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27/01/2015: Allegato 3b: Prime Statistiche

L'ASL di Milano a dicembre ha presentato ai medici competenti operanti nel territorio i dati relativi all'invio 2014 relativamente ai dati 2013 (art. 40, comma 1 D.Lvo 81/08)
Vediamo alcuni dati generali sui lavoratori e sui medici competenti.
Si scopre così che i medici competenti operanti in Italia sono più di 5000, quasi 2000 in lombardia e 1200 su Milano città. I lavoratori soggetti a sorveglianza sanitaria in Italia sono quasi 10milioni, 2,4milioni in Lombardia e 680mila a Milano. 
Sappiamo quindi che 1/6 degli italiani incontra periodicamente un medico in ambito lavorativo.
Il numero di comunicazioni arrivate sono quasi 500mila, 100mila in Lombardia, 15mila a Milano. A Milano città c'è un medico che segue 216 unità produttive, 18 che ne seguono 100-200, 23 che ne seguono 75-100.
A Milano città 2 medici hanno effettuato tra 5000 e 7000 visite nel 2013, 1 tra 4000-5000, 2 tra 3000-4000, 5 da 2000 a 3000, 9 da 1500 a 2000.
Alcune estemporanee considerazioni
7000 visite per 253 giorni lavorativi = 30 visite/die poi ci sarebbero i sopralluoghi (200), ecc.
5000 visite per 253 giorni lavorativi = 20 visite/die
Il numero di posizioni assicurative territoriali INAIL con almeno un addetto a Milano è di 100.000 unità. Neanche 15.000 sono le unità territoriali che fanno riferimento ai dati inviati dai medici. Il gap è troppo elevato per pensare che le altre 85.000 unità territoriali non svolgano attività per la quale vige l'obbligo della nomina del medico.
Se consideriamo il dato nazionale: 2.500.000 unità produttive con almeno 1 addetto mentre 500.000 sono le comunicazioni inviate dai medici. Significa che le restanti 1.500.000 di unità produttive non hanno un medico competente (o non sono state inviate le comunicazioni).
 
 
 
 


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