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01/04/2016: Ancora sulla protezione delle biciclette

Come al solito, la rincorsa fra guardie e ladri spesso porta ad esiti non particolarmente soddisfacenti! Di Adalberto Biasiotti.

Sembra che i lettori sia piaciuta la breve notizia, che ho pubblicato tempo addietro, afferente alle modalità con cui i malviventi sono in grado di rubare le biciclette, anche se agganciate ad un robusto traliccio.
Certe volte il furto delle biciclette è facilitato anche da una non corretta applicazione di un catenaccio, che, per quanto robusto, non è in grado di proteggere a sufficienza la bicicletta.
Ad esempio,  il fatto di avere ancorato soltanto il telaio lascia il destro al furto della ruota anteriore o posteriore, pur salvaguardando il telaio stesso.
Se poi, come nella fattispecie, un prudentissimo ciclista applica anche un secondo catenaccio, per mettere in sicurezza la ruota posteriore, dal momento che la ruota anteriore è agganciata al telaio e al traliccio, si presenta un altro punto debole, che è stato immediatamente sfruttato  dai malviventi, come è facilmente visibile nella fotografia.
Ricordo pertanto ancora una volta ai lettori che la catena deve essere in grado di abbracciare sia il telaio, sia la ruota anteriore, sia la ruota posteriore. In questo caso l’unico elemento esposto, che purtroppo talvolta viene asportato, è il sedile, ma non vi è dubbio che il furto di questa componente sia economicamente meno gravoso, rispetto al furto della intera bici o delle ruote.
Come al solito, la rincorsa fra guardie e ladri spesso porta ad esiti non particolarmente soddisfacenti!
 
Adalberto Biasiotti
 
 
 
 


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