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Inquinanti organici persistenti: presto nuove norme

Redazione

Autore: Redazione

Categoria: Ambiente

22/03/2005

Lo ha annunciato il Ministero dell’Ambiente. Soddisfazione espressa dal WWF.


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Contro l'inquinamento da Pop, le sostanze organiche persistenti, l’Italia adotterà presto nuove norme.
Lo ha annunciato il ministero dell’Ambiente, dopo l’approvazione in prima lettura da parte del Consiglio dei Ministri dello schema di disegno di legge che ratifica e dà esecuzione nell'ordinamento nazionale al Protocollo firmato ad Aarhus il 24 giugno del 1998 che mette al bando o limita l'uso di alcune sostanze chimiche come insetticidi, pesticidi, diossine e furani.

"L'obiettivo di questo provvedimento - ha detto il Ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio, Altero Matteoli - consiste nella protezione dell'ambiente e della salute dagli inquinanti organici persistenti. Queste sostanze sono particolarmente critiche in quanto sono bioaccumulabili ed hanno un ciclo di vita lunghissimo. Nello stesso tempo si propagano attraverso l'aria e l'acqua oltrepassando le frontiere nazionali. Proprio per questo motivo è necessario un intervento a livello internazionale".

Soddisfazione è stata espressa dal WWF per l'annuncio dato dal Ministero dell'Ambiente sulla ratifica, da parte dell'Italia, della Convenzione di Stoccolma. "Si tratta di un passo importante per la messa al bando o la sostituzione delle sostanze chimiche piu' pericolose - ha detto Mariagrazia Midulla , Responsabile campagne Internazionali del WWF - . Ora bisogna trasformare questa disposizione in riforme reali, che siano valide sul campo: dalle tecnologie industriali piu' pulite, ad un'agricoltura meno dipendente dalla chimica, fino alla distruzione delle vecchie riserve di antiparassitari".

Obiettivo del Protocollo firmato ad Aarhus è quello di ridurre o eliminare la dispersione in atmosfera di inquinanti organici persistenti sia attraverso la messa al bando della produzione e dell'utilizzo delle sostanze più pericolose; sia attraverso una restrizione del loro uso e l'introduzione delle migliori tecnologie disponibili. Inoltre per diossine e furani vengono posti limiti di emissione dagli inceneritori. Le sostanze per cui è prevista l'eliminazione sia dalla produzione che dall'uso sono l'Aldrin, il Clordano, il Clordecone, il Dieldrin, l'Endrin, l'Esabromobifenile, il Mirex e il Toxafene.
Per il Pcb viene previsto il bando della produzione e vengono poste scadenze per il suo utilizzo. Per il Ddt il bando della sua produzione viene demandato alla disponibilità di alternative idonee alla difesa della salute da malattie come la malaria e l'encefalite e precisamente entro un anno dalla data in cui le parti concordino in merito

Limitate esenzioni specifiche all'uso sono previste per l'Eptacloro e alla produzione e all'uso per l'Esaclorobenzene. Per il Lindano viene previsto un uso ristretto come intermedio chimico. Per gli Ipa, le Diossine, i Furani e l'Esaclorobenzene viene richiesta inoltre l'applicazione delle migliori tecnologie disponibili per ridurre il valore annuo delle emissioni.
Il provvedimento stabilisce che la distruzione, l'eliminazione o l'eventuale trasporto trasfrontaliero di queste sostanze venga attuata in modo da garantire la tutela dell'ambiente.
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