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Rischia il processo il padre di un giovane che mori' per un incidente domestico
Il fatto risale al 21 luglio 1997, quando un quindicenne mori' per le esalazioni di gas fuoriuscite dallo scaldabagno di casa.
A tre anni di distanza il sostituto procuratore di Lecco, Paola Dal Monte, ha chiesto il rinvio a giudizio per il padre del giovane.
L'accusa e' di omicidio colposo, secondo il magistrato si ravvisano infatti precise responsabilita' per aver modificato la canna fumaria dell'impianto domestico.
Il magistrato sostiene infatti che la modifica alla canna fumaria abbia ristretto il passaggio dei gas fino al punto di provocare le esalazioni fatali per il giovane.
A tre anni di distanza il sostituto procuratore di Lecco, Paola Dal Monte, ha chiesto il rinvio a giudizio per il padre del giovane.
L'accusa e' di omicidio colposo, secondo il magistrato si ravvisano infatti precise responsabilita' per aver modificato la canna fumaria dell'impianto domestico.
Il magistrato sostiene infatti che la modifica alla canna fumaria abbia ristretto il passaggio dei gas fino al punto di provocare le esalazioni fatali per il giovane.