poteri giuridici riferiti a ciascuno dei soggetti”.
 
Un altro punto in cui il nuovo Codice si pone in linea di continuità con il D.Lgs. 626/94 ma rispetto a quest’ultimo compie un significativo progresso è la rilevanza dell’organizzazione in funzione del sistema di prevenzione in azienda.
 
Per agevolare ai nostri lettori la lettura del documento e l’approfondimento dei temi che abbiamo accennato, riportiamo l’indice degli argomenti trattati:
- Il nuovo Codice della sicurezza tra “volontà” e “velleità” di riforma;
- Teorie e tecniche di individuazione dei soggetti responsabili in azienda;
- Soggetti, obblighi di sicurezza e organizzazione aziendale;
- I “garanti” della sicurezza nel nuovo Codice. La problematica individuazione del datore di lavoro “pubblico” tra criterio formale e criterio funzionale;
- Segue. Dirigenti e preposti;
- I “confini” dell’obbligo di sicurezza nel (dopo il) nuovo Codice della prevenzione.
 
 
Gaetano Natullo , “Soggetti e obblighi di prevenzione nel nuovo Codice della sicurezza sui luoghi di lavoro: tra continuità e innovazioni”, WP Centro Studi di Diritto del Lavoro Europeo “Massimo D’Antona” IT – 91/2009 (formato PDF, 142 kB).
 
 
Tiziano Menduto
 
 

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